L'idea era quella di fare una traversata partendo da Pont de l'Alpe, ma lo scarso innevamento presente in tutta la fascia bassa del versante e l'esercito di skialp in partenza verso il vallone del Lauzet ci ha fatto immediatamente desistere dall'obiettivo e siamo così saliti verso il Lautaret per fare un'esplorazione verso il Galibier. Apparivano anche molto ben innevati gli itinerari nord del Combeynot ma pensavamo di trovare neve recente pesante con condizioni di sicurezza ancora alquanto incerte. A Les Sestrières, come al solito un bel numero stava salendo verso la Tète Noire, dove nel primo tratto la neve è al limite; verso il Pic Blanc i partecipanti sono come sempre numerosi, ma data la migliore esposizione anche in basso, l'intero percorso è meglio raccordato ma si presenta rigolato a dovere dai numerosi passaggi su neve rinvenuta. Noi ci siamo pertanto diretti verso il cairn 2.828 dove è tutto bello liscio e non ci sono praticamente tracce. Saliamo comodamente in vetta incontrando sul percorso solo due mattiniere ragazze con cagnetto che già stavano scendevano e nel vallone un gruppetto che arrivava dal Colle.
Scesi il pendio finale siamo dinuovo risaliti in vetta per rifarlo un'altra volta su una linea diversa.
Pensavo di trovare nella zona un migliore innevamento, ma questo è solo buono oltre i 2.500; in compenso la neve trovata è stata di marca leone.
Migliore innevamento è presente nel Quejras ed in Maurienne.
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