Il Monte Scaletta, il cui nome deriva probabilmente dal tipo particolare di sentieri (a scalinata), è una massiccia montagna sulla cui cima panoramica si trovano ancora i resti di una ex postazione militare risalente all'ultimo conflitto mondiale.
E' collocato all'inizio del lungo e ramificato spartiacque tra la Valle Màira e la Valle Stura.
L'itinerario d'accesso si sviluppa lungo un'ardita opera sentieristica ex militare di notevole interesse ambientale caratterizzata da un passaggio in galleria a gomito che inizia sul versante nord e termina sul versante est (lato Maira).
Per effettuare questo percorso è pertanto indispensabile essere muniti di una torcia a pila per percorrere questo tratto e per esplorare un'altra galleria in vetta.
Dalla Val Maira subito prima dell'abitato di Acceglio si prende a sinistra la diramazione per Chialvetta e Pratorotondo. La strada passa a monte dei caratteristici casolari di Viviere (1713 m) e raggiunge nei pressi di un tornante il bivio Ciarbonet-Prato Ciorliero.
Dal bivio a quota 1813 m, trascurato sulla destra il tronco per il Colle Ciarbonet, si svolta sulla diramazione di sinistra che diventa sterrata, ma ben percorribile, fino all'erboso pianoro di Prato Ciorliero dove si trovano alcuni diroccati ex ricoveri militari e dove si può lasciare l'auto. Di qui si stacca sulla destra un sentiero che sale nel rado lariceto sul versante sinistro orografico del Vallone di Unerzio dominando il sottostante Prato Ciorliero. La mulattiera volge quindi a destra e s'inoltra presso la confluenza del Vallone Peroni, sul fondo dell'ondulato Vallone Costa Denti; poi, tra gli ultimi larici stacca quasi subito a sinistra (2080 m) la diramazione per la Comba Emanuel e, poco a monte (2180 m) la serpeggiante diramazione che sale al grande ex ricovero militare Escalon (2270 m).
La mulattiera continua verso ovest, sul versante sinistro orografico del vallone fattosi ora più pietroso, poi volge a destra e s'inerpica su terreno ripido e franoso fino a sbucare sul Passo dell'Escalon (2415 m). Il sentiero prosegue ora con percorso meno ripido, piega in lento semicerchio verso sinistra alla base del versante orientale del Monte Scaletta e raggiunge infine il Colle della Scaletta, che segna lo spartiacque tra le valli Màira e Stura (2614 m).
Da questo punto si svolta a sinistra e l'itinerario diventa decisamente più impegnativo. Per evitare situazioni di pericolo, occorre seguire fedelmente un'affidabile traccia GPS oppure, più semplicemente, non perdere mai di vista le tacche rosse e blu del SRC (Sentiero "Roberto Cavallero") che sale la china di sfasciumi sbarrata poco sopra da una fascia rocciosa (crestone Nord), alla cui base svolta a destra (lato Roburent) e raggiunge il piccolo ingresso di una stretta galleria scavata nella roccia. Si percorre (indispensabile una torcia a pila) la suggestiva galleria, angolata e lunga circa 40 m, uscendo sul versante opposto su un ripido e stretto canale di sfasciumi che si attraversa in pochi passi. Qui la traccia sale ripida, ma per breve tratto, poi volge verso destra e s'inoltra sul fondo di un suggestivo tratto in trincea che sale sul crestone Nord. Da questo punto la traccia continua sull'ampio dosso sommitale, passa leggermente a monte di un terminale di teleferica e raggiunge in breve la casamatta con la piccola croce del Monte Scaletta (2840 m).
Scendendo dalla croce di vetta verso la teleferica si individua, sulla destra, l’ingresso di una galleria lunga circa 20 metri che porta sulla parete opposta (versante Stura) a strapiombo sui laghi di Roburent (prestare attenzione, dove la galleria svolta a sinistra, ai massi che ingombrano il pavimento).
Si ritorna lungo l’itinerario di salita.

Data: 04/10/2012
Quota max: 2840 m
Partenza da: Prato Ciorliero - Vallone Unerzio
Quota partenza: 1940 m
Dislivello: 900 m
Zona: Valle Maira (Cuneo)
Difficoltà: EE