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SciAlpinismo : 2 gite 2 tipi di neve,ma uguale entusiasmo...Maurel, Bric Rutund 10/11 aprile-2012
Autore: Jacolus (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 11/04/12 21:50
Notizia riferita al: 11/04/12
Letture: 1213

Tempi duri per gli ski-alp! La neve comincia a scarseggiare,ma secondo previsioni da questa mattina dovrebbe arrivare una bella perturbazione che testualmente il sito meteorologico dice che sarà accompagnata da “mini-cicloni” Che parolone che incutono terrore,roba da barricarsi in casa e inchiodare porte e finestre! Ma io e il mio amico Silvain siamo desiderosi di cacciarci nell’occhio del ciclone,allora su verso le vette dove il vento tira più forte! Ma…arrivati a sant’Anna di Bellino ci accoglie una fittissima nebbia senza un’ alito di vento sembra una tranquilla giornata autunnale,Che fare? Dove andare? L’unica e tentare la Marquisa o il Sibolet se riusciamo a vedere qualcosa ma cammin facendo ci invitano delle tracce dirette al Maurel,ne siamo attratti anche perché il pendio almeno per quel che si può vedere è ancora ben innevato.

Bhe!” la gita sarà un pò più breve ma con un bel ripido pendio che rende l’intinerario più prestigioso,poi la neve è durissima,salire il canale sono assolutamente necessari i rampat,allora… su nella nebbia che più fitta non si può. Ma ad un tratto verso la quota 2200 ecco apparire prima il Sebolet poi la Malacosta il Chiabrera e altri ancora, ci troviamo su una mare di nuvole sopra di noi un cielo terzo,alla faccia della annunciata perturbazione!

L’ultimissimo tratto manca addirittura la neve ma arrivati alla croce che panorama! Ci appare il Monviso come una grande isola in mezzo al mare (di nuvole) nuvole che si estendono all’infinito che all’orizzonte segnano la curvatura terrestre. Un panorama veramente speciale per la stagione,come è speciale questo giorno per Silvain,oggi compie il suoi primi trent’anni,per l’occasione a portato un’ottimo spumante petillant. Consumiamo questo compleanno lassù sopra le nuvole,temporeggiamo a scendere,voglio attendere che la neve si ammorbidisca un po’,ma l’attesa sarà vana il freddo intenso la tiene duna come il marmo, A me la neve dura non piace,ho qualche problema a scendere ma mi arrangio con un pò di “derapage” poi entriamo di nuovo neve nebbia ,allora non vedendo il pendio ripido mi butto…Tutta questione di testa… Riusciamo ancora ad arrivare con gli sci a poche metri dalla macchina ma per poco perché se non nevica…

Si! Perché ormai ho quasi perduto le speranze,penso già quasi di appendere gli sci al chiodo per questa stagione ,ma il mattino seguente quando mi affaccio alla finestra vedo uno spettacolo che mi rammenta subito dei versi di Dante che fanno così ma io la interpreto a modo mio:

…lo villanello a cui la roba manca,
si leva,e guarda,e vede la campagna
biancheggiar tutta;ond’ei si batte l’anca,
ritorna in casa,e qua e la si lagna,
come il tapin che non sa che si faccia;
poi riede,e la speranza ringavagna,
veggendo il mondo aver cangiato faccia
in poco d’ora,e prende il suo vincastro
e fuor le pecorelle a pascer caccia.

Anch’io solo la sera prima mi lagnavo con Carla per la mancanza di neve ora fuori nevica copiosamente e mi riaccende la speranza , corro a mettere le pelli agli sci e su per la valle a cercare i bianchi pascoli. Ma non sono l’unico ad avere quel entusiasmo,con me c’è anche Renata,nonnina mai doma,anche lei non ha resistito al richiamo della foresta, così molto tardi ma sempre a tempo ci troviamo a ponte Pelvo per goderci una san fatica in mezzo metro di neve fresca. Carla quando sono partito mi ha detto :ma seve mat! Si un po’ pazzi lo siamo,pazzi di gioia di vivere queste emozioni che per l’uomo della strada sono incomprensibili ma le capiscono solo chi le ha già provate…

Puntiamo al Bric Rutund,ma siccome è tardi ci diamo un limite di orario,all’una dove ci troviamo ci fermiamo…La neve è tanta e mal battere ma questo ambiente da favola non fa sentire la fatica. All’una in punto ci fermiamo, siamo ad una centinaio di metri dalla vetta. Volendo avrei ancora la forza di continuare,ma va bene così,oggi tutto quello che abbiamo fatto è un di più, una nevicata così non c’è la aspettavamo. Anche la discesa ha avuto il suo fascino,nel senso che per la grande quantità di neve pesante era impossibile curvare,ma si andava giù diritti tenendo le punte fuori. Praticamente non abbiamo quasi mai abbandonato il solco di salita,con una neve così era proibito cadere,perché avremmo rischiato affogare in questo bianco mar…


Maurel:

data:10-aprile-2012
località di partenza:Sant’Anna di Bellino
quota partenza: 1830
quota vetta: 2604 mt
dislivello:774 mt
difficoltà: BS

Bric Rutund

data:11-aprile-2012
località partenza: ponte Pelvo (Chiazzale)
quota partenza:1780 mt.
quota vetta 2495 mt.
dislivello effettivo:650 mt
difficoltà MS

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