Solo le menti visionarie di Giorgio Visintainer e Federico Negri nei primi anni 80 riuscirono a scovare una linea di discesa nella intricata parete sud-est della Guglia del Mezzodì. Un canale non particolarmente lungo (circa 350 metri) e nemmeno molto impegnativo ma di straordinaria bellezza che insinuandosi tra le rossastre pareti e i pinnacoli calcarei permette di uscire a pochi metri dalla croce di vetta.
Da tempo volevo andare a farlo e ieri finalmente il gran giorno con una crew di altissimo livello: Enzo le roy, Enzo il guru, Fabio il giacca e Luciano in arte sien.
Salita etica , senza l'utilizzo degli impianti di Melezet, con partenza direttamente da Pian del Colle...poi seguendo la mulattiera del Col des Acles attraversiamo tutto il fiabesco bosco di Guiaud fino ad uscire sugli immacolati pendii sotto la guglia.
La neve è abbondante e di ottima qualità, farina leggerissima e con la speranza che il canale non sia troppo carico iniziamo la risalita del conoide.
Fino all'ultimo il canale non si vede e sembra impossibile che si possa salire...poi all'improvviso appare in tutto il suo splendore.
Picca e ramponi e si prosegue...prima verso destra poi si arriva al gomito dove ha inizio lo stretto corridoio, infine l'imbuto e siamo alla selletta caratterizzata da un torriore rossastro.
Un ultimo strappo e Fabio ed io siamo in vetta...dove la grande croce che ricordavo non c'è più...ma il panorama a 360 gradi è sempre notevole.
Ritornati dai soci alla selletta haimè scopriamo che c'è un problema...un grosso problema! Sien al mattino ha inavvertitamente preso gli sci di Feis...uguali in tutto ai suoi tranne nella regolazione dell'attacco ...che non ha nessuna intenzione di entrare!
Proviamo tutte le possibili regolazioni...ma nulla...purtroppo è costretto a scendere nuovamente a piedi!
Un vero peccato in quanto il canale è in condizioni perfette...anzi ottime...largo (anche se si fà per dire...non più di 3 metri ), senza troppa contropendenza e di ottima e sicura neve.
Durante la discesa della strettoia capisco perchè viene anche chiamato 'spaccacorna'...infatti nelle curve di sinistra è abbastanza facile andare a sbattere nelle strapiombante parete calcarea.
Nella discesa ci alterniamo in testa...infatti considerato lo spazio limitatissimo l'ultimo si ritrova a dover saltare giù da accumuli di oltre un metro...divertente ma dove la sciata inevitabilmente ne risente.
Usciti dalla strettoia c'è spazio per tutti...anche per l'originale tecnica di scivolata di sien.
Dal conoide poi delirio totale con neve da urlo...tanto che raggiunto il fondo del vallone ripelliamo per 150 metri circa per portarci su uno spallone sotto la Punta della Mulattiera e così poter sfruttare al meglio altri intonsi pendii.
Infine raggiunta la vecchia pista del Melezet con un divertente taboga rientriamo al Pian del Colle concludendo così una bellissima gita.




Data: 12/02/2012
Quota max: 2621 m
Partenza da: Pian del Colle
Quota partenza: 1410 m
Dislivello: 1350 m
Zona: Valle di Susa
Difficoltà: 4.2/E2

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