A volte le gite hanno le evoluzioni più impensate e imprevedibili,fuori da tutti le programmazioni,da far si che nemmeno la più fervida fantasia possa immaginare, 
ed è ciò che rende queste gite uniche e irripetibili,ma veniamo per ordine….
Propongo a Silvain di salire il Viso Mozzo perché essendo il primo giorno di sereno dopo la neve ci sono ottime probabilità di trovare farina,bisogna solo valuta quanta e se è sicura, 
ma parto con un cruccio,al mattino presto quando accendo il PC per vedere le previsioni,trovo una “letterina”,è un signore che mi ha chiesto l’amicizia su Facebook,dicendomi: sono Mario ti ricordi?,quasi quarantenni fa salimmo il canalino di Caprera con gli sci sulle spalle…se domani vai in montagna chiamami…) 
Io vedendo il messaggio solo al mattino mi affretto a mandali un SMS per dire che vado al Mozzo, se vuole rivedermi ha solo da seguire la traccia… Quindi con la coscienza più tranquilla salgo in un palmo di soffice farina verso il Quintino Sella. Io e Silvain siamo soli di fronte a noi il Re e i suoi satelliti sono vestiti a nuovo. 
Che bellezza disegnare la salita,ogni tanto guardo indietro,nessuno ci segue,strano, con una giornata così. Intanto il palmo di farina quando siamo sulla morena diventa un bel ginocchio, tuttavia la neve è caduta senza vento quindi è sicura. Ma sicure non lo sono tutte le pareti che ci circondano, 
appena il sole le scalda è un festival di cascate di polvere bianca il loro rumore pare una musica ed solo l’incanto per gli occhi ad osservarle. 
Siamo quasi al pianoro tra Viso Mozzo e la nord est di Viso che sento in lontananza delle voci,ben presto sono raggiunto da un di loro che generosamente ha staccato i suoi compagni per venire a darmi una mano,pardon” uno sci per battere… Sono quattro giovanotti di Savona si alternano per tutto il tratto mancate fino in vetta,dandomi grande sollievo altrimenti sarebbe stata molto dura. Inutile dire che in vetta abbiamo brindato con un’ottima bottiglia,poi questi compagni di avventura decidono di scendere per il canale(che poi eviteranno perché pericoloso) Intanto io e il mio amico ce ne stiamo ancora lassù appollaiati a goderci lo spettacolo, ma ecco arrivare un signore quasi di corsa,appena mi vede mi dice,al colle c’è Mario che ti aspetta con un’ottima bottiglia! Si proprio lui l’amico che non vedo da tantissimo tempo, allora senza perdere tempo infilo gli sci e giù nella farina in quel pendio da sogno. Lo trovo che mi aspetta con una bottiglia in mano,
mettiamo su il cavalletto per la foto ricordo e poi giù nel pozzo del tempo che fu a attingere i ricordi… 
Il tempo passa inesorabilmente,scendiamo,grazie alle tracce di chi ci ha preceduto in discesa abbiamo vita facile,perché ormai lassù avevamo perso l’orientamento. 
Arriviamo al pian della Regina euforici, ad attenderci chissà da quanto tempo ci sono i quattro giovanotti di Savona, che cari ragazzi! vedendo la piega che abbiamo preso lassù hanno pensato bene di accertarsi che arrivassimo incolumi! Poi come tutte le belle cose belle devono finire ancora mentre si prova piacere di stare assieme, loro ritornano alla loro città e noi ognuno alle proprie case…E’ proprio vero,solo le montagne non si incontrano…. 
Data:17-aprile-2012
Località partenza: Pina della Regina
Quota partenza:1714 mt.
Quota vetta:3019 mt.
Dislivello:1305 mt.
Difficoltà:BS.
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