Il Chersogno è sempre una bella gita,ma un pò meno bello è il persistere del bel tempo e di questo caldo fuori stagione che non è più dell’ordine delle cose… ma quello chi m’inquieta di più e sentire la gente contenta:Speruma ca dura! Feisa sempre parei!,sono le esclamazioni di soddisfazione più comuni che sento,mente le praterie seccano, in pianura manca l’acqua per irrigare,gli alberi rifioriscono… La Natura non è mai avara,ma capricciosa, ora ha deciso questo colpo di coda esagerato dell’estate,poi magari domani porterà piogge torrenziali e inondazioni, uno scotto primo o poi lo pagheremo tutti, perché si è prolungata l’estate oltre le più ottimistiche possibilità, ma anche noi siamo parte della natura, in un certo senso, prima o poi il mondo occidentale pagherà lo scotto di avere vissuto oltre misura, oltre le sue possibilità,a scapito del resto del pianeta. Quando in Natura, sia quella umana che quella del mondo in cui viviamo si manifestano questi forti squilibri,più si è andati oltre,più la sua risposta sarà più terribile e catastrofica al fine di riportare un nuovo equilibrio…

Ma veniamo alla gita; Con nonnina Renata partiamo da Campiglione sotto un sole che pare quello di agosto, le immerse praterie che erano la gioia per le mandrie sono oltremodo riarse dal sole,i bei pendii sono di un sinistro giallo marrone, alcune mucche brucano gli ultimi germogli nelle zone vallive dove c’è ancora un pò di umidità,altre muggiscono di disperazione,è un strazio sentire il loro lamento. Di tanto in tanto udiamo degli spari,si è giorno di caccia,me ne ero dimenticato,ad ogni sparo spero sempre in cuor mio che il colpo sia andato a vuoto…

Non la più piccola nube,non c’è nemmeno la solita foschia in fondo alla valle,solo azzurro,azzurro infinito e interminabile,sembra un paesaggio lunare. Dopo poco più di tre ore siamo dalla grande croce sulla vetta. Il panorama è fantastico, tuttavia piuttosto arido. Ho notato che le crepe causate dal gelo e disgelo e dall’erosione dell’acqua sull’ultimo tratto del sentiero sotto la vetta sono aumentati ,prima o poi anche questa montagna sarà destinata a ritornare a valle… Ma per il momento godiamoci la vetta. Arriva una coppia di svizzeri, offro loro del vino e loro mi danno della cioccolata “sfizzera”naturalmente!

Poi continua ad arrivare altra gente,prima che la vetta sia troppo affollata,scendiamo,ma non sarà una discesa normale,mi trovo una nonna Renata scatenata,pare che al posto delle gambe abbia due ruote,non riesco a tenerli dietro,morale; arrivo distrutto all’auto solo dopo poco più di un’ora e mezza dalla vetta,il ginocchio mi fa di nuovo male, pago lo scotto di essere sceso troppo veloce. Trova la mia amica che mi sta già beatamente aspettando. Pensare che mi aveva detto che non era allenata…vatti fidare… Alzo gli verso l’azzurro e vedo uno stormo di cornacchie che gracchiando rumorosamente si stanno radunando,forse il vento sta cambiando…

data:5-ottobre-2011
località partenza:borgata Campiglione di Prazzo
quota partenza: 1704 mt.
quota vetta:3024 mt.
dislivello 1320 mt.
difficoltà: E
tempo di salita: 3 ore e mezza

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