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Escursionismo : Ritorno alla borgata di Dandalera nella valle del Sangonetto
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 12/04/12 22:39
Notizia riferita al: 12/04/12
Letture: 1083

Ritorno alla borgata Dandalera nella valle del Sangonetto

Per oggi avevo programmato un anello nella valle del Sangonetto partendo dalla borgata Pantera dei Cervelli, perché le previsioni mi dicevano che sarebbe stato il giorno più propizio della settimana. Infatti quando parto c'è un bel sole e la temperatura è gradevole; però, come la traccia s’infila nella valle, ecco le cose cambiano e subito si trova la neve, sempre più abbondante man mano che il sentiero si alza. Poiché la neve non è il mio elemento preferito, preferisco allora cambiare itinerario e fare una “diversione” continuando lungo il bellissimo sentiero che unisce le borgate dei Cervelli a quelle della valle del Sangonetto passando per Dandalera; la traccia che si prende s’inoltra lungamente, quasi in piano, portandosi poi sul versante più soleggiato dove lì la neve s’è già quasi sciolta, raggiungendo infine la bella borgata. Ritornando, procedendo si incontrano quattro borgatine, da tempo abbandonate: tre sul sentiero ed una un poco più su; ne approfitto per andare a vedere questa, perché è la più corposa, scoprendo così cose interessanti. Quando lì c’era vita, erano probabilmente solo degli alpeggi, quindi abitati unicamente nella bella stagione; infatti, in alcune case, al posto delle finestre, ci sono dei listelli di legno. E’ la prima volta che vedo cose del genere.
Oltre, lungo la bella traccia che scende alla borgata Pantera, dedicata a don Zanella parroco per molti anni delle borgate dei Cervelli, approfitto ancora del tempo che ho a disposizione dedicandomi “con passione” alla pulizia della traccia dagli invadenti noccioli e dai rododendri utilizzando le forbici da potare che porto sempre con me, così, la prossima volta, non avendo più questa incombenza, potrò fare, con tutta tranquillità, il giro che m’ero riproposto.

CURIOSITA’: La borgata di Dandalera è stata bruciata dai tedeschi per rappresaglia durante il rastrellamento di fine novembre 1944. Poco più sotto, lungo la traccia che scende a Prietto, si trova il più bel pilone di tutta la valle del Sangonetto, recentemente restaurato. Dedicato alla Madonna col Bambino, raffigurata nella nicchia centrale, l’edicola reca sul basamento la scritta: “O tu che passi lungo questa via volgi il pensiero a Maria”. Sulla parete a destra della Vergine si nota il vescovo san Biagio con le candele incrociate per la benedizione della gola. C’è anche un personaggio con pizzetto e baffi, tunica, corazza e alti calzari che potrebbe essere san Defendente, compatrono della parrocchiale di Indiritto, oppure san Maurizio, particolarmente venerato dai Savoia. A favore di quest’ultima ipotesi testimonierebbe la croce dei santi Maurizio e Lazzaro raffigurata sulla corazza del guerriero.

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