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Escursionismo : Un anello per il Colombardo alla ricerca dell'alpe Gigalot
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 29/06/13 13:39
Notizia riferita al: 28/06/13
Letture: 1628

Un anello per il Colombardo alla ricerca dell’alpe Gigalot

Partendo dalla borgata di Lajetto a monte di Condove in val di Susa, era mia intenzione salire al santuario della Madonna degli Angeli al Colombardo per il “Sentiero Balcone” Sb, lungo la traccia che lo raggiunge passando per il nuovo ponte sul torrente Sessi transitando però per l’alpe Gigalot. Oltre il ponte, il punto in cui si lascia la traccia che lungamente segue il corso d’acqua passando per l’alpe delle Frasse e per l’alpe Anselmetti, è segnalato; infatti il primo tratto ascendente sino all’alpe Garnero, presumo, pur non essendo segnato, è comunque evidente snodandosi le ripide svolte nella chiusa faggeta. Oltre questo diruto alpeggio la traccia che porta verso il rio in realtà è una canaletta, mentre il sentiero vero e proprio, ora segnalato da un ometto, si stacca sulla sinistra poco oltre l’alpeggio, chiuso alla partenza dall’invadente vegetazione; poi, anche qui la traccia si amplia salendo le svolte nella faggeta sino al punto in cui diventa impossibile proseguire, per i noccioli prostrati, i rovi e altro che invadono la traccia. Guardando meglio la carta si comprende come l’alpe Gigalot sia posta alla sommità di una dorsale; pertanto mi sono spostato sulla sinistra, dove faggi giganteschi coprono il pendio, e l’ho risalito faticosamente sino al punto in cui, alla sommità, ho visto emergere la luce.
Uscito dal bosco, risalite le praterie sottostanti, ho finalmente raggiunto l’alpeggio Gigalot (sarà poi lui?) da tempo diruto. Qui giunti una traccia, da ricercare, dovrebbe proseguire verso il Colombardo.
L’ambiente circostante, aspro, ripido e dirupato, l’ora, la giornata grigia e nebbiosa, la fatica fatta salendo, m’hanno fatto desistere dal proseguire. Sceso poi il ripido pendio nella faggeta, sono tornato all’alpe Garnero e da questa al ponte sul torrente Sessi. Presa poi la traccia alta, parallela a quella già percorsa, ho raggiunto prima Pratobotrile e poi, per sentiero, Lajetto.

In sentiero che raggiunge il colle del Colombardo passando per l’alpe Gigalot, le carte Fraternali lo segnano come Sb, sentiero balcone. Se così fosse questa significativa traccia che partendo da Susa, per monti, termina a Villardora, per essere percorribile dovrebbe essere pulita e segnata.
Penso in realtà che il tratto dal Colombardo al ponte sul torrente Sessi, passando per l’alpe Gigalot, sia stato abbandonato da tempo come Sb a tutto vantaggio della miglior traccia che da subito scende transitando per l’alpe Anselmetti e per quella delle Frasse, seguendo poi il corso del torrente Sessi, anche se poi, scesi al ponte, risale sino all’alpe Capraio e da questa alla fontana Ciapè.
Infatti, la carta del Parco Orsiera-Rocciavrè, non segna, come non esistesse, il tratto di sentiero che dall’alpe Garnero porta all’alpe Gigalot.
Chi ne sa di più mi illumini.

Località di partenza: Lajetto mt. 933
Dislivello: mt. 765


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