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Alpinismo : MONTE EMILIUS MT 3559
Autore: gabri64 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 14/08/12 23:40
Notizia riferita al: 11/08/12
Letture: 1241

Dopo circa 1 anno con Ivo facciamo una nuova incursione in valle d'Aosta. Destinazione l'Emilius.Le previsioni meteo danno giornata tersa l'ideale per la montagna e soprattutto per questa vetta sita in posizione strategica fra i giganti valdostani. C'è il problema della seggiovia che parte un pò tardi (8,45)e così rinunciamo all'idea della levataccia prendendocela un pò comoda. Forse un po troppo comoda e tra una sosta e un caffè siamo a Pila solo alle 9,30. Ancora un caffè e ci depositiamo alla stazione a monte della Chamolè in una giornata limpidissima con già in vista le principali vette della Regione. La conca di Pila è magnifica anche in versione estiva e alla prima svolta compare il bellissimo lago Chamolè dopo il quale il sentiero sale a tornanti, ripido ma non troppo con stupendo fondo terroso preservato da tante canalette in pietra per regimare l'acqua . Al colle di Chamolè è splendida la vista sul rifugio Arbolle e sulla Becca di Nona mentre l'Emilius spunta appena appena verso est. Scendiamo la cengia abbastanza esposta su un dirupo del vallone Comboè e in 50 minuti siamo al Rifugio Arbolle. Niente sosta si scende ancora un pò verso il lago Arbolle che si costeggia e si risale un valloncello per avvicinarsi alle immense pietraie che scendono dalla punta Garin.
Bivio a sx del sentiero per risalire una costiera prativa e raggiungere un dosso erboso dove si vede la meta di giornata.Incontriamo 3-4 che scendono, ma loro hanno dormito al rifugio. C'è ancora un lungo tratto di sentiero con alcuni saliscendi che alla fine di giornata presenteranno il conto per raggiungere la morena e la pietraia presso il lago Gelato. Nuovo bivio e seguendo le indicazioni ottime e la segnaletica gialla si arriva sotto il colle dei 3 cappuccini. Io sono un pò cotto anche perche il socio Ivo reduce dal cammino di Santiago sembra andare a mille. Sotto il colle la traccia si perde fra i grossi massi anche se la direzione è evidente è il percorso non pare così obbligato.
La traccia cmq porta proprio dai 3 cappuccini mentre scende un escursionsita un po' provato che consiglia di riporre i bastoncini. Il buon Ivo mi aspetta al colle e dice di non riporre niente e come al solito avrà ragione. La traccia valica il colle e passa sul lato est su una cengia parecchio esposta per alcuni metri. Io mi tengo più in alto in cresta e con alcuni gradini facili attraverso un tratto di massi senza alcuna esposizione e ci riuniamo più in alto dove inizia la cresta che con andamento regolare e conformazione uniforme raggiunge la vetta.Non è una vera scalata ma si appoggiano le mani ogni tanto per districarsi tra i massi con divertente progressione. Ivo passa un pò più a dx seguendo delle tracce zigzaganti fra balze rocciose e canalini. Ci ritroviamo sotto la vetta che raggiungiamo alle 13,00. Ci sono altri 3-4 in pausa pranzo dopo alcune foto di rito ci uniamo per rifocillarci mentre arriva parecchia gente dalla ferrata. Un ragazzo di Monza in particolare ci dice di essere partito da Pila alle 7,30,verso la Becca di Nona e poi ha deviato sulla ferrata raggiungendo la vetta in circa 5,30 ore
Il panorama come previsto è magnifico su Bianco, Rutor Grivola, Granparadiso Rosa Cervino. Spiccano poi da questo balcone la Tersiva, la Rosa dei Banchi, la Gran Serra,il Dente del Gigante, La Punta Garin, il monte Velan e il Grand Combin fronteggianti e una montagna torreggiante dietro Aosta bellissima che dovrebbe essere il monte Fallere.
Discesa lungo la traccia di sx abbastanza comoda l'unico problema è la stanchezza e in alcuni tratti ci si deve appigliarsi con le mani per evitare di scivolare sul fine detrito. Prima del colle prendiamo una traccia a dx nella distesa di massi e raggiungiamo l'itinerario di salita che ripercorriamo fino al rifugio.
Sono le 15,30 e quindi possimo prendere un latte macchiato. Entriamo e... cavoli un albergo ad alta quota Da provare altro che rifugio.
Pausa risalita dei 160 mt verso il colle Chamolè e discesa finale al laghetto pieno di bagnanti e famigliole a godersi la bellissima giornata.
Tempo di salita 3 h 20
Discesa 2h 50
Lunghezza 16 km

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