La scorsa settimana dal m. Bettone ho visto che il Nebin era gia’ quasi tutto sgombro dalla neve ma in questi giorni un paio di spruzzate le ha fatte allora parto dal colle della Cavallina con le racchette appese allo zaino. Infatti prima di incrociare la strada alta, verso quota 2200, mi sono tornate utili e le ho calzate cosi’ sono potuto salire sul Nebin senza affondare troppo.
Durante la salita un venticello per niente caldo mi ha tenuto compagnia poi come d’incanto sulla cima ha smesso di soffiare e ho sostato un po’ dalla croce (che non e’ sulla cima piu’ alta ma su una anticima). Poi con cautela per la presenza di una grande cornice sono salito anche sulla cima vera o Sud-Est.
E’ stata una salita breve allora mi incammino in discesa direttamente nel pendio ripido ancora tutto innevato e sbuco sulla strada alta a breve distanza dalla bassa dell’Ajet, da qui salgo il panettone del Cugn di Goria e ridiscendo al colle di Sampeyre dove tolgo le racchette, tanto di neve qui ce n’e’ veramente poca.
Mi viene in mente che dalla parte opposta (verso il colle Bicocca, per intenderci) ci sono un paio di cimette che non ho ancora salito allora prendo subito la cresta e passata la Roccia Frace salgo prima la cima delle Serre e poi il m. Cialmassa. Qui mi fermo per pranzare e decido di non continuare verso il m. Morfreid, che mi voglio tenere per un’altra occasione, quindi scendo prima al colle Bercia e poi alla strada alta, dove ritrovo un po’ di neve, ma senza bisogno di rimettere le racchette torno prima al colle di Sampeyre e poi seguendo l’asfalto a tratti gia’ scoperto al parcheggio del colle della Cavallina.
Tantissimi camosci in giro e solo un gruppetto di altri tre umani visti da lontano.


Data : 26/03/2012
Zona : valle Maira
Partenza : colle della Cavallina, m. 1940
Quota max : m. Nebin, m. 2514
Dislivello accumulato : m. 800 circa
Difficolta’ : MR
Note : In salita vento moderato ma freddo, poco nuvoloso con foschie, tre dita di farina su fondo abbastanza duro.