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Escursionismo : Traforo Romean con il Gruppo Giovanile del CAI Almese
Autore: e.scagliotti (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 09/10/12 21:32
Notizia riferita al: 07/10/12
Letture: 1203

Ancora una bella gita con il Gruppo Giovanile del CAI Almese!

Il traforo Romean è un tunnel scavato interamente a mano, a colpi di martello e scalpello, da Colombano Romean, che nell'arco di 7 anni di lavoro eseguì quello che in valle chiamano 'pertus' e che costituisce una delle più straordinarie opere idrauliche delle Alpi.
Si tratta di una galleria lunga circa 600 metri, larga circa 1 metro e con un'altezza di circa 2 metri, posta a 2020 m sotto la Cima dei Quattro Denti di Chiomonte.
Serviva a portare l'acqua del Rio Thullie (sul versante a nord) a Cels e Ramats per l'irrigazione.
Nel 1504 gli abitanti di Chiomonte ed Exilles costituirono un consorzio per la costruzione dell'opera, ma passarono più di venti anni prima di trovare una persona disposta a scavare il tunnel. Il 14 ottobre 1526 i lavori di scavo vennero affidati a Colombano Romean, uno scalpellino originario di Chiomonte ed abitante in Francia.
Venne stabilito che gli abitanti delle due comunità dovevano fornirgli per ogni mese di lavoro due emine di segale(circa 35 Kg), due sestieri di vino (circa 10 litri), oltre agli attrezzi per lo scavo e al prezzo del lavoro che venne fissato in 5 fiorini e 12 soldi per ogni tesa (1,786 metri) scavata nella roccia.
Per tutto il periodo Romean abitò in una baracca poco sotto il cantiere, mentre i collegamenti con Ramats erano tenuti da un cane, che giornalmente faceva la spola per il rifornimento dei viveri e del necessario.
Colombano Romean impiegò circa 7 anni, proseguendo in media di 20 cm al giorno, ultimando il lavoro nel 1533. Al termine della sua fatica ricevette una somma di 1600 fiorini pari a 320 scudi (si consideri che il bilancio di Chiomonte alla metà del 1500 si aggirava sui 500 scudi). Ecco perché, secondo la leggenda, Romean sarebbe stato avvelenato dai committenti per risparmiare il versamento di tale somma. Una seconda versione sostiene invece che Romean morì a causa dell'umidità del sotterraneo.
Sulle pareti del traforo sono visibili i segni dello scalpello nella roccia unitamente ad alcune incisioni tra cui il giglio di Francia, alcune croci, un fiocco di neve e ogni tanto delle nicchie che servivano per appoggiarvi le lanterne. Gli ultimi metri delle pareti della galleria sono attualmente cementati (ristrutturazione nel 1935).

Oggi nonostante il meteo maffo con un bel gruppone di valorosi (ragazzi e genitori) seguendo il sentiero balcone percorriamo il lungo mezzacosta che collega la borgata Grange della Valle con il traforo. Il dislivello complessivo è notevole per non parlare dello sviluppo...
Quasi tutti affrontano il traforo...e dopo un primo momento di perplessità/indecisione...il 'viaggio' si trasforma in una gioiosa avventura, dove non bisogna preoccuparsi di bagnarsi o sporcarsi!
Un gran divertimento...

La prossima uscita andremo tutti ad arrampicare!

Data: 07/10/2012
Quota max: 2106 m
Partenza da: Grange della Valle
Quota partenza: 1770 m
Dislivello: 500 m
Zona: Valle di Susa
Difficoltà: E

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Tracciato GPS


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