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Escursionismo : Un anello nel parco dell'Orsiera
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 27/06/11 23:07
Notizia riferita al: 27/06/11
Letture: 2019

Un anello nel parco dell’Orsiera

Località di partenza: Slargo prima di Pra la Grangia mt. 1328
Dislivello complessivo: mt. 1100 c.ca comprese alcune modeste risalite.
Tempo complessivo: 7 ore c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 3 Val di Susa – Val Cenischia - Rocciamelone – Val Chisone Fraternali Editore

L’anello proposto si svolge per intero all’interno del parco Orsiera – Rocciavrè, area protetta a cavallo delle valli di Susa, Chisone e Sangone e pur non contemplando la salita ad alcuna cima (si sfiorano i 2300 mt di altitudine) è comunque vario ed interessante perché tocca, nel procedere, ambienti sempre diversi e mutevoli.
Questo itinerario si sviluppa nella prima parte in altezza, guadagnando l’incantevole conca dov’è posto il bivacco nei pressi delle bergerie dell’Orsiera, a cui segue un suggestivo tratto che raggiunge un primo colle oltre il quale un lungo traverso quasi in piano in quota ne tocca uno successivo. Quindi si scende rapidamente verso fondo valle percorrendo poi una zona compresa tra due rifugi situati in un ambiente di rara bellezza paesaggistica, per ritornare infine, sempre con un lungo traverso in piano, al punto di partenza. Questo itinerario è alla portata di tutti, anche lungo; occorre solo porre una certa attenzione nel tratto discendente dalla Porta del Chiot verso il rifugio Toesca in quanto in sentiero cala a valle rapidamente ed è sovente nascosto dall’invadente vegetazione, soprattutto nella parte alta. E’ comunque sempre ben segnato con le solite tacche biancorosse sempre presenti recentemente rifatte.

