Specifico Subito la sigla OCAP++ :
Ottimi Ciclo Alpinisti Pirla, ma di più.
Che non si pensi che io sia un esaltato.
Dopo il Passo del Lupo di ieri con la neve, colazione alle 8 al rif.Savigliano di Pontechianale
Non fa così freddo. C’è il sole. Devo tornare ad Acceglio, anzi, a Villaro, q.1375, dove arriva la sterrata che scende dal colle di Bellino.
Se uno avesse un minimo di cervello potrebbe fare un sacco di altre strade. Ma questo è un elemento che spesso mi scarseggia, specie sopra i 1500m. Che sia la carenza di ossigeno?
Penso che scenderò a Casteldelfino(1300m), S.Anna di Bellino, salgo al colle di Vers(2862m), e scendo a Villaro per il vallone di Traversiera…, disliv. neanche 1600m…, ciclabilità sul 90%, un po’ alta.. ma la realtà è un’altra: eccola:

Percorso e tempi
Pontechianale, q.1600, salita al colle della Battagliola,q.2282, 1h40’, ciclab. 20%
Discesa a Chiesa di Bellino, q. 1500, 0h25’, ciclab. 100%
Salita asfalto S.Anna di Bellino, q. 1830, 35’, ciclab. 100%
Salita al colle di Vers, q.2862, 3h00’, Ciclab. 70%
Salita su Rocca la Marchisa, q.3072, discesa colle delle Sagneres, q. 2894, 1h15’, ciclab. 3%
Discesa sentiero T5 Fino a q. 2300, risalita colle di Chiosso, T7, q.2407, 1h15’, ciclab. 50%
Discesa sentiero, sterrato, asfalto a Prazzo inf. Q.1000, 1h20’, ciclab.97%
Salita a Villaro, q.1375, 0h40’ ciclab. 100%

C’è poco da dire: salire al colle della Battagliola da questa parte (già farla in discesa è ciclabile solo al 50%, a causa del fondo a ruscello del sentiero) è da masochisti, ma la discesa ripaga ampiamente, si può abbandonare la sterrata per i prati e da metà in giù per un bel sentiero tecnico ma non troppo, ciclabile al 100%.
Da S.Anna di Bellino al colle di Vers ci ho messo un sacco di tempo, e arrivato lassù stavano arrivando anche delle belle nuvole, ma molto meno minacciose di ieri ed una bella temperatura.
Ho deciso quindi di andare lassù sulla cima della Marchisa(q.3072, ma il mio Gps dice 3086) e far decidere al mio boomerang da che parte si scende.
E’ inutile che vi dica che lassù le croci sono due (la seconda, più grande, a 100m dalla prima, su un picco qualche metro più in basso, l’ho scoperta quando si è alzata la nebbia), è inutile anche che vi dica che il mio boomerang ha deciso che dovevo scendere dalla parte opposta, al Passo delle Sagneres, e devo dire che ha fatto la scelta giusta, perché da quella parte il terreno è molto meno sassoso che dal colle di Vers.(ma di stare in sella neanche pensarci.
Quindi da qui si scende per detriti e tracce di sentiero nella conca tra la Marchisa ed il Chersogno, divertente per chi sa stare in sella.
In fondo alla conca, per raggiungere il colle di Chiosso ci sono due sentieri: uno sale per 100m di dislivello verso il M.Chersogno, lasciandosi la P.Gardetta a sinistra, ma poi il sentiero che scende al colle di Chiosso non è assolutamente ciclabile.
Invece si piglia il sentiero T5 che passa a sinistra della Gardetta, scendendo per un centinaio di metri e poi risale al colle di Chiosso.
Dal colle non resta che scendere sul sentiero, un piccolo tratto ostico, ma poi una goduria fino alla sterrata che inizia dalle pittoresche grange Chiotti e scende per un bel po’ nel vallone di S.Michele.
Arrivati all’asfalto, dopo un po’ potete tagliare su mulattiere segnalate, tanto più che a Prazzo non arriverete.
Però Prazzo me lo facevo più alto che non i 1000m che ho scoperto.
Ammazza, adesso mi devo fumare ancora 375m di dislivello per salire a Villaro a riprendermi l’auto.
Se lo sapevo passavo dall’altra!!
Mi è venuta una certa fame, in fondo mi son mangiato solo il panino che mi ha preparato al rif.Savigliano.
E che, adesso che ci penso, non mi ha messo sul conto.
Ad Acceglio, una frettolosa doccia alla fresca fontana di sorgente in fondo alla piazza, dove non c’era un cane, ma non appena ti spogli per 10 secondi, arriva un’auto piena di ragazze che si voltano (di qua, non di là) e non si mettono più le mani davanti al viso come una volta, guardando di tra le dita.
E poi, tralasciato un locale dove in 30 secondi ho capito che non mi erano simpatici, mi sono fiondato, dietro suggerimento della tabaccaia, nientepopodimeno che all’Hotel Londra:
Aperitivo e sigaretta nel de hors con un ragazzo con la chitarra che cantava De André,All’ombra dell’ultimo sole…, attorniato da una schiera di ragazzine in estatico ascolto e contemplazione (cantava benissimo)… e loro forse erano quelle dell’auto di prima..
Cenetta, io da solo nel salone (gli altri avevano già cenato), servito da 3 bellissime cameriere, ma forse ho perso il conto… mentre cenavo ho cercato di darmi un contegno leggendo le ultime pagine del mio libro da un chilo.
Se volete vi posso dire come finisce.
Ciliegina sulla torta, al dessert, arriva l’Agente del Cantante col Cantante e la schiera e mi annunciano che, se voglio, la festa continua all’Hotel Parigi e si va avanti finché si crolla dal sonno.
Ringrazio e dico che ci verrò senz’altro.
Esco, ammazza che freddo, non ho neppure un maglione e la festa è lassù, nel dehors.
Mi fiondo sull’auto e attacco il riscaldamento.
Pazienza per la festa… Londra , Parigi, meno male che non ci avevo il maglione, penso, non ho mica più vent’anni, d’altronde.

Data: 11/07/2007
Zona: Val Varaita, Val Maira
Partenza: Pontechianale, arrivo: Villaro di Acceglio
Distanza: 70km, forse, il gps conta male
Dislivello: 2850m
Tempo indicativo: 10h30’ (di cui a piedi 4h circa)
Difficoltà: OCAP++ (vedi sopra)
Nota: siccome non ho preso il filo per ricaricare il Gps, avendo solo più 2 ore di autonomia, lo accendevo una diecina di minuti nei punti topici, quindi il tracciato che trovate fa delle belle linee rette che congiungono questi punti: Non stupitevi quindi che per arrivare da Rocca la Marchisa a S.Michele di Prazzo passi sulla punta del M.Chersogno: vi assicuro che non ci sono passato!

Tracciato gps
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