Questa proprio non potevo lasciarmela sfuggire! Ho visto il suo bel pendio splendidamente innevato qualche giorno fa dal Cassin e quello che mi ha attratto di più è che non c’erano tracce,allora coinvolgo nell’avventura i miei amici il Gianfri e don Cornelio,quest’ultimo da anni voleva ripetere questa gita,l’ultima volta che salì lassù disse:questa è proprio l’ultima volta che riesco a fare questa gita impegnativa. Allora aveva l’età che ho io adesso,e questo mi fa coraggio, per le montagne in avvenire… perché anche oggi il nostro don ormai ultrasettantenne ha colpito ancora!

Partiamo da Pratorotondo,una ventina di minuti sci in spalla poi saliamo ancora nel bosco innevato. Andiamo su a istinto,Cornelio dopo tanti anni non si ricorda più dove era passato e io e Gianfri non ci siamo mai stati. Finito il bosco entriamo in un”combale” innevato,obbliquiamo verso sx sui ripidi pendii che scendono dal Cassin,poi arriva il passaggio chiave per salire nel vallone superiore. Il Gianfri dice:a l’e propi ‘l passage “ciau”,nel senso che se viene giù qualcosa dalle pareti del Cassin appena toccate dal sole è “ciau!” in tutti sensi. Ma con noi abbiamo il caro don che ha un filo diretto con lassù e…la gita continua! Il vallone superiore è fantastico! È meno ripido di quanto appare la lontano,con infiniti zig zag arriviamo sulla spalla finale,Cornelio è ancora un puntino laggiù “’n tlà tampa” si fermerà penso…ma dieci minuti dopo quando arrivo in cima eccolo spuntare sulla dorsale… Tutti noi non abbiamo mai capito come fa,non lo vedi più poi giri’l‘cul” e te lo vedi alle calcagna,si!si! ha proprio un filo diretto con lassù.

Inutile dire la gioia di vederlo arrivare,dopo aver ammirato il panorama e bevuto una buona bottiglia,il pensiero di Cornelio va a chi salì con lui l’ultima volta quassù e prega a modo suo dicendo:(siamo pensiero,siamo memoria,siamo come neve al sole,che ne sarà della neve?che ne sarà di noi?!) li rispondo a questa domanda angosciante che dobbiamo sempre mantenere viva la memoria se vogliamo che tutti coloro che se ne sono andati,continuino a vivere…e mantenere la memoria anche perché tutte le cose terribili contro l’umanità non possano più accadere…Ma si sa a volte abbiamo la memoria corta…

Il Gianfri prima di scendere tira fuori dallo zaino un quartino di “cognac” siamo agli sgoccioli,ha finto il genepy e il centerbe,ora sta saccheggiano la dispensa di casa sua,e ritemprati da quella spiritosa bevanda,giù più veloci della luce,tra farina prima,primaverile dopo con pò di “boschismo finale. Arrivati all’auto si beiamo guardando le nostre tracce lassù, presto il vento le cancellerà Ma il nostro pensiero ci ha dato la volontà e la forza di salire lassù e se non perdiamo la memoria resterà un bel ricordo…


Data:23-aprile-2012
Località partenza:Pratorotondo (Chialvetta)
Quota partenza:1629 mt
Quota vetta:2776 mt.
Dislivello: 1150 mt.
Difficoltà OS.

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