Un anello per la Guglia Rossa - Salita alla vetta

Località di partenza: Sesto tornante lungo la strada della valle Stretta
Dislivello in salita: 940 mt.
Tempo di salita: 3 ore e 15 minuti c.ca
Tempo di discesa: 2 ore e 30 minuti c.ca.
Difficoltà: E
Variante: E/EE
Riferimenti: Carta dei sentieri e dei rifugi IGC n° 104 1:25.000 Bardonecchia – Monte Thabor - Sauze d’Oulx

L’anello proposto si svolge in una delle più belle valli alpine: la valle Stretta ora francese a seguito del trattato di pace del 1947. La Guglia Rossa è una bella e caratteristica piramide rocciosa sullo spartiacque colle della Scala, colle di Thures. E’ caratterizzata da pendii detritici e da ripide ed imponenti pareti di roccia calcarea rossastra, particolari che hanno dato il nome alla montagna. Notevole ed ampissima la vista sui monti e sulle valli circostanti.

Giunti con l’auto a Bardonecchia si prosegue oltre sino alla frazione di Melezet dove si imbocca la strada per valle Stretta. Poi si raggiunge Pian del Colle, già dominato dalla nostra montagna, per continuare lungo la strada che si incunea nella valle rasentando la diga che sbarra il corso del torrente ed il successivo bivio per il colle della Scala. Alternando tratti asfaltati con altri in fondo naturale, la strada perviene infine al sesto tornante nei pressi del quale conviene lasciare l’auto. Qui giunti già si nota la traccia del sentiero che si inoltra nel bosco; ritornando ci riporterà all’auto. Si prosegue ora lungo la strada che da prima sale, e che poi percorre un lungo tratto in piano lasciando a sinistra la notevole parete dei Militi, per guadagnare, con alcune svolte finali, le Grange di Valle Stretta mt.1765.
50 minuti c.ca dal parcheggio.
Ci si porta brevemente verso il rifugio 3° Alpini dove nei pressi della fontana troviamo delle indicazioni. Segue un ripido tratto che permette di salire ed attraversare il rio che scende dalla comba di Miglia per affrontare successivamente le continue svolte del bellissimo sentiero che si alza nella lariceta per guadagnare alla sommità le due ampie conche che precedono di poco il lago Chavillon nei pressi del col di Thures mt. 2194 che alla fine si raggiunge.
1 ora e 10 minuti c.ca dal rifugio 3° Alpini.
Si percorre ora, con una lungo traverso quasi pianeggiante, il fianco occidentale della Guglia Rossa per portarsi al termine presso un colletto che si raggiunge dopo un ripido tratto ascendente. A questo crocevia arrivano tutti i sentieri da valle per la salita finale all’incombente montagna posta sopra di noi. Ad una iniziale lunga diagonale ne seguono altre e, con numerose e continue svolte, si guadagna infine la cima mt. 2545 contrassegnata da una croce di legno.
1 ora e 15 minuti c.ca dal col di Thures.
Panorama esteso ed ampissimo sulle valli e sulle cime.
Scesi poi al colletto di cui sopra si prosegue lungo l’evidente pista che si dirige verso sud lasciando sulla destra due modesti panettoni contrassegnati da ometti di pietre. La traccia sulla sinistra che porta direttamente all’inizio del colle Scala, lato Bardonecchia è la variante di cui al fondo. Il sentiero, sempre comunque ben evidente, perde ora quota moderatamente sino ad incrociare da prima una traccia che perviene direttamente dal col di Thures, poi un successivo bivio, dove inizia la vegetazione arborea. Qui giunti occorre scegliere la direzione Plampinet. Di qui in avanti appaiono le solite tacche bianco rosse. Ci si porta ora verso la sottostante conca aggirando una spalla boscosa per poi cominciare a scendere direttamente con ripetute svolte nel bel bosco di pini sino a pervenire ad un ultimo bivio presso un cartello. Si prende la traccia di sinistra che scende al fondo e esce sulla strada asfaltata che percorre il lungo tratto vallivo del colle della Scala. Per chiudere l’anello bisogna ora proseguire lungamente su questa strada sino al punto in cui inizia il tratto discendente verso Pian del Colle - Bardonecchia poco prima dei due tunnels. Qui giunti, presso la solita bacheca, inizia un sentiero con l’indicazione: “L’Echelle – Granges de vallée Etroite. Interdit l’hiver risque avalanche”. Preso, questo perde rapidamente quota per portarsi al fondo sulla strada asfaltata che sale al colle. Scendendo si scopre che un tratto particolarmente impegnativo è stato attrezzato con una scala a gradini. Raggiunto poi il vicino tornante si abbandona la strada per percorrere una traccia segnalata che si inoltra in piano nel boschetto di pini. Sempre evidente e segnata di giallo, presenta alcuni tratti rovinati specie nell’attraversamento dei canalini che solcano la pista oppure la invadono di detriti. Non resta che proseguire sino a che non si esce sulla strada della valle Stretta, al sesto tornante dove si ha lasciato l’auto, chiudendo così il lungo anello.
2 ore e 30 minuti c.ca dalla vetta.
VARIANTE: Volendolo si può scendere a valle, portandosi all’inizio del lungo tratto vallivo del colle della Scala, percorrendo la traccia che si stacca sulla sinistra una volta scesi al colletto sottostante la cima. All’inizio poco evidente, poi sempre più marcata, questa s’abbassa nella valletta per aggirare, con un lungo traverso, il rosso dente (torrione rosso) che caratterizza la parete est. Poi si scende ripidi le continue e ripetute svolte del pendio che permettono di perdere rapidamente quota e raggiungere il fondo. Ancora un lungo traverso ed infine si esce al punto in cui vi è l’indicazione del sentiero nei pressi della bacheca. Pur non presentando alcuna difficoltà particolare, la discesa è da affrontare con una certa cautela soprattutto nell’attraversamento dei ripidi canalini che caratterizzano questo tratto dal fondo assai friabile.
Si scende dalla vetta in 1 ora e 15 minuti c.ca per scoprire al fondo l’indicazione di sentiero difficile. Non resta che proseguire lungo la traccia che s’abbassa sino all’asfalto scendendo il tratto con la scala. Poi si continua sino al successivo tornante per percorrere l’ultimo bel tratto nel bosco sino al sesto tornante sulla strada della valle Stretta.
1 ora e 45 minuti c.ca dalla vetta.



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