L’altro ieri ho avuto la bella idea di dire ad un mio amico ciclopirla che sabato prossimo farò la Mitica Vinadio-Vinadio con altri 10 ciclopirla, ma mai quanto me, che vado con loro, naturalmente con la mia superbici da superpirla.
Fu qui che lui mi disse: bravo, vai su che al colle della Lombarda c’è una spanna di neve, figùrati allla Bonnette-Restefond!!
Lo ringrazio, ma siccome io ai ciclopirla non credo una parola di quello che dicono, ieri giovedì mi sono immolato per tutti e mi dico: vado fino alla Lombarda a vedere la situazione.

Detto fatto, aspetto che si scaldi un po’ l’aria, e alle 11 parto con la mia mtb da Vinadio… che fretta c’è!
Alle 13.30 con tutta calma sono al colle della Lombarda, 2350m, stando bene attento a non salutare nemmeno uno dei pur pochi ciclopirla che mi superavano, non confondiamo le cose io ciò la mtb ed uno zaino pesantissimo.
La strada è libera dalla neve, però non vedo verso il Restefond.
Pranzo (c’è un chiosco ambulante sul colle!!!). Meteo variabile, nuvoloni neri e sole, ma è in miglioramento; sono solo le 14.
Allora decido che mi butto un pezzo di là, senza scendere ad Isola 2000, sul sentiero che parte dal secondo tornante in Francia, con indicazione: Lacs de Terrre Rouge, Baisses du Druos, di là vedrò meglio la Tinée.
Per farla breve questo sentiero che feci a suo tempo in senso inverso, è abbastanza ostico, si pedala al 50%, e con gli impianti che gli hanno fatto in mezzo, se non lo conosci, lo perdi…. In definitiva si evita di perdere 150m, ma secondo me è più veloce e meno complicato scendere ad Isola 2000 e poi risalire con bellissima sterrata al Col de la Merciere (2350), dove poi sono arrivaro io con mtb a spalle, superando un nuovissimo invaso fatto quest’anno per sparare le piste, un obbrobrio a mio parere.
Inoltre, di lì si prende un sentiero che porta ai lacs de Terre Rouge, che ho perso per una bellissima e nuovissima larghissima strada tra le pietre, che ho scoperto poi essere una via fatta dalle draghe per andare a rubare i massi per il nuovo Invaso e che mi ha obbligato poi ad un lungo traverso fuoripista fino al primo dei Veri Laghi.
Di qui si vede bene l’Alta Tinée e direi che anche di là la strada è sgombra dalla neve.
Ma salgo ancora un po’, e ridendo e scherzando (da solo) arrivo alle Basse del Druos(che dovete sapere che le Basse sono in genere il punto più alto delle traversate, e sono “basse” in rapporto alle cime che gli stanno sopra): 2650m: il sentiero a salire di qua da Isola 2000 è più bello di quanto non lo ricordavo in discesa.
Sono solo le 16.10!!

Ma al di là lo spettacolo dei Laghi di Vallescura ti attrae troppo , con la serpentina del sentiero che vi scende e che pare liscio, ma che sapete bene che molto liscio non é… e poi, anche di lì, a Nord, la neve se n’è andata tutta, ok, avrò l’auto a Vinadio, ma chissenefrega, son sceso di là.
La punta del Malinvern l’ho già fatta l’altra volta. Ho incontrato 2 ragazzi che vi salivano e che avevano una bella tenda azzurra al lago inf di Vallescura e che saluto.
In effetti anche questo serntiero l’ho trovato più bello di quando l’avevo fatto in salita (pedalabilità in salita max 10%)… ebbene, sarà anche che sono migliorato, ma soprattutto penso che abbiano aggiustato un po’ il sentiero, fino al lago inf. Di Vallescura l’avrò accompagnata max. 5 minuti.. bisogna farla galleggiare molto, stando sempre dietro la sella.
E poi di lì in giù una pacchia: ho fatto anche una variante: invece della galleria ho fatto i tornantini prima, un po’ tecnici, ma fattibili, e , scendendo anche qui 2-3 volte per un minuto, si arriva al Pian del Valasco.
Neve zero. E’ ANDATA VIA TUTTA ANCHE QUI!
E poi permettetemi una lisciatina sulle scarpe: dal Pian del Valasco alle Terme di Valdieri (ultima volta con Fede 15’) ci ho messo 13’ netti, compreso il sorpasso di un fuoristrada e di 50 escursionisti che non si tolgono di mezzo nemmeno se urli e che ti fanno perdere un sacco di tempo, e che forse ti insultano anche (ma non ne sono sicuro).
Sono solo le 17,40.
Per andare a prendermi l’auto (su cui ho anche dimenticato il cellulare), dovrei fare il Colletto di Valdieri, oppure scendere a Borgo e risalire la Valle Stura.
Ma non ne ho voglia.
Che stiano là!
Le chiavi di casa le ho prese, mi conosco!
Per la neve sono contento per noi 11 ciclopirla di sabato, mi dispiace un po’ per voi, ma, tranquilli, ho lavorato anche per voi, oggi. Guardate le foto!

Le foto le dedico naturalmente al mio amico Ciclopirla, tié!

Data: 23/8/2007
Zona: Valle Stura, Tinée, Gesso
Partenza: Vinadio, 900m, arrivo: Cuneo, 543m
Lunghezza: 100 km circa
Dislivello posit. Cumul. : 2000m circa
Diff.: OCA un po’ P, ma non troppo.

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