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Escursionismo : Un anello da Valgioie per il Truc Vernetta, Pian Aschiero sino al col Bione
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 19/12/12 16:30
Notizia riferita al: 18/12/12
Letture: 2572

Un anello da Valgioie per il Truc Vernetta, Pian Aschiero sino al col Bione

Località di partenza: Borgata Tortorello di Valgioie mt.905
Dislivello: Complessivamente mt. 600
Tempo di salita: 3 ore c.ca a da Tortorello al col Bione a cui si potrebbe aggiungere un’oretta scarsa per la variante che porta al Truc Vernetta.
Tempo di discesa: 2 ore e 15 minuti c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 4 Bassa val di Susa – Musinè – Val Sangone – Collina di Rivoli Fraternali Editore

Nella parte iniziale di questo itinerario, partendo dalla borgata Tortorello di Valgioie, comune sulla strada per il colle Braida, volendolo, si raggiunge la croce in pietra posta sul Truc Vernetta, defilato ma assai panoramico poggio sulla piana di Giaveno. Altrimenti si percorre un tratto del sentiero “Val Sangone quota 1000” passante per Pian Aschiero dove, poco più su, oltre il pilone appena fuori la borgata Presa delle Rose, inizia il sentiero che porta al colle del Termine modesto valico sul crinale che separa la valle del Sangone da quella di Susa. Per raggiungerlo si cammina lungamente, quasi in piano o salendo di poco, traversando piacevolmente per gli assolati pendii che contraddistinguono il bosco dedicato a Ugo Campagna. Giunti al colle si prosegue per un tratto verso monte e sempre restando sul crinale si raggiungono prima i Tre Roc, poi la Roccia Corba. Transitando per l’aperta Cima Piana si scende infine al col Bione dove spicca la chiesetta dedicata alla Madonna della Neve.
Ritornati per altra via ai Tre Roc, si prende lo stradello per il colle Braida che percorre lungamente il crinale portandosi poi alternativamente sul versante Sangone oppure Susa. Poco prima del colle Braida una sterrata conduce alle Prese Stefano da dove si scende per sentiero a Tortorello.
Questo è un altro itinerario, per sentieri e borgate, che si presta per una buona camminata da farsi in ogni stagione, soprattutto in quella invernale quando i soleggiati pendii che si percorrono, presto si liberano della neve.

