Dopo una levataccia ed un mucchio di km, alle 6.30 del mattino sono al bar...si ma al Bar Cenisio, dove incomincio questa mia nuova gita salendo verso le Grange d’Arpon,sono armato di ramponi e piccozza l’idea sarebbe di salire il Guisalet per il ghiacciaio di Bard,ma si prospetta una giornata molto calda... Mi fermerei già al lago d’Arpon per una rinfrescata,il posto è magnifico,perchè continuare? Ma con tutti quei km per arrivare qui...allora “viaggio lungo..gita lunga!”

Lascio una striscia di sudore per terra per salire al rifugio Vacca,ma che giornata! non una nube,il panorama mi fa dimenticare il caldo e la fatica,poi da qui mancano neanche 700 mt. di dislivello,lascio perdere le velleità di salire per il ghiacciaio, che ahimè, si sta squagliando sempre più, per seguire il percorso molto ben segnato che passa sulla cima di Bard. Ci sono moltissimi posti belli in montagna,ma direi che questo è meraviglioso, sotto di me un grande lago che pare un mare turchese che si confonde con l’azzurro del cielo, il tutto ornato da vette aguzze e scintillanti candidi ghiacciai. Dalla cima di Bard manca poco alla vetta,scorgo molta gente lassù,un lungo traverso e voilà eccomi finalmente dopo quasi sei ore di salita, non conosco nessuno quassù,sono fuori zona,ma c’è chi riconosce subito Jolie,e di conseguenza...Mi vieni incontro un ragazzo,ma sì! è Andrea, fino ad ora ci conoscevamo solo virtualmente,per me è stato una grande piacere incontrarlo quassù sulle sue montagne,scambiamo quattro chiacchiere, un sorso di vino, poi lui deve scendere, gli amici lo aspettano. Sono rimasto solo,mi fermo ancora un pò a godermi questo silenzio e questo panorama, ma per poco, arriva altra gente,scambio anche quattro chiacchiere anche con loro,poi è la mia volta di scendere,ho deciso,faccio la traversata! Mi butto giù nell’ interminabile e orribilmente bella pietraia che scende verso il lago della Vecchia.

Breve sosta all’Avanzà per un buon caffè poi giù alla volta di Bar,se la salita è stata lunga,direi che la discesa è stata infinita,non finiva proprio più, Susa la vedevo sempre laggiuuuù in fondo...Con questa bella attraversata ho proprio fatto passare la giornata,nel senso che arrivo all’auto che sono quasi le sette,ora incomincia il bello, devo salire al Moncenisio e trovare un posto cui piazzare la tenda. Trovo un bel pianoro sotto il barrage,c’è un bel cartello che dice che chi si avventura in quel luogo e a suo rischio e pericolo,perfetto! Ho la bella tenda nuova,è una di quelle che si montano da sole in meno di due secondi,ma poi a smontarla....e...voilà con un lancio la butto in aria e lei scende belle che montata,fantastico! Una grigliata di salciccia alla losa è quello che ci vuole per cena,Jolie ne va pazza. Poi vado a prendere il caffè da “chez Cesco”,ma ...purtroppo un altro pezzo di mondo che se ne và,causa età e motivi di salute ha chiuso l’esercizio, era piacevole fermarsi a parlare un pò con lui e prendere un buon caffè italiano!

La notte passa in un baleno,mi sveglia il canto degli uccelli,si è bello essere svegliati dal loro soave canto,(tranne le cornacchie...)nelle città non hanno più questa fortuna.. E’ venuto il momento di smontare la tenda,ho davanti il libretto di istruzioni,dovrebbe essere come bere un bicchier d’acqua! ma...tenta, ritenta, riritenta,dopo un’ora sono ancora li a lottare vanamente con quel ammasso informe di tela e bacchette ,pagherei qualunque cosa a qualcuno che me la piegasse,ho perfino pensato di lasciala li, poi mettere un’ annuncio,per chi la recupera sarà sua,infine ci rinuncio,altrimenti ci passo la giornata,la “imbaruno” alla meglio e la sistemo nel cofano ovviamente lei che è automontante, tenta di montarsi da se nell’auto gonfiandosi all’interno mi toglie tutta la vista, lasciandomi solo il posto guida libero,un ’incubo questa tenda! Lascio l’ingrato compito ha mio figlio per quando arrivo a casa,con una birra mi risolverà il problema.

