Con l’esperienza di ieri meglio mettere da parte tutte le velleità e fare una gita facile,facile con poco dislivello sperando che la neve s sia assestata un po’. Il Riccordone fa proprio al caso nostro,breve diretta e anche se c’è molta neve salvo che uno sia moribondo si può fare…Le borgate di Gilba hanno sempre un loro fascino,li si respira ancora aria di altri tempi,la gente è cordiale, (quei pochi rimasti)ti sembra di essere a casa. Certo è anche vero che quassù siamo nel vallone di Gilba,dove questa popolazione fiera non si è mai piegata,alla de turbazione del territorio e tanto meno al consumismo più sfrenato. Tutte le borgate sono ancora abitate per tutto l’anno tengono le mucche e le capre anche nella stagione invernale si sente ancora quel genuino profumo di letame che non sa di mangime… In un certo senso mi sento anche a disagio passare in quelle borgate sfruttanto i loro passaggi dove hanno tolto la neve,noi che abbiamo tutto e loro che con poco tirano avanti..Bhè anche questa è la montagna anche quando si fa sci-alpinismo non è nulla la nostra fatica a confronto della loro, io ho sempre ammirato quella povera gente. Bhe! ad ognuno la sua gioia e la sua fatica. Per loro è una fatica vedere noi che annaspiamo ore e ore nella neve per raggiungere una cima,però quando li raccontiamo cosa abbiamo trovato lassù ci ascoltano “’nbaijà”bevendo e sognando ciò che li diciamo,e per noi sarebbe una fatica passare tutto l’anno lassù,seguendo i lavori con le stagioni,pero in fondo, in fondo invidiamo quella vita tranquilla al contatto della natura…ma il bello è che uno desidera sempre ciò quel che non si ha…ed è quello che ci fa muovere ,agire,lottare…per otterene ciò che non abbiamo. Si, ma oggi siamo stati in pace con noi stessi,è stato un piacere battere tutta quella neve che si andava giù fino al ginocchio,come è sta un piacere,passare una momento di allegria lassù sulla punta,e anche scendere nelle boschina ,più boschina è stato bellissimo, abbiamo giocato anche se non siamo più bambini,anzi due nonni e gli altri due potenzialmente che nonni non sono… e come buon finale abbiano incontrato un gentilissimo signore del posto che portava su il fieno per le “bestie”cui abbiamo parlato un pò assieme…poi mi ha salutato come fanno loro, con una bella, maschia,energica stretta di mano e un sonoro “alarvista! Si! È stata proprio una bella giornata….
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