Stavolta sono riuscito a trascinare Enrico su qualcosa di più tranquillo; l'obiettivo originario era più ambizioso, la Cima Martellot o Roc du Mulinet, ma già al mattino contrariamente alle previsioni che davano temperatura alta, complice il sereno, la neve era bella dura.
Pensando alla discesa che ci avrebbe atteso nel ripido canale della Selle du Mulinet esposta ad ovest e non potendo attendere l'ammorbidimento perché le previsioni davano peggioramento veloce, la meta sostitutiva è stata l'Uja della Gura.
Sono partiti tutti veloci, compresi i due compagni appiedati con le ciaspole; un tratto all'accesso del ghiacciaio abbiamo dovuto salirlo a piedi come pure l'uscita al colle.
Il ghiacciaio si presenta nelle migliori condizioni, tutto ben chiuso e liscio tipo rilievo computerizzato.
Raggiungo i veloci compagni alla sella sciistica proprio mentre da Forno Alpi Graie già arriva la prima folata di foschia; loro, già pronti hanno fatto le foto di rito per lafioca; ne faccio velocemente qualcuna anch'io e giù.
Discesa da 'bagnesi le braie' su neve perfetta, forse anche un pelino dura, fino all'ultima lingua vicino al Ruisseau de la Reculaz ed in piano in meno di 10 minuti siamo al ponte di Trieves dove i soci di giornata avevano già previsto le scorte per lo spuntino ben innaffiato dal rosso nettare, tutto valorizzato dallo splendido angolo di paradiso in cui ci trovamvamo godutamente seduti.
Si sente dire in giro che è l'ultima della stagione, ma con questa neve è come abbandonare una bella donna; non si può!
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