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Escursionismo : Un panoramico anello per la conca del Prà
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 15/06/11 19:45
Notizia riferita al: 15/06/11
Letture: 3333

Un panoramico anello per la conca del Pra - Eventuale salita sino al Fontanone e al colle dell’Urina

Località di partenza: parcheggio subito dopo la cascata del rio Pissoi mt. 1337
Dislivello: 730 mt.
Tempo complessivo: 4 ore e 45 minuti c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n°7 Val Pellice Fraternali Editore

Il rifugio Jervis alla conca del Prà si trova all’inizio di uno dei più estesi pianori delle alpi occidentali e sino a non molto tempo fa vi si accedeva unicamente tramite una comoda mulattiera o per il sentiero alternativo che sale dall’altra parte del Pellice. Da diversi anni è stata realizzata una strada e l’accesso al piano, normalmente interdetto ai mezzi motorizzati privati, ora è stato regolamentato. L’itinerario proposto permette di raggiungere il rifugio e la conca tramite un panoramico sentiero transitante più in quota passando per l’alpe di Crosenna, alternativo alla strada che comunque si percorrerà nel ritornare per chiudere l’anello.
Il percorso è accessibile a tutti perché non si coprono rilevanti dislivelli permettendo di transitare per posti incantevoli godendo della vista di suggestivi paesaggi sui monti della valle Pellice.
Avendo un po’ più di tempo a disposizione si potrà fare una puntatina sino al Fontanone risalendo il vallone dell’Urina e poco più su sino al colle con bella vista sull’incombente mole del Palavas e sui monti del vicino Queyras.

Giunti a Villanova, dove termina la carrozzabile della val Pellice, oltrepassato l’ampio parcheggio si continua sullo sterrato che prosegue e che conduce alla conca del Prà. Superato il primo tornante si seguita ancora per poco sino allo slargo subito dopo la cascata del rio Pissoi dove si lascia l’auto.
Proseguendo sulla strada in breve si raggiunge l’incassato rio Crosenna. Poco prima di oltrepassare il corso d’acqua si trovano delle indicazioni e qui giunti si lascia la strada per la conca del Prà per la segnata traccia che subito s’alza con ripetute svolte inoltrandosi poi nel vallone con un lungo traverso ascendente. Fatta ancora qualche svolta, attraversato il rio Bucie (belle pozze), con un’ultima ripida salita, si guadagna il pianoro dove è posto il ridente alpeggio di Crosenna mt.1645.
45 minuti c.ca dal parcheggio.
Poco sopra l’alpeggio, presso un grosso masso, troviamo molte indicazioni tra cui quella per il rifugio Jervis e il colle dell’Urina. Scendendo al rio lo si attraversa per proseguire prima nella radura inoltrandosi poi la traccia nel bosco. Ad un iniziale tratto dove si sale di poco ne segue un altro che affronta un ripido franoso umido canalino alla cui sommità la traccia riprende inoltrandosi ripida sino a che la pendenza si attenua quando si raggiunge la panoramica costa Bufafol. Di seguito, alternando tratti in piano ad altri dove si sale moderatamente, si percorre poi un interminabile traverso che taglia lungamente il pendio posto sotto la Gran Gorgia; più avanti, superati alcuni scavati valloncelli, la traccia si porta verso l’incassata comba dell’Urina (distese di mirtilli a fine estate). Perdendo quota con alcune svolte, ci si abbassa al ruscello, che si attraversa, per risalire l’opposto versante sino ad incrociare la traccia che proviene dalla conca del Pra, sulla quale si confluisce, punto più elevato dell’anello. (mt.2059)
2 ore c.ca dall’alpe di Crosenna.
Qui giunti, volendolo, si potrà percorrere la faticosa traccia che risalendo il lungo vallone sino al Fontanone mt. 2355 (freschissima sorgente) raggiunge successivamente il colle dell’Urina mt. 2529 posto sotto l’incombente mole del monte Palavas. Si sale sino al colle e si ridiscende in 2 ore e 30 minuti c.ca aggiuntivi.
Altrimenti, di sopra il guado prendendo a sinistra, si percorre la traccia che scende alla conca del Prà. Subito superato un tratto franoso, una breve ripida salita porta in basso ad una piccola conca dominata da una costruzione diroccata detta “Le Barricate”. Con un lungo traverso in piano, si raggiunge infine una panoramica dorsale dove la vista s’apre improvvisamente al grande piano della conca del Prà e ai monti che lo cingono. Seguono un paio di svolte discendenti che permettono di raggiungere una successiva aperta radura, che si percorre tutta, per poi piegare a destra facendo inversione così passando sotto ad una bastionata rocciosa con in vista l’ampio sottostante piano dove sorgono le Grange del Pis. Non resta che continuare lungo la sempre evidente traccia che abbassandosi verso valle con numerose svolte porta ad una valletta dove, rasentando alcune casette, si raggiunge al fondo la traccia per il rifugio Jervis.
45 minuti c.ca dal guado.
Per portarsi a Villanova sarà sufficiente scendere sino al torrente Pellice e seguitare verso valle sulla strada sterrata raggiungendo il punto dove si ha lasciato l’auto. In alternativa lasciato il rifugio si prende l’evidente traccia che si porta verso il colle della Maddalena posto poco prima di una ripida parete attrezzata per l’arrampicata. Oltre si comincia a scendere con una serie di svolte che portano in basso ad uscire sulla strada sulla quale ci s’immette. Continuando su questa, prese delle scorciatoie per evitare i tornanti, si raggiunge più in basso il piano dove è possibile ammirare la cascata del Pis particolarmente suggestiva allo sciogliersi delle nevi. Sempre rimanendo sullo sterrato si incrocia ad un certo punto il sentiero che scende direttamente a Villanova, che si trascura raggiungendo in breve il grande abete presso le isolate case di Mirabuc dove si risale di poco. Il breve tratto in piano che segue porta a rio Crosenna dove l’anello si chiude. Ripercorrendo la strada fatta in ascesa, però in senso inverso, si torna al parcheggio presso la cascata del rio Pissoi.
1 ora e 15 minuti c.ca dalla conca del Prà.


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