Spaziale. Dopo un anno circa, vista questa proroga di estate con giornate bellissime con il socio Ivo decidiamo di tornare al Colle Nivolet per vedere di azzeccare un altra giornata da ricordare. Dopo un viaggio lunghino alle 9,00 siamo al rifugio Chivasso e alle 9,15 partiamo. Ci sono solo 2-3 auto al colle e la temperatura e ottima. Saliamo veloci alla malga ove c'è il primo bivio per la Basei poi un po' di slalom nei solchi vallivi a bordo del lago Leytaz, lasciamo a dx il bivio per col Rosset e dopo una breve discesa risaliamo una ripida china erbosa che si va a chiudere sotto una parete rocciosa con un lastrone liscio solcato da minuscole cengie che il sentiero percorre. Il tratto delicato è facilitato da un cavo metallico nuovo e fa sbucare su un pianoro dove si intravede il lungo traverso che passando sotto la cresta Nivolettaz arriva al col di Nivoletta. Finito il traverso si inzia a salire su rocce montonate e gradinate in diagonale ascendente verso sud-ovest fino a raggiungere dall'alto il ghiacciaio Basei seguendo i tantissimi ometti disposti sul percorso anche se spesso si rischia di confondere il percorso corretto. In questa stagione il percorso è tutto su roccia tranne un breve tratto di 20 mt e si raggiunge la cresta nei pressi di un bellissimo geometrico ometto di pietra. Manca poco e con l'ultimo strappo arriviamo ai piedi del castello roccioso di vetta. Si sale a destra del filo di cresta Il terreno è duro e ghiacciato, ma asciutto fino sotto al torrione finale. A quel punto si scavalca verso est la cresta e con alcuni passi esposti si arriva in un piccolo canale sotto un paretina liscia e fredda di circa 10 mt con gradinetti utili per l'appoggio dei piedi. Tale tratto esposto ad un salto di circa 20 mt è facilitato da una corda ancorata alla parete . Con Ivo decidiamo di utilizzare tale tratto per fare alcune prove con la corda, i rinvii e le fettucce a disposizione nello zaino. Perdiamo un pò di tempo ma alle 12,00 siamo in vetta. IL meteo è splendido e si vede tutto il possibile: Bianco, Combin, il nerissimo Cervino, Grivola, Rosa, Granparadiso e satelliti, Levanne, Aguille Rousse, Galisia, Gran Casse, Tsantsaleina, Grand Sassiere. Pausa pranzo, foto e poi discesa onde vedere se riusciamo a fare la traversata fino al colle Rosset. Raggiunto il colle Nivoletta alle 12,30 ci incamminiamo verso nord in direzione delle punte Nivolettaz. Ivo passa in cresta integrale, mentre io essendoci delle tracce con ometti preferisco il percorso più sicuro con taglio alla base dei rilievi e salita dalla parte più morbida. Raggiungiamo in sequenza con saliscendi la punta Nivolettaz Sud, poi la Nord, e poi la Gran Vaudalaz Sud. A quel punto sono le ore 13,30 e la cresta verso la Gran Vaudalaz nord è interrotta da un saltino e bisogna aggirare un nevaio a dx, scendere circa 100 mt su sfasciumi e risalire 150 mt per vedere poi il resto del percorso verso col Rosset. Fatti due conti rischiamo di far tardi ed allora torniamo indietro. Veloce passaggio sulla punta Nivoletta (3061 mt) posta sul lato Rhemes e risalita a col Nivolettaz. Il rientro sembra più lungo del dovuto con le ombre che si allungano ma comunque alle 4 siamo all'auto.
Grazie al meteo perfetto senza una nuvola abbiamo centrato un altra giornata doc al colle Nivolet Panorami fantastici
Tempo complessivo ore 7,00
fino a Punta Basei 2 h 30 da colle Nivoletta a Gran Vaudala 1h andata e 1 h ritorno
Discesa dal colle Nivoletta 1h 30 circa
Album foto