Gita in mente da tempo, e oggi complice anche il vento nelle valli di casa, tentiamo la sorte in Valle Stura, notoriamente meno soggetta alle correnti da nord-ovest.
Arriviamo a Pian della Regina con temperatura decisamente fresca (per non dire fredda) ma al sole si sta bene, anche se un po' di brezza per nulla tiepida si fa sentire di tanto in tanto.
La prima ora (abbondante) di marcia è sulla lunga strada sterrata, che ho percorso l'anno scorso in mountain bike e oggi rimpiango di non averla, che prima nel bosco, poi accanto ad una cascata con tornanti ravvicinati, permette l'accesso nella conca sovrastante, dove i prati verdi la fanno da padrone.
Un tratto pianeggiante sotto il Passo di Scolettas, conduce al termine del pianoro, dove a sinistra si scorge il rifugio Zanotti che non si deve raggiungere, e finalmente inizia la vera e propria salita, con un bel sentiero che dopo innumerevoli svolte sulla china erbosa, entra nella conca morenica del Passo del Tenibres.
L'aspetto è di una lunghissima e immonda pietraia, invece il sentiero (segnato da tacche rosse) è più che confortevole e si mantiene sulla destra orografica sotto il Becco Alto del Piz, mentre sul versante opposto il Becco Alto d'Ischiator e i canali di Rocca Rossa appaiono maestosi.
Passati nelle vicinanze del laghetto Mongioia e di un rudere militare, ci addentriamo a mezza costa in fondo al vallone, dove si scorge una seconda casermetta appena sotto il Passo del Tenibres, proprio al centro.
Dopo il lunghissimo traverso, si riprende a salire più faticosamente tra detriti e ghiaia sotto il ricovero, fino a raggiungerlo. Qui incontriamo parecchia gente, oggi il Tenibres è affollato.
La salita riprende sulla rocce montonate sopra la caserma, 50 m di dislivello su roccia ben appigliata ma con passaggi nei quali occorre prestare attenzione perchè abbastanza esposti, comunque non ci sono grossi problemi senza neve o ghiaccio.
Sbucati al Passo, si scende di alcuni metri sul versante francese guadagnando una conca detritica ancora innevata, dove proseguendo a sinistra fino al termine si giunge alla base del crestone dove sale la via normale del Tenibres.
Prima in un camino di 10 m con facili passi di arrampicata, poi tra roccette instabili e detriti, si raggiunge finalmente la croce di vetta, dopo 3 ore e mezza di cammino di buon passo.
In cima molta gente, italiani e francesi saliti dal Rabouns, grande affollamento!
Dopo le foto di rito torniamo a ritroso sul Passo, e saliamo il vicino cucuzzolo chiamato Testa Rossa (10 minuti aggiuntivi) molto aereo sul versante italiano.
Pausa pranzo nuovamente al colle, anche se l'aria gelida inizia ad intensificarci e le temperature ne risentono, così giunge l'ora di rientrare, anche perchè la discesa non sarà breve.
Un po' di cautela nelle roccette iniziali dove occorre disarrampicare, e poi il lungo rientro su sentiero, temperatura molto fresca fino al lago Mongioie, poi il sole fa finalmente il suo dovere, anche se temperatura e colori sembrano di fine settembre.
La strada sterrata si rivela più lunga e monotona del previsto e non troppo piacevole per le ginocchia, ma bisogna 'digerirla' pensando alla bella gita e alla bella cima raggiunta.
Per via della lunghezza del percorso, è una di quelle gite che non si ripetono spesso, anche se sicuramente di grande soddisfazione, ed è sempre la montagna regina della Valle Stura con i suoi 3031 m.
Con la compagnia di Wonder Ale che oggi in salita (nemmeno a dirlo) ha dato il meglio di sè.
Data: 23/07/2011
Quota max: 3031
Partenza da: Pian della Regina
Quota partenza: 1450
Dislivello: 1650 totali
Zona: Valle Stura
Difficoltà: EE/F
Album foto