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Escursionismo : Un anello per il rifugio Melano-Casa Canada, i colli Aragno ed il monte Tre Denti
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 07/12/12 10:26
Notizia riferita al: 06/12/12
Letture: 2507

Un anello per il rifugio Melano-Casa Canada, i colli Aragno ed il monte Tre Denti

Località di partenza: Borgata Case Scrivanda mt. 598
Dislivello: Complessivamente mt. 1000 c.ca considerando alcune risalite
Tempo complessivo: 6 ore c.ca
Difficolta: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 6 Pinerolese – Val Sangone Fraternali Editore

Il primo tratto della lunga cresta di monti separante la valle del torrente Noce da quella del torrente Chisola è assai aspro, selvaggio e dirupato. Le estese pareti rocciose che ivi si elevano, specie sul versante Noce, culminano con la Rocca Sbarua ed il monte Freidour, dove sono presenti numerose vie di arrampicata.
In basso strade, nella parte alta piste forestali e sentieri risalgono e percorrono questi pendii e insinuandosi tra le rocce guadagnano nel procedere i colli e le cime del crinale fatto di continui saliscendi. Alcune parti del percorso, per quello che si affronta e per quello che si vede, sono assai spettacolari come il tratto che dai colli Aragno porta al traliccio con la Madonnina e poi alla chiesetta sul dente orientale del monte Tre Denti dal quale si scende al colle della Bessa. Sempre ben segnati e segnalati, brevi tratti di questi sentieri sono stati attrezzati con gradinature artificiali in tondino di ferro e con funi corrimano, artifici che facilitano il transito altrimenti impegnativo.
Il rifugio Melano-Casa Canada, accogliente e sempre aperto, è posto alla base delle pareti di arrampicata della Rocca Sbarua, ed è punto di riferimento e di partenza per numerose ascensioni, escursioni e traversate che si possono fare nella zona dove, tra l’altro, transita il sentiero DB, David Bertrand.
Questo itinerario si può effettuare tutto l’anno, meglio dall’autunno alla primavera quando questi soleggiati pendii presto si liberano dalla neve e la visuale, priva di ostacoli, s’apre libera verso ogni dove.

