Home | Foto | Video | Notizie | Agenda | GPS | Articoli | Meteo | WebCams | Contattaci | Aiuto

Menu principale

Album foto

Foto a caso

Escursionismo : Un anello nel vallone degli Invincibili - Eventuale salita alla cima del monte Costigliole
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 08/06/11 17:07
Notizia riferita al: 08/06/11
Letture: 4907

Un anello nel vallone degli Invincibili - Eventuale ascesa al monte Costigliole

Località di Partenza: Piazzole oltre la borgata Bessè mt. 1030
Tempo complessivo: 6 ore e 30 minuti c.ca
Dislivello: mt. 1200
Difficoltà: EE
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 7 Val Pellice Fraternali Editore

L’aspro vallone degli Invincibili, per l’ambiente suggestivo e selvaggio ancora integro che offre, ma soprattutto per l’importanza storica che riveste, è da considerarsi uno dei siti più interessanti della val Pellice. La dicitura sulla bacheca all’inizio dell’itinerario dice: “ In questo vallone, tra “barme” e anfratti quasi inaccessibili, trovarono rifugio e riparo molti valdesi che si videro costretti a lasciare le loro case di fondovalle a seguito della revoca dell’editto di Nantes del 1685. Questi, favoriti dalla profonda conoscenza di quei luoghi e sorretti dalle proprie convinzioni, diedero parecchio filo da torcere agli eserciti del duca di Savoia che non riuscirono ad avere ragione di questi ribelli”.
L’anello s’inoltra in questo vallone raggiungendo gli alpeggi di Barma d’Aut e di Subiasco. Poi, con un lungo traverso in quota, ci si porta al colle Chiot di Cavallo per salire, volendolo, sul monte Costigliole. Altrimenti, scesi all’alpe Caugis si torna a valle percorrendo il lungo, interminabile sterrato di servizio all’alpeggio, percorso che si può abbreviare con qualche scorciatoia.