Giunti a Giaveno si prosegue in direzione Avigliana sino alla seconda rotonda dove si prende a sinistra seguendo l’indicazione per Valgioie ed il colle Braida. Costeggiando il rio la strada subito s’inoltra attraversando borgate e case sparse per poi alzarsi con i tornanti che permettono di raggiungere più su le case di Chiavarero dove si lascia la strada che prosegue per il colle prendendo a sinistra per la borgata Tortorello. Attraversata la piazzetta e rasentata la chiesa, la strada termina più avanti a questa borgata dove si può lasciare l’auto nel parcheggio presso uno slargo.
Se si vuole andare sul Truc Vernetta occorre prendere la strada sulla sinistra, appena oltre il parcheggio, che subito si trasforma in sterrato e poi in pista forestale. Stando di poco appena sotto il crinale, traversando lungamente e tralasciando un prima deviazione sulla sinistra e poi una seconda sulla destra, non ci vuole molto a raggiungere il poggio dove sorge la croce del Truc Vernetta posta a ricordo dei caduti alpini delle due guerre. Vegetazione permettendo questo luogo è assai panoramico sulla piana di Giaveno e sui monti che vanno dalla Pietraborga al S. Giorgio.
Poi, per la stessa via percorsa, si ritorna a Tortorello.
Un’oretta scarsa tra andare e tornare dal Truc Vernetta.
Oltre il pilone al centro dello slargo parte il sentiero “Val Sangone quota 1000”. Seguendo l’indicazione per la borgata Bagagera si prende lo stradello che scende costeggiando un muraglione presto attraversando un rio e poi un altro ancora così raggiungendo il bivio per le case Brusino dove, presso una croce in pietra, si prosegue per la borgata Bagagera, sempre continuando sullo stradello. Un paio di svolte, a cui segue un tratto in piano, precedono questo minuscolo insediamento che si lascia superando le poche case dal di sopra, subito trascurando una prima deviazione segnalata per la Presa delle Rose. Poco oltre presso la solita bacheca, dove si trovano altre indicazioni, ignorata la traccia in piano che scende alle Prese Colonnello e poi al Selvaggio, si prende quella che s’inoltra verso monte che subito diventa un sentiero. Salendo sempre moderatamente e traversando nel bosco si raggiunge Pian Aschiero dove un longilineo pilone è posto alla sommità di un roccione. Raggiunto il fondo del piano, seguendo i soliti paletti con gli anelli, tralasciata ancora una traccia che scende a valle, si prende quella che prosegue verso monte. Sempre salendo di poco, attraversato un bosco misto di pini e betulle, si raggiunge prima la deviazione segnalata per Valsinera e poi, subito dopo, una bacheca e altre indicazioni che precedono di poco l’incantevole pilone della Madonna con Bambino sulla strada per la Presa delle Rose. Seguendo l’indicazione per le Prese Brunet (Brunetti) inizia ora il tratto di sentiero che introduce nel bosco dedicato a Ugo Campagna e più avanti un cartello tra le rocce ce lo ricorderà. La traccia che si percorre è certamente una delle cose più piacevoli dell’intero percorso perché lungamente il sentiero traversa sotto picchi rocciosi, quasi in piano o salendo, sempre di poco, dove, di tanto in tanto, si trovano dei cartelli con consigli per gli amanti della MTB, così raggiungendo, più avanti, il bivio per le Prese Tessa e per la borgata Giaconera e poi la modesta fontana Biaviri con accanto una piccola area di sosta. Ad un successivo bivio, che si raggiunge dopo un ripido tratto, si prende verso monte quasi subito uscendo al colle del Termine, sul crinale che separa le due valli, ancora trovando una bacheca e molte indicazioni, dove si prosegue per un buon tratto raggiungendo i Tre Roc nel punto in cui la strada si dirige alle Prese Brunetti per le quali si passerà ritornando. Qui giunti si prende il sentiero che s’alza, il 435 per il col Bione. Superata la Roccia Corba e più avanti percorso l’aperto, panoramico crinale sovrastante degli ampi pascoli, con alcuni saliscendi si attraversa sino alla Cima Piana, da dove, con un breve tratto discendente, si perviene al col Bione, modesta sella dove sorge l’incantevole chiesetta dedicata alla Madonna della Neve.
3 ore c.ca dalla borgata Tortorello.
Per ritornare si prende ora la traccia che procede per un lungo tratto in piano raggiungendo più avanti le panoramiche rocce di una dorsale poco oltre le quali si tralascia la traccia che scende per quella che prosegue in piano, segnalata, che subito taglia un ripido pendio uscendo poi sugli ampi pascoli sottostanti la Cima Piana, che si attraversano, rasentando l’alpeggio delle Prese Brunetti. Percorso un tratto nel bosco di betulle si termina sulla strada trovando ancora delle indicazioni sempre presso la solita bacheca. Presa la strada, la si percorre ritornando alle rocce dei Tre Roc passando ora di poco sotto la Roccia Corba. Da qui in avanti, sin quasi al colle Braida ci si manterrà fedelmente sullo stradello che percorre inizialmente lungamente il crinale alternando poi tratti sul versante della valle di Susa ad altri sulla val Sangone. Sorpassando prima il colle del Termine, poi quello della Bera, si raggiunge il punto in cui la strada comincia a scendere ripida. Il tratto che precede il colle Braida è fatto da una serie di tornanti che, volendolo, si possono evitare con delle scorciatoie. Continuando, trascurata una prima deviazione non segnalata per la Presa delle Rose, alla seconda si prende quella per le Prese Stefano, anch’essa non segnalata. Lo stradello scende ad attraversare il rio proprio sotto la linea elettrica terminando più avanti all’ampio slargo, nei pressi delle Prese Stefano, dove sorge il pilone dedicato alla Madonna del Rocciamelone.
Usciti dalle case subito dopo parte il sentiero che scende e le ripide svolte che seguono nel bosco permettono di raggiunge al fondo uno stradello che preso termina alle case di Tortorello dove questo anello si chiude.
2 ore e 15 minuti c.ca dalla chiesetta del col Bione.


VARIANTE: Se si vuole ripercorrere, scendendo, il piacevole sentiero che attraversa il bosco Ugo Campagna, ritornati al colle del Termine si lascia la strada che prosegue sul crinale, per seguire l’indicazione per la Presa delle Rose facendo a ritroso la strada già percorsa sino al pilone della Madonna con Bambino. Qui giunti, trascurata la traccia che scende a Pian Aschiero o a Valsinera, si prosegue per la Presa delle Rose. Subito superato un successivo pilone, oltre le poche case parte il sentiero che scende alla borgata Bagagera, oppure direttamente a Tortorello. Altrimenti dalla Presa delle Rose si può proseguire sullo stradello che porta al colle Braida per poi prendere quello per le Prese Stefano.


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