Percorrendo la statale n° 24 del Monginevro, giunti all’altezza di Bussoleno al semaforo si prende a sinistra seguendo l’indicazione per Mattie. Subito si sale toccando coltivi e case sparse e, con due tornanti, si raggiunge la borgata Giordani proseguendo poi quasi in piano sino alla successiva frazione Gillo dove troviamo l’indicazione per salire a Pra la Grangia nei pressi del monumento ai caduti. Qui giuntif si svolta a sinistra passando appresso accanto ad una chiesetta oltre la quale si attraversa una zona boscosa attrezzata per i gitanti della domenica dove sono presenti castagni secolari. Oltrepassato il rio Corrente si prosegue a lungo sullo sterrato che subito prende a salire ripido e che con ripetute svolte guadagna, al termine, lo slargo che precede le baite di Pra la Grangia dove si deve lasciare l’auto. Poco prima si incrocia la deviazione per l’alpeggio delle Toglie, stradello per il quale si tornerà.
La traccia che si prende sale subito ripida e, rasentando alcune case, perviene in breve alla chiesetta della Madonna della Salette trasformandosi, più avanti, in sentiero quando s’inoltra nel bosco costeggiando una canaletta di irrigazione. Dopo un breve tratto in piano ci si alza nel lariceto con una serie si svolte ravvicinate e lunghi traversi inoltrandosi la traccia sempre più nella valletta bagnata dal rio dell’Orsiera che più su si raggiunge e si supera. Ancora un tratto sulla dorsale boscosa e finalmente si esce alla bella conca dov’è situato il ricovero nei pressi delle bergerie dell’Orsiera mt. 1935 al quale si perviene dopo un breve tratto in piano. Poco prima, nei pressi di un pilone votivo, è segnalata la traccia che conduce direttamente da qui all’alpeggio delle Toglie. Presso l’alpeggio dell’Orsiera, l’Ente Parco ha predisposto una bivacco attrezzato, aperto nei mesi estivi.
1 ora e 45 minuti c.ca da Pra la Grangia.
Lasciando il bivacco posto in un’incantevole posizione, si seguono ora le indicazioni per salire al primo dei due colli: quello Mulinas, già visibile dalla conca. Per raggiungerlo bisogna prima attraversare tutto il grande piano portandosi dalla parte opposta dove inizia il lungo percorso ascendente tra i cespugli di ontano nano e rododendro che soffocano la traccia. Mai perdere i riferimenti dati dalle solite tacche biancorosse che segnano il cammino. A metà dell’ascesa si attraversa il ruscello, le cui sorgenti sono appena poco sopra; poi si piega verso destra per percorrere un evidente canalino. Continuando a salire si transita ai margini di una bella conca erbosa posta sotto la cima nord dell’Orsiera guadagnandone, più su, una successiva che si rasenta sul margine sinistro. Ancora un paio di svolte a cui segue un traverso terminale portano la traccia al colle Mulinas mt. 2268 punto più elevato dell’anello.
1 ora e 15 minuti dalle bergerie dell’Orsiera.
Poiché l’itinerario proposto non contempla la salita ad alcuna vetta, si può salire in cima al vicino cocuzzolo del monte Rognone mt. 2338 affrontando la salita direttamente. A prima vista sembra impegnativo; in realtà è semplice e divertente. Si sale e si riscende al colle in una ventina di minuti aggiuntivi.
Lasciato il colle Mulinas si perde quota lungo un canalino, dove è notevole la presenza di salici nani e rododendri, a cui segue un lungo tratto quasi in piano sotto la parete nord della Punta di Mezzodì avendo in vista, molto in basso, la conca e la chiesetta delle Toglie. Una spalletta boscosa precede di poco il successivo colle, detto Porta del Chiot mt 2197 che si guadagna dopo una breve salita.
45 minuti c.ca dal colle Mulinas.
Inizia ora il percorso discendente che ci condurrà al rifugio Toesca e che occorre affrontare con una certa cautela perché si scende ripidi e la traccia spesso è nascosta dall’invadente vegetazione. In questo tratto sono state posizionate lamine in alluminio dipinte di biancorosso. Dalla Porta del Chiot, tralasciando una traccia in piano che va verso sinistra ed un’altra che va verso destra, oggetto di una variante, si scende verso i sottostanti pascoli; dove non c’è traccia di sentiero, bisogna andare di tacca in tacca. Ci si abbassa sino ad un evidente canalino che si segue e che poi si oltrepassa portandosi la traccia sul lato sinistro. Un traverso sul fianco del pendio precede un ripido tratto discendente e quello successivo verso destra porta a riattraversare di nuovo il canalino. Ci si alza un po’ raggiungendo una selletta posta poco prima di una parete rocciosa. Poi si comincia a perdere decisamente quota con continue svolte discendenti sino a raggiungere al fondo il ruscello che si attraversa. Un lungo tratto quasi in piano precede di poco il bivio per il Porta del Villano ed il colle del Sabbione e l’arrivo al rifugio Toesca.
1 ora c.ca dalla Porta del Chiot.
Dal rifugio Toesca si scende, con ripide svolte, verso il sottostante ruscello il cui alveo è spesso battuto dalla valanga. Lo si attraversa pervenendo ad una radura, a cui segue un tratto nel bosco sino alla successiva, che precede di poco l’alpe Balmetta, dopo aver incrociato poco prima il bivio per il colle Aciano. Dall’alpe si piega a destra e lasciando le praterie si rientra nel bosco d’abeti e larici percorrendo poi lungamente una morenica dorsale paralleli ad una canaletta, e ancora oltre, sino a che si intravede in basso, sulla destra, il rifugio Amprimo nei pressi di cartelli segnaletici recentemente aggiornati. Si scende ora al grande piano sulla sinistra in basso, detto Pra Mean, che si attraversa proseguendo lungo la traccia (segnata SF – Sentiero dei Franchi) che, passando appunto dal rifugio Amprimo, tocca l’alpe La Comba, insediamento abbandonato e pericolante che si raggiunge dopo aver attraversato il torrente su un ponticello di tronchi. Lasciata la traccia che scende a valle, a Giordani di Mattie passando per il vari Cugno, oltre le case dirute inizia un tratto ripido e faticoso, assai evidente e ben segnato, che salendo nel fitto del bosco, raggiunta una dorsale, compie poi un lunghissimo, interminabile, piacevole traverso quasi pianeggiante che termina, di molto più avanti, ad un tornante sullo stradello per l’alpeggio delle Toglie sul quale ci s’immette. Non resta che scendere seguendo sempre questa strada che da prima incrocia la chiesetta posta al centro del piano e che, attraversato un ruscello, passa poi accanto ad alcune case ristrutturate terminando infine, dopo un altro lungo tratto pianeggiante ed uno successivo dove ci si abbassa con un paio di tornanti, sulla strada sterrata per Pra la Grangia, già percorsa con l’auto. Si piega a sinistra ed in breve si raggiunge lo slargo dove questo lungo anello si chiude.
2 ore e 15 minuti c.ca dal rifugio Toesca.

VARIANTE: Percorso alternativo alla discesa dalla Porta del Chiot.
Dalla Porta del Chiot si intravede una traccia di sentiero che taglia sulla destra i fianchi della montagna. Percorsa, porta ad una dorsale che si aggira. Ancora un breve traverso e si perviene alla incantevole conca posta sotto la Rocca Nera e la Punta di Mezzodì che si attraversa per intero sino al punto in cui si vedono le sottostanti bergerie del Balmerotto. Scesi alle case diroccate dell’alpe da queste ci si abbassa verso valle raggiungendo il rifugio Toesca dove si prosegue come da indicazioni.

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