Per questa mattina avevo fatto un pensierino al Lamet, ma non ho più l’età per fare due gitoni di fila..,anche se non sono stanco le ginocchia scricchiolano,quindi molto meglio una defaticante e rilassante salita al Malamot. Quante fortificazioni lungo l’intinerario, sulla vetta troneggia sinistro un grande complesso bellico,un monumento alla pazzia umana, ma per fortuna ora i suoi abitanti non sono più quei poveri soldati costretti a stare lassù in attesa di un eventuale nemico,ma decine e decine di stambecchi che pacificamente hanno ripreso possesso quel territorio che da sempre è stato loro. Solo Jolie non è pacifica, per lei dove ci sono io il territorio è anche suo,ed ingaggia vanamente una lotta impari,con questi enormi, pacifici, ungulati e cornuti esemplari, essi se ne stanno immobili senza degnarla la pur minima attenzione,allora la mia cagnetta bellicosa,salta su una batteria bellica tentando il tutto per tutto di far valere le sue ragioni... ma è fuori dal tempo, ormai quel tempo,cui ci si scannava per difendere quattro aride pietre in cima ai monti per fortuna è passato...Come vedrò...ora ci sono maniere molto più civili per difendere il territorio...

Scendo sognando e cantando,mi aspetta solo più il ritorno a casa in auto,ma...non sapevo che il più bello della gita doveva ancora avvenire... Già sul piazzale del Moncenisio,c’erano decine di camion fermati dalla gendarmerie, lì per lì non ho avuto alcun sospetto che oggi era un giorno speciale,a mettermi la pulce nell’orecchio è stata Carla ,che per telefono mi dice che la valle Susa è bloccata per una manifestazione NO TAV! Ho una botta di vita, lo spirito sessantottino si risveglia,vado giù incontro ai posti di blocco felice di solidarizzare con coloro che stanno difendendo la loro già martoriata valle dalla cieca e devastante aggressione del territorio! Che roba ragazzi!,mi sono trovato imbottigliato tra Bussoleno fino a quasi Avigliana,non avevo la bandiera da sventolare ma con il cuore ho partecipato anch’io alla protesta, è stato bellissimo vedere il popolo scendere per le strade con altissimo senso civile per difendere la sua valle,e ancora più bello è stata la paziente comprensione degl’automobilisti e le lunghissime file di camion fermi che solidarizzavano con i manifestanti, non ho sentito nemmeno un colpo di clacson! Carla era preoccupata sentendo alla TV che ci sono stati degli scontri. Tranquilla le dico,non credere a tutto ciò che dice la televisione...,io sono quà in mezzo a tanta brava gente,ci sono vecchi, giovani ,bambini,famiglie intere che protestano pacificamente,figurati...una signora mentre che ero fermo in macchina mi ha perfino offerto un gelato! Poi se non arrivo per questa sera,non preoccuparti,ho la tenda!... Poi qualcuno mi ha mostrato delle vie di fuga per uscire dalla valle,così ho avuto l’occasione di esplorale tutte le strade vicinali,sono persino passato in qualche cortile con il benestare dei proprietari,che gente fantastica ho incontrato!

Ma perché succedono queste cose? perché bisogna arrivare fino a questo punto? Si! succedono e succederanno sempre da quando mondo è mondo,succederanno finché ci saranno governi prepotenti ed arroganti che non ascoltano la Voce del Popolo...

PS: Scusatemi se mi sono lasciato trasportare è sono andato un po’ fuori tema,ma...questo è un sito in cui si parla di montagna,ed anche questo fa parte della montagna di chi la abita e la frequenta,è queste mie righe di troppo sono anche un modo partecipare ai problemi dei suoi abitanti, non essere indifferenti ,un modo per essere un pò vicino a loro...
traversata Giusalet:

località partenza:Bar Cenisio
quota partenza:1483 tm.
quota vetta:3312 mt.
dislivello:1829 mt.
difficoltà:EE/F


Malamot

località partenza:piazzale sotto il barrage del Moncenisio
quota partenza:1800 mt.
quota vetta:2917 mt.
dislivello:1117 mt.
difficoltà:E

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