Superato il bivio di Cumiana, alla rotonda di Frossasco si prende a destra la strada che porta a questo abitato dove ancora si prosegue per Cantalupa. Raggiunta questa località, piegando a sinistra davanti al municipio, si segue poi l’indicazione per Saretto e per Scrivanda. La strada si incunea nella valle del torrente Noce e sempre restando parallela al corso d’acqua termina, di molto più avanti, alla borgata Scrivanda dove occorre lasciare l’auto in uno slargo vicino al rio prima di raggiungere le case.
Proseguendo per un tratto sulla strada e oltrepassata la borgata, appena superato il ponticello sul corso d’acqua si giunge ad un bivio dove troviamo alcune indicazioni. Poiché per la traccia che prosegue diritta si tornerà, si prende quella di sinistra per il rifugio Melano-Casa Canada. L’ampia pista forestale, uno stradello, rasentata la Fontana Calda, s’inoltra per un lungo tratto stando sempre parallela al rio. Salendo moderatamente si raggiunge più su la presa di un acquedotto trovando, di poco più avanti, delle indicazioni dove ancora si prosegue per il rifugio. Le successive ampie svolte che seguono consentono alla traccia di risalire un boscoso pendio sino al punto in cui, volendolo, la si lascia per salire sulla Punta di Rocca Lavoria, roccione assai panoramico. Si guadagna il rilievo e si ridiscende in una quindicina di minuti aggiuntivi. Riprendendo poi l’ampia sempre ben segnata traccia, a tratti ripida, lungamente si risale una boscosa dorsale a svolte raggiungendo al termine il caratteristico rifugio Melano-Casa Canada mt. 1061 posto sotto le estese pareti rocciose della Rocca Sbarua dove sono presenti numerose vie di arrampicata.
1 ora e 15 minuti c.ca dalle Case Scrivanda.
Qui giunti occorre ora salire ai colli Aragno e questo si fa prendendo il sentiero 52, sempre ben segnato dalle ravvicinate tacche biancorosse che aiutano non poco e che sempre indicheranno la via. Raggiunta e superata una sorgente ancora si prosegue per rocce e pietraie per un lungo tratto quasi in piano sino ad un bivio dove si prende la traccia verso monte perché quella che prosegue in piano porta al colletto Castellar e poi alla pista forestale che poi si percorrerà una volta scesi dal colle della Bessa: si può prendere qualora ci fosse necessità di abbreviare il percorso. Il sentiero subito si inerpica ripido e le ravvicinate svolte sul pendio permettono di guadagnare rapidamente quota. Poi la traccia si impenna ed il sentiero diventa ripidissimo. Raggiunta una dorsale si prosegue allo stesso modo sino a che si raggiunge la base di una parete rocciosa. Il tratto che segue, quasi in piano, fatte un paio di svolte, consente infine di uscire sul colle Aragno Ovest con in vista l’assai vicino monte Freidour dove spicca il caratteristico monumento. Piegando a destra e risalendo il crinale in breve si raggiunge un aperto, panoramico punto dove si vedono le rocce su cui sorge il traliccio con la Madonnina, mentre più in là, sulla vetta orientale del monte Tre Denti, spicca la minuscola cappella. Il lungo tratto discendente che segue porta al colle Aragno Est dove si ritrova l’indicazione per il monte Tre Denti e per il colle della Bessa avendo anche la possibilità di scendere, volendolo, a Cantalupa. Con una breve risalita si raggiunge un successivo intaglio sul crinale portandosi la traccia sul versante di Cumiana così raggiungendo una piazzuola dove termina quella che sale sin qui da Bastianoni, borgata sulla strada che Cumiana sale alla Colletta. Seguendo l’indicazione per il monte Tre Denti si prosegue invece con un tratto in piano a cui ne segue un altro ripido che risale faticosamente il pendio sino al punto in cui si lascia la traccia principale per quella che s’incunea tra le rocce a raggiungere, con un breve tratto attrezzato, il dente sul quale è posto il traliccio con la Madonnina.
Tornati alla traccia principale si prosegue sino al punto in cui, aggirata una dorsale, si discende una placca anch’essa attrezzata con gradinature, sulla quale occorre mettere un po’ d’attenzione, al fondo della quale si traversa sino al bivio che segue. Così proseguendo ci si porta alla base delle placche rocciose alla sommità delle quali sorge la chiesetta in vetta al monte Tre Denti. Un tratto attrezzato con funi corrimano facilita la salita alla piccola, singolare Cappelletta posta a mt. 1342 di quota. Vista ampissima sui valli e sui monti, sino al Freidour da una parte, e sul sottostante colle della Bessa e sulla cresta che prosegue verso il monte Brunello dall’altra.
2 ore e 30 minuti c.ca dal rifugio Melano- Casa Canada.
Ritornati in breve al bivio, si prende il sentiero che scende al colle della Bessa abbassandosi a tratti ripido. Traversando e compiendo numerosi saltini, alcuni attrezzati con gradini in tondino, si raggiunge al fondo il colle dove sorgono alcune indicazioni. Qui giunti il sentiero 2 da una parte porta a Ciom e a Cumiana, quello di fronte sale al monte Brunello, mentre il 51, che si prende, scende verso la fontana Ellena. Raggiunta la fontana per una scavata traccia e abbandonato il sentiero che scende a Cantalupa, si prende quello che sale e che procede poi per un tratto in piano sino ad una dorsale superata che si ha si affronta un ripido tratto discendente dove si attraversa una zona con molti alberi abbattuti oltre la quale ancora si prosegue nuovamente con un traverso pianeggiante. Un ultimo ripido tratto discendente porta la traccia a terminare sulla pista forestale proveniente dal Colletto Castellar che presa si seguirà lungamente verso valle. Alternando tratti dove si scende di poco ad altri più ripidi, questo interminabile, piacevole stradello s’abbassa con alcune svolte raggiungendo prima una valletta dove scorre un rio e poi la presa di un acquedotto al Pian del Lupo dove si seguita sempre rimanendo vicini al corso d’acqua. Giunti al fondo si lascia lo stradello e piegando a destra si guada il rio trascurando allo stesso modo pure il successivo che porta a valle per quello che sale sulla destra rasentando, più avanti, un abbandonato insediamento. Proseguendo lungamente su questa pista forestale, dove tratti in piano si alternano ad altri dove si sale, sempre di poco, superata una dorsale la traccia si porta via via verso la valle dove scorre il torrente Noce. Superato un primo rio subito dopo si prende la stradello che scende verso valle attraversando poi il successivo rio su un ponticello in legno. Poco più sotto ancora lo si guada portandosi ora la traccia sul lato destro idrografico a cui segue un interminabile tratto discendente sempre rimanendo paralleli al corso d’acqua che lungamente si costeggia. Scendendo la traccia si fa sempre più ampia e regolare così raggiungendo al fondo le indicazioni presso il bivio dove i due stradelli si uniscono come i due rii nel punto in cui l’anello si chiude. Superate le case della borgata Scrivanda, in breve si raggiunge più sotto lo slargo tra la strada ed il rio dove si aveva lasciato l’auto.
2 ore e 15 minuti c.ca dalla vetta del monte Tre Denti.


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