Home | Foto | Video | Notizie | Agenda | GPS | Articoli | Meteo | WebCams | Contattaci | Aiuto

Menu principale

Album foto

Foto a caso

MTB : Tumlet in MTB
Autore: ribel60 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 29/06/11 12:07
Notizia riferita al: 29/06/11
Letture: 961

Giusto per farmi del male, dopo un mese che non pedalo cosa c’è di meglio che una bella salita in MTB, partendo senza fare qualche km di riscaldamento?
Andiamo per ordine: La scorsa settimana come già scritto in precedenza, ho fatto il giro del Tumlet a piedi, questa volta invece ho deciso di farlo con la MTB, ma in senso inverso, quindi parto dalla sterrata che inizia nei pressi della seggiovia che sale al Tumlet, si esce dal bosco e si percorre un tratto privo di piante, che sarebbe la pista che scende dal Tumlet, per poi rientrare in un bosco, dove poco più avanti c’è un’altra sterrata sulla dx, meno evidente perché ricoperta d’erba, ed è quella che bisogna prendere, che con una serie di tornanti e strappi, più o meno impegnativi, porta all’arrivo della seggiovia. I primi tornanti li affronto con decisione, ma poi pago pegno, la mancanza di allenamento si fa sentire e i tratti più ripidi scendo e spingo il mio trattore, in più fa un caldo esagerato, a un certo punto mi tolgo la maglietta e la metto in testa a mo di turbante per non cucinarmi quel po’ di materia grigia che mi rimane. Alla fine, un po’ in bici e un po’ a piedi, sono all’arrivo della seggiovia, do fondo all’ultimo goccio d’acqua nella borraccia, beh! Scendendo ci sono parecchi ruscelli dove potrò rifocillarmi e rinfrescarmi, mi rilasso un attimo e poi giù per la discesa dal versante opposto. Prima di partire setto il mio trattore per la discesa e poi… via! Inizia la goduria, il primo tratto non è nulla d’impegnativo “ comunque da non sottovalutare” mentre il secondo tratto, la pendenza si fa più sostenuta, quindi da affrontare fuori sella e con decisione, il terreno è smosso, ci sono solchi scavati dalle piogge ed è disseminato di pietre. Arrivo a incrociare lo sterrato che porta sotto Pala Rusà, dove c’è la presa dell’acquedotto, quindi mi tolgo giubbetto e casco e inizio a salire nuovamente, qui la salita è molto più agevole, talmente agevole che mi distraggo e così riesco a finire per terra come un sacco di patate, niente di grave solo qualche leggera escoriazione, come si dice dalle mie parti: sveglia baucchi! Mi rialzo e riprendo a pedalare fino al pianoro dopo la casetta, dove c’è la presa dell’acquedotto, diritto sotto Pala Rusà, ci sono rigagnoli d’acqua e ruscelletti che scorrono, invitano a un bel pediluvio fresco che non disdegno, anche perché il caldo si fa sentire, dopo aver sguazzato nell’acqua come un bambino, mi stendo al sole per asciugarmi, perché oltre al pediluvio ho immerso anche la biocca nell’acqua. È ora di rientrare, anche perché la moglie mi aspetta per pranzo, inizio la discesa lungo lo sterrato fino a incrociare nuovamente la pista che scende da dietro il Tumlet, quindi abbandono lo sterrato per percorrere la pista fino alle baite di pian Benot.

Distanza percorsa: 10 Km
Dislivello: 523 Mt
Grado difficoltà: MC+ - BC+

Album foto


Stampa la pagina Manda la notizia a qualcuno Crea un PDF con questa notizia
Commenti
Visualizzazione:
I commenti sono proprietà dei rispettivi autori.
Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Accesso
Nome utente:

Password:


Registrati

Hai perso la password?

Condividi

Cerca
Google


Ricerca avanzata


Installa motore di ricerca

Utenti connessi
388 utenti sono connessi

Iscritti: 0
Visitatori: 388

altri...

Pubblicità

   


Google
LaFiocaVenMola.it - info@lafiocavenmola.it