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SciAlpinismo : L'altra faccia della Rognosa - R.d'Etiache 27_05_2012
Autore: mountain (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 02/06/12 17:25
Notizia riferita al: 02/06/12
Letture: 1050

Lo scorso autunno gli avevamo fatto visita dalla nostra parte, vedi:
http://www.lafiocavenmola.it/modules/news/article.php?storyid=5310
Questa volta siamo passati dall'altra, siccome le condizioni di esposizione sono più favorevoli e l'avvicinamento è ridotto, poi .... non ripeto mai le gite se non costretto.
Le valli di Bramans (Vallon du Nant, Vallon du Fond, Bramanette, Etache, Ambin, Archettes, Savine) le conosco molto bene e ci ritorno sempre con tanto piacere perché sono un'oasi naturale molto ben conservata che trasmette molta serenità.
Con il Moncenisio aperto, non c'è il salasso del tunnel e questo è già un bel conforto; poi, scendendo verso Lanslebourg, quei prati verdi tutti ben curati, i bordi della strada con le cunette pulite, non un pezzo di carta in giro manco a cercarlo con la caccia al tesoro, sono un vero valore aggiunto che compensa i km da fare per giungere in zona. Chissà perché dalla nostra parte non potrebbe essere altrettanto?
Si giunge comodamente agli Chalets di Saint Barthelemy su sterrata ben conservata; è presto, ma troviamo già un pescatore sul bordo del Torrent d'Etache; la neve è vicina e dopo un buon quarto d'ora la raggiungiamo. E' dura e si può progredire sia a piedi che con gli sci; la gorgia a sinistra appare ancora ben piena e la raggiungiamo evitando il lungo e noioso giro dal canale di Cote Cornue.
Facilmente saliamo la bastionata a fianco delle cascatelle lungo il percorso del sentiero del Pas de la Coche, osservati dal gran paretone giallo del Grand Bec d'Etache e raggiungiamo il ripiano superiore.
Da questo punto l'ampio vallone è straordinariamente bello e bonario; l'innevamento è molto consistente; effettuiamo il lungo tragitto aggirando il Plan d'Etache alla base delle familiari vette già percorse sui vari itinerari di cresta che osserviamo lassù proiettate nel cielo blu (Gros Peyron, Rochers Cornus e Rognosa d'Etiache) fino a giungere alla base del pendio del Pas de la Rognosa (sulle nostre carte Colle della Rognosa). Il pendio ha un tratto centrale ripido ma la neve è buona e senza problemi giungiamo al Pas dal quale ammiriamo il Colle ed il Sommeiller e tutta la zona dell'Ambin. Aggiriamo la cresta e ci troviamo sul pendio finale già salito l'autunno scorso ed al suo termine siamo alla base del dente est della Rognosa d'Etiache. L'idea era di salire fino in vetta lungo quella bella cresta di quarzite con difficoltà di II con un paio di passi di III, ma il cielo blu' si sta' coprendo ed inizia lo sfarfallio di neve con vento freddo in rinforzo. Decidiamo perciò di scendere subito; la neve è bellissima ma vediamo poco; siamo però beffati .... in fondo al pendio del colle si pulisce tutto; pazienza! Scendiamo su ottima neve; su tutto il percorso una paciarina di pochi cm su fondo duro che ci diverte assai. Passiamo benissimo i punti obbligati nella gorgia e sfruttando le lingue ai lati del torrente giungiamo a pochi minuti dall'auto lasciata agli chalets dove il verde ed i fiori la fanno da padroni.
Con queste condizioni perché smettere con gli sci?

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