Era l'Aprile 2003 quando la guida alpina di Cesana Mario Perona morì, con altre 5 persone, nello schianto dell'elicottero dedito all'eliski sulla Cima Ciatagnera.
Nell'estate dello stesso anno gli Alpini di Busson attrezzarono con spit la cresta sud-est dello Chaberton dedicando a Perona l'itinerario.
Oggi, in una giornata rubata al lavoro , Pasquale ed io alle prime luci dell'alba stiamo già risalendo il sentiero di Batteria Alta per percorrere questa cresta...
Come evidenziato in alcune relazioni il percorso non è mai tecnicamente difficile (max III/III+), ma la natura del terreno, la tipica roccia sfasciata della zona e l'esposizione di alcuni passaggi rendono questa via delicata. Qui piu che saper arrampicare occorre sapersi muovere agevolmente e velocemente sui detriti, possibilmente senza corda che non fa altro che aumentare il pericolo di smuovere blocchi instabili. Lungo la via alcuni spit e anelli di sosta indicano la via (in ogni caso evidente) e permettono di effettuare tiri in sicurezza.
Noi, discretamente carichi di ferramenta, non abbiamo utilizzato nulla se non lungo i 60 metri di placca (data di IV ma a mio avviso più facile ) dove l'esposizione è notevole e la possibilità che gli appigli restino in mano altrettanto.
Anche la discesa da un gendarme con una possibile doppia di 8/10 metri è tranquillamente disarrampicabile....e noi non siamo dei fenomeni!
Complessivamente il percorso, per gli amanti del ravaning , è gradevole e regala ottimi panorami sia sul lato Petit Vallon che sulla imponente parete est dello Chaberton. Nella parte alta della via la prima neve è un vero piacere...anzi tutta la cresta con un buon stato di neve diventerebbe mooooolto interessante e forse anche più sicura.
Giunti in vetta dopo poco più di 3 orette ci dedichiamo alla seconda avventura del giorno: l'esplorazione del forte.
Grazie all'esperienza dell'anno scorso ormai sono quasi di casa negli scantinati della fortezza...ma anche questa volta riusciamo a stupirci.
Casco, ramponi, frontale...e giù in doppia lungo il nastro ghiacciato delle scale che portano al secondo piano sotto terra. Qui con tutta calma esploriamo prima il ramo destro della galleria delle centine per poi ripercorrere l'ormai conosciuto ramo sinistro. Nella sconosciuta parte sinistra lo spettacolo è garantito, probabilmente grazie ad un tasso di umidità maggiore le formazioni cristalline sono a dir poco spettacolari ....foglie cristalline grandi come piatti e spesse qualche millimetro rendono l'ambiente quasi irreale. Il percorso è faticoso in quanto il ghiaccio ha quasi totalmente invaso il corridoio lasciano uno spazio di poco più di 1/1,5 metri...ma ne vale la pena!
Ritornati nel corridoio di sinistra usciamo strisciando (ultimi metri max 40/50 cm di altezza ) sul versante est una ventina di metri sotto il forte...
Terminata l'esplorazione con la visita alle gallerie più a sud non ci resta che iniziare la discesa lungo il percorso classico del versante nord dove la neve in alcuni punti è già notevole.
Lo Chaberton regala sempre belle avventure!
Grazie a Pasquale per la piacevole compagnia...




Data: 28/09/2012
Quota max: 3131 m
Partenza da: Claviere
Quota partenza: 1770 m
Dislivello: 1400 m
Zona: Valle di Susa
Difficoltà: PD+/AD-

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