Mi sono intrufolato (su gentile invito) alla gita sociale dei Cai Ligure di Genova, prima volta per me nelle vallate del Queyras.
Dopo aver pernottato ad un gite d'etape a La Chalp (Saint Veran), ancora con il buio ci muoviamo in auto in direzione di Fontgillarde, da dove inizia la gita odierna.
La strada sgombra di neve (ce c'è davvero poca in zona) ci permette di arrivare fino al Pont de Lariane, dove c'è la chiusura invernale per il colle dell'Agnello.
Mentre albeggia, anche se con nuvole minacciose da est, calziamo subito le ciaspole ed attraversato il ponte ci mettiamo in marcia sulla stradina che si inoltra nel bosco. Siamo un bel gruppo (15 persone) e io che di solito vado in soliaria non sono abituato al rumore di 30 ciaspole sulla neve!!
Il capogita Raffaele guida la truppa con un buon passo, la prima parte tutta in un bel lariceto, traccia ben battuta e neve portante, nonostante il cielo parzialmente nuvolo la temperatura è gradevole.
Usciti dal bosco passiamo sotto i canali della parete nord del Pic de Chateau Renard, e ci muoviamo per ampi pendii in direzione del col de Longet, che raggiungiamo proprio mentre il cielo sereno e il sole si fanno largo spingendo via le nuvole, e la giornata diventa meravigliosa.
Raggiunto il colle ci ricompattiamo, prima di procedere per la prima cima odiersa, appunto il Pic de Chateau Renard; cambiamo versante passando nel vallone di Saint Veran, pendii assolati che hanno ormai perso gran parte dell'innevamento, infatti siamo costretti di tanto in tanto ad attraversare zone erbose; la primavera è ormai imminente. Breve perdita di dislivello, e con un traverso ci portiamo sotto il pendio di salita per la cima; Luciano ed io saliamo per la massima pendenza, gli altri aggirano una dorsale andando a cercare un percorso più dolce; il pendio risalito si aggira sui 30° e misura 150 m di dislivello, ottimo allenamento grazie anche alla neve portante e ben rigelata nonostante le temperature elevate (salgo in maglietta!).
Poco sotto l'osservatorio astronomico aspettiamo l'arrivo di tutti, e in breve risaliamo fino in cima, lasciando le ciaspole al colletto sottostante in quanto in alto la neve è sparita.
Lunga sosta d'obbligo per spuntini e foto, grazie anche al fatto di essere partiti presto per anticipare il presunto maltempo in arrivo (che qui sarà solo presunto per fortuna).
Ma oggi non finisce certo qui, abbiamo ancora una cima da 'conquistare' e così ci rimettiamo in marcia, in ordine sparso, in discesa per tornare al Col de Longet. Scendiamo tutti il ripido pendio che avevo salito, la neve si è mantenuta ottima, marcia insuperficie e dura sotto, riesco a fare lunghe scivolate goduriose! Ognuno scende un po' con la sua tecnica, chi cerca l'erba, chi traversa, chi col sedere!!!!!
Risaliti al col de Longet, abbiamo la seconda cima di giornata a portata di mano, e chi ha ancora voglia di salire, riprende l'ascesa verso il non lontano Pic Traversier.
Si sale sul versante nord/nord ovest prima aggirando un grosso affioramento roccioso, e poi sulla dorsale a tratti ripida; anche qui traccia molto battuta e neve portante, si sale velocemente ma bisogna fare i conti con la fatica accumulata; raggiunta la cresta finale la si percorre in piano molto comodamente sul versante sud, mentre a nord precipita per centinaia di metri e forma cornici molto estetiche.
Anche qui ci concediamo una meritata pausa, qualcuno preferisce scendere io mi aggrego al simpatico gruppetto 'dei ritardatari' e sfruttiamo al massimo questa bella giornata; anche in discesa andatura tranquilla con gli ultimi scampoli di sole e le belle luci del pomeriggio, solo in prossimità dell'auto notiamo un primo cambiamento del tempo con nuvoloni grigi.
Una bella giornata in ottima compagnia di amici già conosciuti ed altri nuovi! Un grazie a Stelvio e Raffaele per avermi invitato e per l'impeccabile organizzazione.

Data: 4/03/2012
Quota max: 2989
Partenza da: Pont de Lariane
Quota partenza: 2024
Dislivello: 1200 totali
Zona: Queyras
Difficoltà: BR

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