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Escursionismo : Un anello alle pendici del Becco dell'Aquila
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 25/06/13 22:43
Notizia riferita al: 24/06/13
Letture: 2440

Un anello alle pendici del Becco dell’Aquila

Località di partenza: Borgata Grange nel comune di Fenestrelle mt. 1056
Dislivello: mt. 866
Tempo di salita: 2 ore e 30 minuti c.ca
Tempo di discesa: 2 ore e 15 minuti c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 5 Val Germanasca – Val Chisone
Fraternali Editore

Gli insediamenti da tempo abbandonati di Audine, sull’inverso di Grange, borgata a valle di Fenestrelle in Val Chisone, sono ora raggiunti da una recente pista forestale, unicamente finalizzata all’esbosco, che prosegue poi verso il vicino monte Malvicino dove termina. Questa, come sovente succede, si è sovrapposta alla vecchia mulattiera, cancellandone alcuni tratti, anche se, in verità, dato il totale abbandono, oggi è poco percorsa. Lasciando Audine a Monte si sale all’alpeggio di Souliet, posto in un’incantevole posizione, raggiunto che si ha, volendolo, ci si può portare al Clot delle Pertiche, sulla cresta che separa questo versante da quello del vallone del Bourcet. Con un lungo traverso discendente si raggiunge poi l’alpe Clot, tutt’ora in esercizio, e da questa si ritorna a valle per altro sentiero.
Sempre ricercando sposti marginali ed inconsueti, questo itinerario, pur non presentando alcun tipo di difficoltà, richiede comunque una certa esperienza e dimestichezza a muoversi in ambienti dove occorre individuare e percorrere delle tracce che sin da valle e per tutto il percorso non sono segnalate, tantomeno segnate.
Spettacolare poi la vista che si ha sull’opposto sul massiccio dell’Orsiera, sui monti che vanno dal Pelvo al colle della Roussa e sul forte di Fenestrelle.

Raggiunta Mentoulles, prima borgata del comune di Fenestrelle in val Chisone, alla casa del Parco Orsiera-Rocciavrè si prende a sinistra per la borgata Grange. Si scende e appena oltrepassato il ponte sul torrente si può lasciare l’auto presso il parcheggio nel prato a lato della strada.
Si prosegue sullo stradello che senza raggiungere l’abitato continua diritto e facendosi, poco oltre sterrato, si porta verso il ponte sul rio Corbiera, sulla strada per Chambons, che non si supera, continuando su quello che sale parallelo al corso d’acqua di lato all’argine. Più su si piega a sinistra e traversando tra i prati a monte della borgata Grange ci si infila nel bosco dove si incomincia a salire. Si percorrerà, sino ad Audine a Valle, lungamente questa pista forestale che sempre salendo guadagna nel procedere progressivamente quota. Oltrepassata la vasca di una presa d’acqua, le diagonali ascendenti che seguono, alternate alle svolte, consentono di raggiungere più avanti un bivio dove sulla destra parte un altro stradello per il quale si tornerà. Qui giunti, prima che fosse aperta questa pista forestale “Villaret - Auduine – Malvicino”, passava una mulattiera per gli insediamenti di Audine. Si continua allo stesso modo e le svolte via via sempre più ravvicinate portano ad una dorsale dove per un tratto si scende ad attraversare due valloncelli superati che si hanno si prosegue in piano subito raggiungendo le poche case di Audine a Valle dove si abbandona la pista forestale che prosegue verso il monte Malvicino. Allo slargo prima delle case, sulla destra, parte una traccia che da subito salendo un ripido pendio s’inoltra nel bosco uscendo di sopra ai prati che precedono Audine a Monte. Come il bosco si dirada, la vista s’apre sulle opposte cime dell’Orsiera da una parte, sul forte di Fenestrelle dall’altra. Presso questo insediamento, tutt’ora circondato da estese praterie, inizia il sentiero che porta all’alpe Souliet. Di difficile individuazione all’inizio, specie con l’erba alta, parte tra le case inoltrandosi in piano nelle superiori praterie dove subito si prende la traccia alta che come si entra nel bosco diventa più evidente. Che si è nel giusto lo conferma il fatto di trovare una strana costruzione circolare in pietra, un rudere, forse una cisterna, che si lascia sulla sinistra prima di entrare in una valletta dove piegando a sinistra si comincia a salire faticosamente il pendio per un buon tratto per la linea di massima pendenza. La traccia che si percorre non è segnata anche se comunque è sempre evidente ed ora anche alcuni ometti segnano la via. Così continuando si salgono le svolte nel rado lariceto attraversando più su una radura con alberi abbattuti, oltre la quale inizia un lungo traverso ascendente dove la pendenza diminuisce. Fatta un’ultima svolta, si intraprende il tratto che porta ad uscire sulla grande, aperta, incantevole radura dove sorge l’alpe Souliet mt. 1892. Verso monte spicca la lunga cresta ascendente del Clot delle Pertiche terminante al Becco dell’Aquila, dall’altra parte della valle tutte le cime del massiccio dell’Orsiera.
2 ore e 30 minuti c.ca da Grange.
In pochi minuti, volendolo, ci si può portare sulla cima del monte Souliet mt. 1922 un vicinissimo, boscoso poggio sulla valle del Chisone. Poco sotto la costruzione dell’alpeggio parte il sentiero che porta a valle transitando per l’alpe Clot. La traccia che unisce i due alpeggi s’inoltra quasi in piano traversando lungamente nel rado pascolo-lariceto segnato dal continuo passaggio degli animali, incontrando nel procedere una cospicua zona sorgiva. Scesa una valletta, dove al fondo emergono i ruderi di un alpeggio, ancora ci si abbassa avendo già in vista il laghetto non lontano dall’alpe Clot che si raggiunge. Da questo alpeggio una traccia parte passando di sotto il laghetto rasentando a monte i ruderi di una casa per poi lasciare le praterie ed entrare nel bosco. Le carte Fraternali la riportano come debole, il realtà questo sentiero, ampio, percorribile ed evidente, è quello che i margari praticano per scendere a valle ed è quello che le mandrie percorrono per salire all’alpeggio. Superato il rio, ad un primo tratto dove si scende, segue un lungo traverso di spostamento, quasi in piano, che lungamente taglia il pendio. Poi nell’ultima parte il sentiero precipita per un tratto ripido raggiungendo al fondo uno slargo dove ci si immette su uno stradello che si prende verso valle. Fatta la svolta questo confluisce sulla pista forestale già percorsa nell’itinerario di salita nel punto in cui l’anello si chiude. Non resta che proseguire, rimanendo sempre sullo stradello già percorso. Fatte le svolte si scende al rio e rasentato l’argine sul rio Corbiera si torna al ponte sul Chisone alla borgata Grange
2 ore e 15 minuti c.ca dall’alpe Souliet.
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