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Come eravamo : Un anno da leon...cino - i miei 4.000
Autore: muntagna (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 16/08/13 00:03
Notizia riferita al: 16/08/13
Letture: 2297
Come eravamo

Sfogliando e scannerizzando vecchie foto, mi sono reso conto che i miei 4.000 mt li ho fatti tutti lo stesso anno, il 1971 alla tenera età di 22 anni; sembra impossibile ma li ho avuti anch'io
In quell'anno infatti ho salito il mio primo ed anche il mio ultimo 4.000, oltre ad altre belle salite estive di contorno.
Il primo 4.000 è stato l'Allalin (4.027 mt) nel vallese, salito in scialpinismo con la scuola della SUCAI, dopo aver dormito alla Langefluehutte, rifugio raggiunto dopo essere saliti con un impianto (funivia?) e poi sci ai piedi.
Purtroppo di questa salita ho solo una foto di gruppo sulla cima, che non riesco al momento a trovare e dove non ci sono neppure
Il periodo doveva essere aprile o maggio.
Era il mio primo anno di scialpinismo e vi lascio immaginare la mia soddisfazione nel raggiungere tale metà, ancorché priva di difficoltà

Il secondo 4.000 è stato il Gran Paradiso, fatto con gli sci intorno alle seconda metà di maggio, con Mario, Aldo, Marco, Gioachino e forse qualche altro conosciuto alla SUCAI.
Di questa gita oltre alle poche foto ho anche il filmino in pellicola 8 mm, quella che dopo un minuto e mezzo circa andava estratta dalla cinepresa, rivoltata e rimessa dentro, facendo attenzione a non prendere luce, altrimenti addio immagini
Era una magnifica giornata, ancora piuttosto fresca, con uno strato di nuvole non compatte sui 3.000/3.300 mt.
Mi ricordo di essere salito senza problemi e di non aver neanche notato la presenza di una crepaccia terminale; mi è rimasta solo l'ebbrezza del passaggino aereo per salire sulla cima accanto alla madonnina

Gli altri due 4.000 li ho fatti nel mese di agosto durante le vacanze ed un terzo, il Monte Rosa l'ho mancato a causa del maltempo che ci ha impedito di salire sulla vetta, peccato.
Come detto, ai primi di agosto ho raggiunto Marco ed Aldo che si trovavano in un campeggio a Grachen (Vallese), con un gruppo di amici dell'Uget.
Il 5 di agosto siamo andati a Randa 1400 mt (valle di Zermatt) in macchina e da li a piedi, con le scarpe da tennis e gli scarponi appesi allo zaino, siamo saliti sino ai 2.950 mt del rifugio Domhutte, dove come al solito nei rifugi, ho fatto finta di dormire la notte, ma per fortuna è arrivata molto presto la sveglia.
Solita partenza insonnolito ed in trance, con marcia sul margine sinistro salendo del ghiacciaio e poi arrampicata sino al Festijoch, colletto dal quale si scende sull'altro versante e dopo essere passsati sotto imponenti e minacciosi seracchi si inizia la lenta progressione su ghiacciaio che porta ai 4545,50 mt (precisione svizzera) della cima del Dom del Mischaebel.
Niente di particolarmente difficile, ma sicuramente ci vuole un buon allenamento, sono sempre circa 1650/1700 mt di dislivello in alta quota; il tutto ovviamente filmato con la mia "Leicina" con le modalità di cui sopra.
Giornata stupenda, panorama spettacolare su tutti i 4.000 vicini e lontani, temperatura gradevole, ma purtroppo il viaggio è lungo e si deve scendere.
In discesa in prossimità del rifugio è stata l'unica volta in cui in montagna ho rischiato di farmi male per colpa mia Ormai rilassato, scendendo sulla morena, ho urtato una pietra e sono caduto in avanti in rotazione, in modo che la tasca del mio zaino si è andata ad infilzare nella punta della piccozza di Marco o Aldo ed io mi sono salvato con le mani, ma facendomi male ad un'unghia, comunque niente di grave.
Dal rifugio rimesse le tennis, altra lunga scarpinata sino a Randa, in tutto, compresa la risalita e ridiscesa al Festijoch, circa 3.200 mt di discesa, più che dal Rocciamelone a Susa

Il giorno 8 agosto si va a Saas Fee e con la funivia si sale ai circa 3.000 mt della Britannia hutte, dove dopo la solita notte infernale in mezzo a giganteschi e russanti tedeschi si parte per i 4.197 mt del Rimpfischorn.
Di questa salita ricordo in particolare la traversata di un ghiacciaio costellato da crepacci paralleli, tutti pieni di acqua sino all'orlo.
La salita alla cima per la normale avviene lungo un pendio ghiacciato abbastanza ripido, da cui si raggiunge la crestina affilata.
Altra giornata spettacolare con splendida vista sulle montagne vicine e lontane.
Meno riuscito invece il tentativo al Rosa, bloccati da un tempo alquanto incerto, che non invogliava a salire a 4.600 mt, per cui ci siamo limitati a girovagare nei pressi del rifugio e a dare da mangiare alle marmotte, particolarmente domestiche.
La prima domenica di ottobre ho chiuso il mio anno "formidabilis" con un'altra salita prestigiosa, non un 4.000 ma un 3.841 mt, il Monviso.
Vista l'età e la disabitudine alle alte quote ed ai ghiacciai dubito che raggiungerò altri 4.000, anche se un mio amico francese tra i 60 ed i 75 anni ha fatto almeno 4/5 volte il Monte Bianco ed altrettante il Gran Paradiso ciao René


L'anno dopo avrei avuto la possibilità di aggiungere altri due 4.000, ma evidentemente non ero in forma e verso l'Alphubel mi sono fermato intorno ai 3.900/4.000 mt e il giorno dopo ho rinunciato allo Stralhorn, limitandomi a girovagare sul ghiacciaio sino sui 3.500 mt, ma questa è un'altra storia.
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