Giunti in val Pellice, lasciato l’abitato di Villar, occorre proseguire verso Bobbio Pellice che non si raggiunge perché, prima del ponte sul torrente Subiasco, si svolta a destra seguendo le indicazioni per Meynet, Bessè e il vallone degli Invincibili. La strada, ora tutta asfaltata, attraversate le case di Subiasco subito si alza con varie svolte portandosi verso Bessè. Giunti al tornante che precede questa borgata, si procede diritti, senza svoltare e andare alle case. La strada, con un successiva svolta, raggiunge un poggio (cartellonistica); attraversato un rigagnolo, subito si raggiungono due piazzole poste ai lati dove è possibile parcheggiare. Lasciata l’auto si individua sulla sinistra il sentiero per l’alpe Barma d’Aut che parte nei pressi di una bacheca illustrativa dell’anello Barma d’Aut – Alpe Caugis.
La traccia che si percorrerà è sempre molto evidente e segnata con le solite tacche biancorosse che ci accompagneranno sino all’alpeggio abbandonato di Barma d’Aut; ardita e geniale, è ancora oggi nell’insieme ben conservata, salvo brevi tratti rovinati, soprattutto gli attraversamenti dei corsi d’acqua, il primo dei quali è attrezzato. Nell’avanzare si raggiungono e si superano di continuo barriere e promontori rocciosi compiendo lunghi traversi e percorrendo incassati valloncelli.
Con un corto traverso in piano, subito si raggiunge una casa isolata che introduce all’interno del vallone degli Invincibili raggiungendo un primo ruscello dove l’attraversamento è stato facilitato con un rustico ponticello sulle rocce insidiose. L’ardita traccia, a tratti sorretta da notevoli e ingegnosi muretti a secco, inoltrandosi sale in moderata ascesa tagliando il fianco del pendio dove alte felci invadono il percorso. Attraversato un successivo rio colmo di vegetazione abbattuta, si risale sull’opposta rovinata sponda con una serie di svolte ravvicinate che fanno guadagnare quota sotto la guglia della Rubinella, raggiungendo alla sommità un primo promontorio roccioso, quasi un poggio dove appaiono i primi larici.
Continuando in moderata ascesa, in breve si perviene ad un secondo promontorio roccioso passando tra le rocce sulle quali c’è scritta l’altitudine, mt. 1350, ed il numero del sentiero, 128. Il lungo traverso quasi pianeggiante che segue porta all’alveo di un terzo rio incrociando per via una traccia per il rifugio degli Invincibili. Superato il corso d’acqua si affronta il successivo tratto sotto una parete rocciosa, a cui seguono un paio di svolte ravvicinate, dove i muretti di sostegno sono stati rinforzati, che porta al successivo promontorio, un suggestivo passaggio tra le rocce dove ancora sulle stesse è riportata l’altitudine, mt. 1440.
Poi con un scendi-sali si oltrepassa una zona franata a cui segue nuovamente un traverso ascendente che supera un’asciutta valletta (sorgente) che porta ad un ultimo promontorio roccioso. Un breve tratto in piano nella faggeta e l’attraversamento di una pietraia precedono di poco l’alpeggio di Barma d’Aut mt. 1508.
2 ore c.ca dal parcheggio.
Si prosegue stando sull’evidente traccia nell’erba che transita a monte delle case verso il successivo superiore alpeggio di Subiasco. Salendo moderatamente un lungo traverso taglia il pendio guadagnando due piccole vallette con ruscello; poi la traccia s’alza ripida con alcune svolte passando di sotto l’ammasso roccioso della Roccia Pejroun incuneandosi sempre più all’interno del vallone dominato dalla Punta Cornour, inaccessibile da questa parte. Percorso un lungo traverso si scende poi di poco ad attraversare un ruscello per risalire e uscire sul poggio dov’è posta la diroccata Alpe di Subiasco mt. 1880.
1 ora c.ca dalla Barma d’Aut.
Il successivo tratto che conduce all’Alpe Caugis è da affrontare con molta attenzione perché sommariamente segnato e, per certi versi, poco evidente perdendosi inizialmente nei cespugli di rododendro e poi tra le erbe dei pascoli alti. Le tacche rosse che lo segnano andrebbero ridipinte e la traccia ripulita. Comunque, lasciando l’alpeggio, occorre prendere come riferimento due pilastrini di pietre, uno dei quali assai notevole, che già da qui si intravedono, posti al di sopra dell’ardita e notevole Roccia Pejroun sorpassata da sotto salendo all’alpe di Subiasco. Giunti ai citati pilastrini si sale il pendio verso monte, con alcune svolte nell’erba, per poi intraprendere un lungo traverso verso destra superando due vallette. Subito dopo la traccia diventa più evidente quando si aggira un modesto promontorio roccioso. Di qui in avanti riappaiono le tacche bianco rosse che segnano un breve tratto discendente nel punto in cui la traccia s’immette su quella che sale da valle per guadagnare il sovrastante colle Chiot del Cavallo mt. 2234. Da questo, volendolo, si sale e si ridiscende senza difficoltà in c.ca 45 minuti, superando un ulteriore dislivello di mt. 150, alla sovrastante cima del monte Costigliole mt. 2385 che si raggiunge per tracce che percorrono un ripido pendio. Altrimenti dal colle Chiot del Cavallo ci si porta verso la già visibile sottostante Alpe Caugis mt. 2007 che in breve si raggiunge.
1 ora e 30 minuti c.ca dall’alpe di Subiasco.
Presso questo alpeggio si trova un ricovero sempre aperto e ben attrezzato predisposto dal comune di Villar Pellice. Di qui si può ammirare quanto sia impervio, dirupato e selvaggio questo vallone dove più in basso s’erge notevole la mole della Gran Guglia e altre guglie minori.
Non resta che scendere verso valle percorrendo il notevole, lungo ed interminabile sterrato di servizio all’alpeggio che con lunghi traversi discendenti e svolte raggiunge da prima i prati dell’alpe Pra la Comba mt. 1695 e subito dopo il bivio segnalato per Pertusel. La traccia, abbassandosi con numerose svolte nella faggeta, incrocia case isolate, il rifugio degli Invincibili, vari bivi, prima di raggiungere i prati sopra Bessè ed infine lo slargo dove si ha lasciato l’auto dove questo lungo anello si chiude.
2 ore c.ca dall’alpe Caugis.

Album foto


Stampa la pagina Manda la notizia a qualcuno Crea un PDF con questa notizia
Commenti
Visualizzazione:
I commenti sono proprietà dei rispettivi autori.
Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Accesso
Nome utente:

Password:


Registrati

Hai perso la password?

Condividi

Cerca
Google


Ricerca avanzata


Installa motore di ricerca

Utenti connessi
57 utenti sono connessi

Iscritti: 0
Visitatori: 57

altri...

Pubblicità

   


Google
LaFiocaVenMola.it - info@lafiocavenmola.it