Già da bambino quando nevicava me ne stavo ore ed ore alla finestra ad ammirare ipnotizzato i fiocchi di neve che cadevano svolazzando, ne ero irresistibilmente attratto dal loro mistero,mi domandavo come si formavano e da dove partivano. Ora che, ahimè,bambino non lo sono più, almeno nel fisico,ma per fortuna lo sono rimasto nello spirito,quando nevica ho la possibilità di andare a vedere da dove comincia questo miracolo e più mi inoltro nella nevicata e più non capisco da dove nascono i fiocchi di neve, per me continua restare un mistero, un bellissimo mistero che continuo a cercare di svelare,ma inutilmente,perchè come tutte le meraviglie per essere tali devono essere misteriose….
Oggi è proprio da giornata giusta, ho letto che è in atto un “mini ciclone”,ma che sarà? un temporale un pò più grande? o un tornado un pò più piccolo? Mah? Le inventano tutte per mettere paura alla gente,perché più si ha paura e più si è sudditi indifesi….
Arriviamo dalle parti di Bellino,con questo tempo nebbioso non ci sono molti posti cui andare a pestare neve,ma l’esperienza mi dice sempre che una gita si può sempre fare con qualsiasi tempo, basta osservare alcune regole,che sia in pineta,almeno c’è visibilità,e che si possa trovare un riparo,una tettoia è più che sufficiente per ben mangiare e ancor meglio bevere!
Il colle della Bicocca fa proprio al caso nostro, il percorso e tutto mezzo ai pini e poi se si scende un pò nel vallone di Elva so che c’è una baracca per ripararci dalle intemperie,pardon! dal “mini-ciclone!” Ma chissà dove sarà,perché quando partiamo c’è una calma assoluta e nevischia soltanto,anzi i primi cento metri li facciamo sci a spalle,anche se solo l’altro ieri ha nevicato tanto dobbiamo ricordarci che siamo a metà aprile e la neve a queste quote basse non tiene… Per fortuna dai 1800 mt in su la musica cambia,tanta,tanta neve che ci accompagnerà fino al colle, ma di forti nevicate ”gnanca parlene”Anzi per un’attimo è apparso il disco del sole! Ma per poco,poi una nebbia più fitta che non si può ci da del filo da torcere per arrivare alla baracca di pranzo,tuttavia con mooooolta fortuna l’abbiamo centrata in pieno ma fino a tre metri prima non si vedeva.
Poi si sa,quando c’è il Gianfri, come è il proseguo di queste gite, oltre riempirci le budella ci si riempie anche lo spirito e mi ha fatto queste osservazioni dicendomi:quando lavoravi in fabbrica e vedevi i compagni di lavoro più anziani andare in pensione, dicevi “che bela pension ca ciapu!” poi quando arrivava il turno di altri compagni,per effetto della rivalutazione dicevi:mamma mia che bela pension 'n cu pi grossa ! E così via fino all’anno scorso, perchè le pensioni erano,almeno in parte, sempre rivalutate,invece quando ci andrò io,se ci andrò…perchè a sessantacinque anni certi ritmi di lavoro non si sopportano più, e probabilmente creperò prima, ma se ci arriverò, tu non protrai più dire a me,”che bela pension!” Perché con il nuovo sistema contributivo sarà ulteriormente svalutata e prenderò molto meno di te….e come farò a sopravvivere??? Mi sento quasi a disagio per essere più anziano del mio amico ed essere andato in pensione prima della riforma! Ma alzo gli occhi e vedo che comincia a nevicare come si deve,i fiocchi di neve ci distolgono da queste ingiustizie e queste amarezze,diciamo in coro:se le cose vanno male, veniamo ad abitare in una baracca come questa, con qualche capra e qualche gallina possiamo essere autosufficienti,non avremo più tasse a gabelle da pagare perché faremo”feu ‘d nost bosc!” (fuoco con la nostra legna) e fantastichiamo una vita cui nulla sia da pagare,si! Perché i sogni non si acquistano ma vengono dal cuore, ma la neve che sta cadendo non è un sogno ma una bella realtà, risaliamo verso il colle lasciando inghiottire dalla nebbia la baracca alle nostre spalle,siamo ben presto avvolti dal bianco più assoluto ,ci guadiamo attorno e pensiamo ma è proprio esistita quella baracca? O è stata un’allucinazione?non importa che sia esistita o meno,il mondo lo rappresentiamo sempre come lo desideriamo che fosse,a questo punto tutto può essere messo in dubbio, ma una cosa è certa ,che quella baracca è stato una spazio liberato e liberante,essa ha avuto il potere di scaricare un pò le frustrazione al mio amico,e dal colle in giù giochiamo a scivolare nella neve,per un pò siamo ritonati bambini…
Data:13-aprile-2012
Località partenza:borgata Chiesa (Bellino)
Quota partenza:1580 mt.
Quota colle:2285 mt.
Dislivello effettivo:900 mt.
Difficoltà: MS
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