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Alpinismo : Rocca Bernauda (27 agosto 2012)
Autore: f.senore (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 31/08/12 17:07
Notizia riferita al: 27/08/12
Letture: 3435

Gita lunga ad una cima poco frequentata da cui si gode un panorama eccezionale. Non ci sono cime più alte nel raggio di 12 Km quindi la vista si estende in tutte le direzioni.
La salita è però impegnativa, non escursionistica, e richiede piede saldo ed assenza di vertigini.

Dalle Grange di Valle Stretta si percorre la strada fino al Ponte della Fonderia. Qui si prosegue verso il Colle di Valle Stretta, abbandonando il sentiero che sale verso il Tabor.
Si segue il sentiero per il colle fino al pianoro dove si attraversano i ruscelli che scendono dal lago Peyron, poi si prende il sentiero, ben visibile, che risale il valloncello più a destra, immediatamente sotto le pietraie che scendono dai contrafforti della Rocca Bernauda.
Usciti dal valloncello si devia a destra, salendo per prati fino a raggiungere il canalone detritico che scende dal Colle della Gran Somma, immediatamente a nord della Rocca Bernauda.
Si risale il canalone, aiutati da ometti e tracce di sentiero, fino a raggiungere il colle. La salita è più facile di quello che sembra perché le pietraie non sono franose, tranne che per un tratto molo breve. Fin qui la salita si può considerare escursionistica (EE).
Giunti al colle è necessario salire verso destra (sud). All'inizio si risale un pendio ripido, più facile di quanto possa sembrare. Dopo i primi metri ricompare anche una traccia di sentiero, quindi è relativamente facile salire il primo centinaio di metri di dislivello ed il panorama si apre notevolmente.
Verso la fine del pendio si incontrano un paio di passaggi dove cui è necessario arrampicare. Il primo è semplice, il secondo è invece il punto più impegnativo di tutta la salita: si tratta di superare un salto esposto di circa un metro e mezzo. Gli appigli sono ampi quindi tecnicamente non è difficile.
Superato il salto la pendenza cala improvvisamente ed inizia una cresta che cade a precipizio sul lato della Rho ed è ripida sul lato di Valle Stretta. In alcuni punti è abbastanza stretta quindi è necessario fare attenzione.
La cresta termina a quota 3172, nel punto più occidentale d'Italia, identificato da una lapide posta alcuni anni fa. A suo tempo c'erano incollate delle scritte ma ora sono rimaste solo le coordinate geografiche.
Da qui la cresta si allarga e non rimane che risalire un ampio panettone di sfasciumi per raggiungere la cima, seguendo il sentiero che è ricomparso. Oltre la cima la cresta continua quasi pianeggiante verso sud, poi inizia la discesa verso il Colle Baldassarre. Il sentiero prosegue ben visibile, quindi probabilmente è possibile scendere in quella direzione invece di tornare indietro, anche perché il percorso da quel lato è meno difficile (così almeno è scritto sulla guida dei monti d'Italia del CAI). La discesa da quel lato sarebbe anche molto più veloce, visto che almeno la metà superiore del canalone detritico che scende dal Colle Baldassarre si potrebbe fare sciando, ed inoltre si risparmierebbe molta strada. Sarà per un'altra volta.
Dopo le foto di rito sparate in tutte le direzioni, complice la bellissima giornata, sono sceso per l'itinerario di salita.


Data: 27/08/2012
Quota max: 3222
Partenza da: Grange di Valle Stretta
Quota partenza: 1765
Dislivello: 1457
Zona: Valle Stretta
Difficoltà: F+

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