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Alpinismo : TRaversata della punta Corsica 7-agosto-2012
Autore: Jacolus (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 08/08/12 11:05
Notizia riferita al: 07/08/12
Letture: 1589

Ci sono montagne dimenticate,perché offuscate dalla mole predominante di chi la sovrasta,ma non per questo meno affascinanti anzi…La punta Corsica è una di questa, tutti vanno al Viso e lei se ne sta li ad osservare in solitudine la confusione sulla sua più nota vicina…Questa è la montagna adatta ai solitari e misantropi come me,da sempre salendo il vallone di Vallanta mi ha colpito la forma possente di questo massiccio che parte dalla Caprera per terminare con la punta Fiume. Il pendio sud mi ha sempre affascinato e respinto per via dei suoi interminabile sfasciumi,tuttavia la curiosità è tanta, quando parto per queste lunghe gite mi pongo un’ obbiettivo,cioè di non avere un’ obbiettivo,salgo finchè posso valuto, pondero e al primo intoppo mi fermo o cambio meta. E’ la fortuna di andare da solo con una compagna fedele come Jolie che non parla e non contesta mai le mie decisioni…

La salita al biv. Berardo oramai la faccio ad occhi chiusi,ancora un breve tratto conosciuto fino un po’ oltre la “balma ‘d Pons” poi l’ignoto, (per me) mi aspettano circa 700 mt di infide pietraie, sfasciumi e blocchi mobili di pietra rossiccia,percorso mai difficile ne troppo faticoso ma essendo un luogo dimenticato,le pietre sono mobili,non ci sono ometti e bisogna trovare il posto migliore da passare.In quel pendio canale la punta Caprera mi fa da riferimento,vedo la sua croce ancora molto alta lasssù…Finito lo sfasciume sono al “passaggio chiave” chissà come mai tutte le salite hanno un passaggio chiave…Allora è Jolie a farmi strada,il ripidissimo canalino estremamente franoso mi porta sulle placche superiori,La mia “compagna” non smette di abbaiare ,fa sempre così quando mi vede tribolare. Fatto il passaggio poi, bhoooo!!!! infinde rocce rotte sopra di me,ma una cengia franosa mi invita in piano verso dx,allora sempre pronti ad andare avanti e sempre pronti a tornare indietro. Per fortuna il pendio si apre si fa meno ripido i le roccette sono più buone,poi quasi in vetta un’ometto segna l’intinerario che viene dal colle Caprera,non sono mica tutti come me da salire dove non so se si arriva!

Quattro passi e finalmente in vetta,mi prometto se trovo un posto migliore da scendere evito di fare a stessa strada al ritorno,intanto sono abbagliato da questa splendida giornata, sono dominato dal Viso di Vallanta detto anche “dado ‘d Visu” Lassù mi fermo due orette intanto si vedono bene orde di alpinisti che scendono dalla normale di Viso,Li nota anche Jolie,ed abbaia furiosamente,lei ha il senso della proprietà, quando arriva in punta la montagna è sua,io li già insegnato che la proprietà non dovrebbe esistere,tanto dietro non ci portiamo nulla,ma lei no l’ho ha ancora capito,”ma a l’l’è ‘n can!”ma ci sono degli umani molto peggio, che accumulano,accumulano,mai sazi di proprietà e potere,per cosa poi? Che uomini infelici! Invece io quassù sono felicissimo ,mi accontento di poco un buon bicchiere ,una fetta di salame e un buon caffè fatto sul posto,e poi guardando la discesa decido di passare sul nascosto e sottostante ghiacciaio del Quarnero,o quello che ne rimane. E’ una zona delle più inaccessibili e isolate delle nostre montagne,e questo mi eccita,quindi seguendo la dorsale opposta tra grossi blocchi e qualche sfasciume mi calo in quel catino,un misero nevaio è quel che rimane, ma stà nascendo un bellissimo laghetto alpino che data la quota,oltre i 3300 mt quasi sicuramente quando la metamorfosi sarà completata sarà uno dei laghetti più in quota delle Alpi.

Mi beo qualche attimo di questo bellissimo luogo,poi giù per un infido canalino ghiaioso fino a collegarmi sul sentiero che scende dall’Andreotti, per fortuna da Viso sono già scesi tutti e in perfetta solitudine continuo la mia discesa passando per il canalone delle Forcioline. Il contatto con il mondo mi sveglia quando sono quasi dall’auto,sono già le sei,è Carla che mi cerca,è un pò irritata e preoccupata per il ritardo ,mi giustifico che onde non farmi male sono sceso con estrema cautela,ma che mi sono fermato oltre due ore in punta su questo ho taciuto!…

Data:7-agosto-2012
Località partenza: borg.Castello
Quota partenza:1600 mt.
Quota vetta:3443 mt.
Dislivello:1850 mt.
Difficoltà F.

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