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Escursionismo : Da Pavaglione all'alpe Colone passando per l'alpe Gardinera
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 25/11/11 18:06
Notizia riferita al: 24/11/11
Letture: 2473

Da Pavaglione all’alpe Colone passando per l’alpe Gardinera

Località di partenza: Pavaglione mt. 1016
Dislivello: 840 mt
Tempo di salita: 2 ore e 30 minuti c.ca
Tempo di discesa: 1 ora e 45 minuti c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 3 Val Susa – Val Cenischia - Rocciamelone - Val Chisone Fraternali Editore

Questo itinerario si sviluppa sopra Pavaglione, borgata montana di Chianocco in bassa val di Susa. Lasciato l’abitato, un tempo popolato, oggi quasi privo di residenti fissi, entrati nel bosco si percorre una piacevole traccia che lungamente corre parallela ad una canaletta, oramai da tempo asciutta e dismessa che prelevata l’acqua dal torrente Prebec la portava ai prati e ai coltivi della borgata.
Si sale poi all’alpe Gardinera, stando sull’ampia traccia che la raggiunge, dove ancora si prosegue sino alla superiore alpe Colone traversando ambienti normalmente poco frequentati posti alla base dei pendii sottostanti la Grand Uia: luoghi che possiedono tuttora un fascino particolare.

Si percorre la statale n° 25 in valle di Susa sin quasi Bussoleno. Poco prima di questo centro abitato si prende a destra per Chianocco subito sottopassando il ponte della ferrovia. Proseguendo in ascesa si raggiunge in breve questa borgata dove si segue l’indicazione per Combette e Pavaglione attraversando su di uno stretto ponte il torrente Prebec. Ampia, sempre asfaltata, la strada sale con una serie di tornanti ravvicinati superando di sopra la prima borgata oltre la quale si prosegue sull’assolato versante allo stesso modo così raggiungendo, al termine di lunghi tratti ascendenti intervallati da svolte, le prime case della borgata di Pavaglione dove si continua ancora per poco sino allo slargo sommitale dove si può lasciare l’auto.
Sulla sinistra dello spiazzo parte un sentiero, non segnalato, appena visibile inizialmente, che si inoltra nei prati e tra gli orti recintati al termine dei quali s’introduce nel bosco prendendo a salire ripido tra i rovi così raggiungendo una zona terrazzata dove s’intuisce ci fossero coltivi e prati oggi in totale abbandono. La pendenza si attenua quando, aggirata una dorsale, si perviene ad una canaletta, la bealera delle Loje che, come detto, portava l’acqua del torrente Prebec alla borgata Pavaglione. Una piacevole e ampia traccia corre parallela a questa canaletta: la si percorrerà per un lunghissimo tratto nel bosco dove predominano faggi e larici superando nel procedere alcune case in rovina, una interrata, così raggiungendo, di molto più avanti, il punto dove troviamo delle indicazioni. Qui giunti, trascurata la traccia per Strobietti che scende all’alveo del rio, si prende il sentiero degli alpeggi contrassegnato in questo caso da una foglia. Una traccia s’inoltra nella gola del rio Prebec ritrovando più su la canaletta, che di nuovo si costeggia per un breve tratto, abbandonandola poi per quella che sale all’alpe Gardinera segnata da evidenti, sbiaditi segni rossi, non sempre presenti con continuità. Si stacca sulla destra della canaletta e, alternando brevi tratti in piano ad altri più numerosi dove sale ripida, si inoltra sul fianco del pendio alzandosi con ripetute, ravvicinate svolte, che le permettono di guadagnare rapidamente quota, così uscendo di sopra sulle praterie sottostanti l’alpe Gardinera, posta in un’amena e panoramica posizione, che si raggiunge. Nei pressi un disastrato pilone votivo una lapide ricorda il sacrificio di due partigiani che qui persero la vita, mentre dalla parte opposta del marcato solco vallivo del rio Prebec sono bene in vista i caseggiati dell’alpe Le Combe come più a monte fa una certa impressione la Gran Gorgia, spettacolare incisione a “V” dovuta a fenomeni erosivi svoltisi nel passato. Proseguendo per gli abbandonati pascoli a monte dell’alpeggio, la traccia si porta più su ad un bivio, segnalato da un ometto, dove sulla sinistra parte il sentiero per l’alpe delle Combe che si raggiunge, guadato il rio Prebec, passando alla base della Gran Gorgia, mentre sulla destra la traccia riprende a salire traversando per macchie di noccioli e pini, uscendo infine sui pascoli sottostanti l’alpe Colone mt. 1856 che si guadagna al termine di un aperto tratto ascendente
2 ore e 30 minuti c.ca da Pavaglione.
Rimanendo sul crinale, volendolo ci si può portare sino al pilone Gran Taja, in rovina. Dove il pendio precipita, la visuale s’apre ampissima sui monti e sulla valle.
Sia l’alpe Gardinera che l’alpe Colone sono serviti da una linea elettrica che parte dall’alpe Le Combe, i cui tralicci sono ben visibili salendo. Oltre l’alpe Colone una traccia di sentiero prosegue inoltrandosi in ascesa sul pendio: conduce all’alpe Cruvin, anch’essa in rovina, abbandonata da tempo.
Per il ritorno a Pavaglione si segue l’itinerario di salita.
1 ora e 45 minuti c.ca dall’alpe Colone.

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