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Alpinismo : ARGENTERA NORD
Autore: gabri64 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 29/07/12 23:40
Notizia riferita al: 28/07/12
Letture: 1286

Entusiasmante e un pò adrenalinica uscita alpinistica sulla regina delle Marittime.Dopo 18 anni ritorno sulla Serra dell'Argentera dopo aver rinunciato 2 anni orsono a causa di tale Giulio e del suo ritmo forsennato. Il socio Ivo decide di rifare la gita e mi aggrego con un pò di timore conoscendo il soggetto che più le difficoltà salgono e più si scampa. Alle 8,10 siamo al lago della Rovina dove decidiamo di non versare l'obolo aggiungendo 1 km di percorso.Il sentiero sale ripidissimo e sempre un pò umido ma ben attrezzato e sistemato e dopo 1 h siamo alla diga del Chiotas mentre le nuvole lasciano qualche dubbio sulla tenuta del tempo. Andiamo fino al Colle del Chiapuos che raggiungiamo in 1h e 10 minuti. Da qualche minuto il vento si è alzato e soffia forte così dico a Ivo di cambiare strada e salire la ripida china verso il passaggio del Chiapous tralasciando il Porco che avendo un tale nome non vorrei che col ventaccio ci facesse qualche scherzetto. Ivo è un pò titubante e dice che non è mai passato di lì ma io insisto e traversando la pietraia basale raggiungiamo la ripidissima china erbosa percorsa da una traccia. Il sentiero va a zig-zag e io chiedo a Ivo di avere pazienza ma mi serve un pò di sicurezza in più. Così ci imbraghiamo e ci leghiamo anche se salendo la pendenza diminuisce e si potrebbe andare senza. Dopo un canalino verso dx si raggiunge le rocce dominate dagli stambecchi( bravi eh) pero la roccia è buona e raggiungiamo una spalletta di massi che guarda verso un altro canalino a 5-6 mt dalla vetta.Peccato che proprio lì c'è un muretto di 3-4 mt diritto con scarsissimi appigli. A quel punto mastro Ivo si studia il pezzo tentenna un attimo e 1-2-3-4 è passato. Ora viene il bello salgo 2 gradinettti e poi prova gira e rigira provo a tirarmi su con la corda ma niente . Dopo 2-3 minuti di prove sto per rinunciare e cercare un altro passaggio quando a dx vedo un gradinetto in cui infilo la punta del piede dx e oplà riesco a salire pure io. A quel punto (dopo un altra 1 h e 15 di percorso) siamo già ben in alto e troviamo dei bolli rossi e qualche ometto che indicano al direzione che peraltro è ben visibile sopra le nostre teste.Dopo 30 minuti di rocce montonate e pietrame raggiungiamo la doppia cengia parallela ascendente che dà accesso alla parte finale del percorso.Ivo sale e io seguo agganciato alla corda con discreta sicurezza fino ad una spalla dove c'è un passaggio un pò esposto. La corda è ben sistemata e quindi con attenzione si passa seguendo la cengia superiore verso sx che punta ad un canalino incassato verso lo spigolo sud della cima. Quasi al termine del canalino i bolli rossi puntano in verticale su roccette divertenti. Al culmine di quelle si ritorna verso dx in leggera discesa e poi seguendo una cengia in leggera salita per circa 70 mt per raggiungere una superiore cengia verso sx che porta sotto la verticale della vetta poco oltre la striscia di quarzite bianca. A quel punto con lievi zigzag fra le roccette ben appigliate si riesce a salire fino ad una spalletta a 2-3 mt dalla vetta che raggiungiamo poco dopo. Complimenti foto e e merenda. Poi scendiamo un pezzetto ma Ivo scalpita vuole andare a vedere il "canalun". Io lo seguo per un pò lungo la cengia ma poi mi fermo. Il tipo invece traversa a dx sale scende raggiunge un colletto e attacca la punta Gelas Lorousa che si intasca in circa 10 min Poi riscende in zona secondo me molto, molto a rischio, ma con altri 15 minuti ritorna alla base Allora scendiamo mentre il tempo volge al bello rifacciamo cengia inferiore, roccette, cengia orizzontale passaggio esposto e cengia discendente
e finalmente pietraia. Cavolo l'arrampicata è riuscita, naturalmente grazie al socio Ivo che distribuisce consigli e soprattutto fa il primo e fa sicurezza nei punti critici con pazienza .
Decidiamo di traversare l'Altopiano del Baus, puntando al passaggio del Baus verso il Rifugio Genova passando dal bivacco del Baus. Andiamo a occhio fino alle roccie montonote dove c'è qualche omnetto traversando l'ultimo nevaio esistente. Dopo il bivacco c'è una traccia con segni vernice gialla che però poi sparisce e che poi ritroveremo a quota 2300 mt circa. Scendiamo ancora lungo il sentiero ( insomma circa) verso il passaggio del Baus che porta fuori dell'Altopiano ( ma chi ha visto 1 mq di pianura)
Ci sono catene nuove e spit e quindi si passa bene anche se il posto è assai esposto. Dopo il passaggio ci vuole ancora 15 minuti al rifugio.
Breakfast e discesa di nuovo dal sentiero, raggiungendo l'auto alle 18,00 passando tra folle di merenderos.
Che dire gita completa,appagante e dura da fare in giornata ma l'Argentera è sempre l'Argentera e finalmente dopo la Sud riesco a collezionare anche Nord.
Dislivello 1800 mt abbondanti
Tempo complessivo 10 ore
Tempo salita 5 h

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