Ci sono montagne sulle quali tornerei ogni week end, sarà per i posti belli, sarà perchè ci sono particolarmente legato. Il Giusalet è una di queste, anche perchè fu la mia prima gita solitaria, nel lontano 2000. E oggi ci torno più che volentieri per 'accompagnare' - per modo di dire - Clot e Wonder Ale.
Partiamo da Mulatera, poco sotto le Bergerie Martina, località raggiungibile passando dalla Val Clarea, Santa Chiara e poi un tratto sterrato in discrete condizioni. Rispetto alla salita da Bar Cenisio (percorsa più volte) si risparmia un po' di dislivello.
Decidiamo di salire passando dalle Grange Marzo, quindi traverso per tagliare i pascoli di Punta Mulatera, e arriviamo nei pressi del bivio dove parte il vero e proprio sentiero. Scelta azzeccata perchè il vallone sotto il Toasso Bianco è un tripudio di colori, acqua e rododendri fioriti. Temperature oggi decisamente bollenti, le scorte d'acqua oggi non sono mai abbastanza.
In circa 1 h e 15' siamo al Rifugio Avanzà (aperto) dove facciamo rifornimento, e poi in marcia seguendo le tacche rosse ed il bel sentiero per il Monte Giusalet.
Nei pressi del lago della Vecchia, che si costeggia in alto a sinistra, l'ambiente cambia bruscamente, passando dai prati verdi ad una pietraia enorme. Le tacche di vernice aiutano a trovare i passaggi migliori, ma si cammina meglio di quanto possa sembrare da lontano, anzi rispetto ai miei ricordi il sentiero è migliorato.
Superata una fascia di rocce enormi più chiare, la salita riprende più faticosa tra sfasciumi e detriti, ma sempre seguendo tracce di sentiero mai troppo scomode.
Qualche nevaio residuo aggirabile che non dà fastidio, e giungiamo al colletto, ottimo punto panoramico sul versante francese con sotto il Lac de Savine.
Ci separa dalla cima il pendio finale, un canalone di sfasciumi oggi un po' umido, non difficile ma è forse l'unico tratto che richiede un minimo di cautela, anche per non far cadere pietre su eventuali escursionisti. Raccattiamo un ragazzo in leggera difficoltà su un tratto infido e scivoloso (meglio stare sempre contro la parete a destra, con roccia migliore) e arriviamo sulla spianata della cima, proprio mentre un cagnolino con l'aspetto familiare sta arrivando.
Poco dietro il suo padrone... stai a vedere che sono Jolie e Jacolus..aguzzo la vista e..si sono proprio loro!
Incredibile essersi incontrati qui dopo tutto l'inverno che frequentiamo le sue vallate (Varaita in particolare).
Pausa in cima per ammirare il panorama stellare di oggi, senza una nuvola, quattro chiacchiere con Jacolus che mi offre un bicchiere di vino, e poi a malincuore è ora di scendere...per poi tentare la risalita alla vicina Punta Tricuspide.
Arrivati circa al Lago della Vecchia risaliamo un canalino di detriti ed erba, non proprio il massimo della stabilità, e sbuchiamo però su una delle anticime di questa punta poco nota, che è più avanti ma separata da formazioni rocciose che richiederebbero tempo per essere aggirate, così ci accontentiamo qui e pranziamo (finalmente).
Per il ritorno, dopo essere passati al Rifugio Avanzà, seguiamo il sentiero militare a picco sulla Val Clarea, pendenza costante e percorso più breve rispetto alla via di salita. Dal Passo Crementone, non ci resta che scendere i pascoli della Bergeria Martina per ritornare alla macchina.
Il Giusalet non delude mai, e con giornate così terse risulta una gita molto panoramica, dalla quale osservare la bassa valle di Susa, la mia valle, che deve restare integra.
Data: 26 giugno 2011
Quota max: 3312
Partenza da: Mulatera
Quota partenza: 1800
Dislivello: 1700 totali
Zona: Valle di Susa - Moncenisio
Difficoltà: EE
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