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Escursionismo : Un anello per la Guglia di Mezzodì e la Cima della Sueur
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 23/07/11 01:31
Notizia riferita al: 23/07/11
Letture: 3305

Un anello per la Guglia di Mezzodì e la Cima della Sueur

Località di partenza: Pian del colle mt. 1435
Dislivello complessivo: mt. 1425
Tempo di salita: 4 ore c.ca
Tempo di discesa: 3 ore c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: carta del sentieri e stradale 1:25.000 n° 1 Alta valle Susa Fraternali Editore

La Guglia di Mezzodì e la vicina Cima della Sueur sono montagne che dominano la conca di Bardonecchia sul versante di Pian del colle all’inizio della valle Stretta. A prima vista inaccessibili, sono facilmente raggiungibili dal versante francese del vallone des Acles per la traccia che sale lungo i pendii erboso-detritici sottostanti il passo des Rousses. Dalle loro cime ampia vista panoramica sulle vette e sulle valli circostanti. Questo anello percorre tratti di incomparabile bellezza paesaggistica, come il traverso sotto la parete est della Guglia di Mezzodì continuando per l’ampio anfiteatro sotto le due cime, con guglie, caverne e torrioni tra i quali primeggia il Tour Jaune de Barabbas.

Giunti con l’auto a Bardonecchia si prosegue oltre sino alla frazione Melezet dove si imbocca la strada per la valle Stretta. Giunti a Pian del Colle, oltrepassato il ponte sul rio di Valle Stretta, si lascia l’asfalto per piegare a sinistra lasciando l’auto allo slargo nei pressi di una caratteristica fontana con vicina bacheca.
Qui inizia anche lo stradello sterrato che si risale sino ad un caratteristico bacino (vasca di dissipazione) costruito nella Comba della Gorgia, prendendo la traccia a sinistra della stessa che per poco prosegue parallela al rio, spesso in secca, per poi piegare decisamente a sinistra e salire ripida nel bosco raggiungendo la Grangia Teppa oltre la quale ci si porta poi decisamente all'interno del vallone pervenendo più su alla Grangia Guiaud.
Proseguendo lungo lo sterrato, da prima sempre in forte ascesa, più avanti meno perché la pendenza si addolcisce, quando si raggiunge un successivo bivio dove si continua rimanendo sulla traccia principale seguendo l’indicazione per il col des Acles. Riprendendo a salire, sulla traccia che ora è diventata sentiero, si costeggia poi un ruscello alimentato da due vicine sorgenti guadagnando infine la bella, lunga estesa conca, che si percorre, alla sommità della quale si raggiunge un bivio non segnalato dove vi sono le tracce di tre sentieri. Quello di sinistra porta al col des Acles mt. 2291 e poi oltre agli Chalet del Acles o al colle della Mulattiera. Quello di destra, che si percorrerà tornando, conduce all’ampia conca posta sotto il passo des Rousses, mentre quello centrale, che si prende, porta ad un successivo colletto quotato mt. 2212. Raggiunta la depressione e tralasciato il sentiero che scende, alcuni ometti, opportunamente predisposti, tracciano la via al sentiero che a mezza costa si porta sul versante francese del vallone des Acles addentrandosi nella pineta. All’inizio appena evidente, la traccia diventa via via più marcata inoltrandosi sul versante discendente dalla sovrastante Guglia di Mezzodì. La bella traccia, procedendo, taglia lungamente il pendio salendo inizialmente ripida, poi moderatamente e, con continue svolte alternate a lunghi traversi, guadagna alla sommità il passo del Rousses mt. 2518.
3 ore e 15 minutic.ca dal parcheggio.
Qui giunti si sale facilmente e si ridiscendere in mezz’ora c.ca sulla vicina Guglia di Mezzodì mt. 2621, seguendo un’evidente traccia. Di seguito ci si porta sull’opposta Cima della Sueur (Sommet du Guiad, per i francesi) mt. 2657. Quest’ultima, contrassegnata da una croce di legno con annesso libro di vetta, è una bella punta da cui si gode un esteso e vasto panorama sulle vette e sulle valli circostanti. Si guadagna la cima per l’evidente traccia che la raggiunge e si ridiscende al passo des Rousses in c.ca 45 minuti, prestando attenzione, soprattutto nel ritorno dovendo percorrere un ripido tratto dal fondo molto friabile.
Dal passo des Rousses si può scendere rapidamente alla sottostante che si vede a valle al fondo della conca per il famoso, ma ripido e pericoloso canalino. Si fa in fretta, ma si sconsiglia per due motivi. Il primo è legato alla natura stessa del percorso, come detto ripido e franoso, pertanto pericoloso. In secondo luogo, ripercorrendo la traccia di salita sino alla sottostante depressione del col des Acles e poi oltre sino al bivio dei tre sentieri, qui giunti, prendendo la traccia di sinistra, si compie un ampio spettacolare giro che raggiunge al termine comunque il fondo del ripido canalino discendente dal passo del Rousses. Così facendo, dal bivio sopraddetto, il sentiero compie un lungo tratto a mezzacosta aggirando alla base il versante nordest della Guglia di Mezzodì. Molto evidente, sempre segnato con solite tacche biancorosse, con un paio di svolte perde quota. Segue un lungo traverso in piano che da prima supera un bunker fatto saltare inoltrandosi poi la traccia nell’asciutta valletta che precede un tratto dove si risale con numerose svolte il ripido pendio superante una barriera rocciosa così guadagnando alla sommità il colletto che immette nell’ampia conca posta sotto la cerchia che va dalla Guglia di Mezzodì alla Cima della Sueur. Qui inizia un lungo tratto pianeggiante, assai piacevole, che passa da prima sotto il Tour Jaune de Barabbas con le sue grotte portandosi poi verso l’ampia conca che si percorre per intero.
Tutta la zona compresa tra il col des Acles ed il colletto del Gui, posto più avanti, è di una notevole bellezza paesaggistica e merita essere percorsa per gli ambienti che si attraversano e per le cose che si vedono. Al termine del traverso si risale guadagnando il colletto del Gui appena dopo aver oltrepassato delle belle guglie e pinnacoli. Si continua in falsopiano lungo la spoglia cresta delle Rocce della Sueur oltrepassando altri bunker e quello che era l’arrivo della stazione di una teleferica di servizio cominciando, subito dopo, decisamente a scendere. La traccia, dal fondo ampio ma sconnesso, perde ora quota rapidamente con numerose svolte e brevi traversi che alla fine conducono al fondo all’inizio del colle della Scala dove troviamo la strada asfaltata che scende a Bardonecchia che si segue verso valle superando i due tunnel. Giunti al primo tornante la si abbandona per prendere il sentiero degli alpini che da qui scende verso pian del Colle. La traccia, assai rovinata, scende ripida e, con alcune svolte, raggiunge al fondo lo stradello sterrato che percorso conduce alla strada della valle Stretta sulla quale ci s’immette. Non resta che scendere sino al posto dove si ha lasciato l’auto dove questo lungo anello si chiude.
3 ore c.ca dal passo des Rousses.

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