Ancora una volta è il meteo che sceglie le mete delle nostre gite, e bisogna adattarsi andando a cercare la zona migliore (o se vogliamo meno peggio).
Non proprio presto (le 9)siamo ad Argentera, troviamo subito il sentiero che si inerpica sopra la piazzetta della chiesa, seguendo le indicazioni per i Laghi di Roburent. Dopo una prima parte di salita piuttosto ripida in un rado bosco di pini, si arriva ad una bella sella erbosa, località chiamata La Tinetta, dalla quale si apre l'anfiteatro in cui si svolge la salita.
Un traverso sul versante orografico destro del vallone, e poi riprende la salita, più dolce su facile sentiero fino ad una isolata baita. Qui si deve perdere un po' di dislivello per scendere ad attraversare il torrente, prima di riprendere a salire sulla bella mulattiera militare che raggiunge il lago di Roburent Inferiore, e poi sbuca nella conca del Lago Superiore, luogo incantevole.
Da notare come le scarse precipitazioni abbiano fatto ritirare parecchio le acque dei laghi, un mese fa erano pieni!
Ora puntiamo al Passo Scaletta, raggiungendo il sentiero che proviene dal Passo di Roburent, devo ammettere che a piedi senza la bici come nel mio giro di un mese fa, è tutt'altra cosa, sembra quasi di non fare fatica!
Dopo non molto tempo siamo al Passo Scaletta, racchiuso tra il Monte Vanclava e il Monte Scaletta a destra.
Individuato facilmente l'inizio del sentiero Cavallero, segnavia rossi e blu, iniziamo la salita conclusiva per la cima del Monte Scaletta; si guadagna subito quota con una serie di serpentine tra pietre e detriti, fino ad una parete con l'ingresso della famosa galleria; è breve, circa 40 m, ma ad angolo retto nel suo interno, per questo motivo è consigliabile avere una pila e fare attenzione al soffitto a tratti basso.
Si esce dal tunnel e si attraversa subito un canalone detritico, e poi qualche facile roccetta (ma sporca di detriti) e siamo in dirittura d'arrivo, ma c'è ancora tempo di ammirare degli imponenti muretti realizzati dai militari per preservare il sentiero, davvero suggestivo. Fuori dal muro-trincea, il facile pendio di erba e ghiaia e quindi la vetta, contrassegnata da una curiosa croce costrutita con dei residuati bellici (almeno servono a qualcosa).
Anche qui molte opere militari, bunker e l'arrivo della teleferica (altra croce affacciata sul lato Val Maira con libro di vetta). A sud-est invece prosegue il sentiero Cavallero, con vari tratti attrezzati, sarebbe interessante proseguire ma nel frattempo l'annunciata perturbazione si avvicina rapida, e la cosa migliore è scendere per la via più rapida, ovvero per il versante di salita.
Il sole già al passo Scaletta sparisce, e in lontananza si intravedono i primi temporali e muri di pioggia; pioggia che non tarda ad arrivare, ma solo poche gocce dal lago Inferiore di Roburent all'alpeggio, poi alla Tinetta un po' di sole che ci invita alla pausa pranzo. Peccato che nel giro di 5 minuti vento forte e nuvoloni nuovamente neri (con tuoni) obbligano alla ritirata; 10 minuti e il sole è di nuovo cocente, così cerchiamo di terminare questo pranzo che si rivela laborioso, ma ormai siamo ad Argentera.
primo pomeriggio è arrivato con temporali sparsi in zona.
Salita abbastanza diretta, con solo un paio di pianori ma rapidi, bella la zona dei laghi Roburent. Avremmo voluto salire dal sentiero Cavallero lungo la cresta per poi scendere al Passo Scaletta, ma non abbiamo capito bene dove passare, quindi abbiamo optato per la via normale, raggiungendo dai laghi rapidamente il Passo Scaletta.
Qui la salita è molto più agevole di quel che può sembrare, prima un sentierino tra ghiaioni, poi la galleria, molto breve ma cieca in quanto compie una curva di 90°, pila consigliata e occhio alla testa.
Fuori dalla galleria qualche roccetta e sentiero comodo (con tanto di muretti!) e siamo in cima, dove vediamo l'arrivo della perturbazione.
Scesi al Passo avremmo voluto tentare anche il vicino Vanclava, ma il tempo in rapido peggioramento ci ha fatto scegliere una discesa rapida, qualche goccia di pioggia nei pressi del lago inferiore e poi sole e schiarite fino all'auto. Tutto sommato è andata più che bene, peccato non aver potuto fare l'anello del sentiero Cavallero.
Solo io e Wonder Ale in cima, e pochi escursionisti in zona, solitamente molto frequentata.
Tempo impiegato in salita 2h 30', discesa in 1h 30'
Data: 17/09/2011
Quota max: 2850
Partenza da: Argentera
Quota partenza: 1700
Dislivello: 1150
Zona: Valle Stura
Difficoltà: EE
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