In val Ellero c’è un luogo che sa di mistero,un vallone recondito tra la cima delle Saline e il pian Balaur,che ci accede per un ripido canalino, 
è il vallone dlè Masche,esso è tutto screpacciato da fessure calcaree e pozzi cui non di vede il fondo,che fanno pensare che siano gli accessi per gli inferi. 
Questo vallone incassato tra enormi pareti sovrastati da cime pianeggianti,come il pian Balaur,che come dice il nome,deriva dall’antico dio Baal,(demonio) si narra che nelle notti senza luna ci fosse un raduno di streghe (masche) e altri esseri demoniaci per un sabba,dove ballavano danze macabre,
(ballaur,balour, bal) molte zone si chiamano con questa terminologia dalle nostre parti. Una zona molto allegra! 
Questa volta ho voluto mettere in naso in questo posto dimenticato da Dio. Già salire la strada che va al rifugio Mondovì con l’auto abbiamo avuto dei problemi,non lo sapevamo,ma la stanno asfaltando,un grosso camion pieno di catrame e bitume procede davanti a noi più piano che a passo d’uomo, 
ho l’occasione di mettere alla prova la tenuta della frizione della mia vecchia “geppina” che quest’anno festeggia i 250 mila km… Ma come dice una canzone dei “tre Lilu” …al primo slargo fermo qui!...Superiamo a piedi la zona di lavori in corso,augurando buon lavoro a questi lavoratori che stanno lavorando per noi, 
e su al rif. Mondovì. Lassù Jolie trova un calciobalilla,mi chiede di fare una partitina,vuole emulare il “Toro” come domenica scorsa… 
Dopo avermele prese al gioco,il gioco si fa più duro appena entriamo nel canalino delle Masche,ci troviamo un passaggietto roccioso,li per se facile,ma le recenti piogge lo hanno trasformato quasi in una cascata d’acqua ,meno male che è attrezzato con una catena,altrimenti la gita sarebbe finita lì,Jolie è passata per prima senza difficoltà io invece che sono salito per ultimo le difficoltà le ha avute ,eccome!. 
Nell’esitare troppo a salire me sono inzuppato tutti i pantaloni e la catena anch’essa bagnata e scivolosa,con le mani fredde non riuscivo a fare bene presa,inoltre i bastoncini piantati alla belle meglio sullo zaino toccavano da per tutto,comunque in qualche modo con l’arte li arrangiarsi ho superato l’ostacolo. Più in su ci troviamo nel fantastico vallone delle masche,qualche ometto e tacca rossa ci indica in percorso migliori,via via sempre più facile fino alla spianata erbosa della cima. Che panorama!,troppo bello,arricchito da dei vapori che salivano,rendendolo ancora più suggestivo. 
Superfuo dire che un nostro piccolo sabba l’abbiamo fatto anche noi lassù,poi discesa passando per il Balaur e il lago Becai,con tutte le scorciatoie possibili arriviamo al pian Marchisio, 
dove di li a poco ci troviamo sull’asfalto nuovo,ancora caldo e odorante di bitume,siamo ritornati nella civiltà! 
Data:2- ottobre-2012
Località partenza:un paio di km prima del ponte Ciappa
Quota partenza:1500 mt c.
Quota vetta:2612 mt.
Dislivello totale:1400 mt c.
Difficoltà EE- F per il canalino
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