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Escursionismo : Un Vallanta impettuoso...rif. Vallanta 5-giugno-2011
Autore: Jacolus (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 05/06/11 20:18
Notizia riferita al: 05/06/11
Letture: 1438

E’ un settimana che piove,ma la voglia è tanta,di andare a cercare la coltre bianca,ma ahimè! sigh! sigh! Ormai tutta la valle è di un verde lussureggiante dal fondo valle alle cime,un spruzzata di neve fresca sul colle dell’Agnello,e una pioggia battente ci ha fatto desistete di tirare fuori gli sci dall’auto, allora attuiamo il piano B,una sgambata al rifugio Vallanta,dove saremo “al caud e a la susta” Quindi armati di ombrello ci incamminiamo nel vallone di Vallanta.

Quanta acqua viene giù,oltre che dal cielo il vallone rombeggia dallo scorrere impetuoso del rio Vallanta,da tutti i versanti l’acqua scende libera e gagliarda,non trova ostacoli, almeno fino a valle dove l’uomo cerca di imbrigliarla in dighe e centrali, in modo da ottimizzare questa risorsa che è il bene più prezioso un bene di tutti quindi.... Saliamo attraversando numerosissimi ruscelli che gorgheggiano da ogni dove,provando la gioia di bagnarci i piedi. Per fortuna tutte le passerelle hanno tenuto bene,tranne quella che attraversa il rio per salire al rifugio Bagnour,ma quest’autunno era già malandata, quest’anno non ha retto a questa piena ed è stata spazzata via come un fuscello. L’acqua non si comanda e non si domina,infatti sta provocando dei smottamenti attraverso il nuovo sentiero appena risistemato, ma dove passa il vecchio tratturo modellato in modo naturale da decenni di passaggi di alpinisti,cacciatori e pastori,su un percorso roccioso,nulla e mutato...

Quando arriviamo in vista del rifugio,una cascata così grande che in quella zona non l’ho mai vista,pare sbarrarci il passaggio,salvo fare un bella doccia, allora risaliamo la china fino a trovare il nuovo sentiero che l’acqua anche qui comincia a scavare,e bagnandoci fine alle ginocchia con quattro balzi attraversiamo il guado. Bhè se non fosse stato per la spianata del nuovo sentiero non saremo riusciti a raggiungere il rifugio,quindi in tutto c’è del buono...

Jolie appena vede il rifugio sa già dove andare,infatti sale fino in cima alla scaletta a chiocciola che porta all’invernale,poi mi abbaia che dire “date n’andi!” Oggi nessuno ha avuto la bella idea di venire quassù,l’invernale è tutto per noi,mettiamo ad asciugare calze e scarponi e poi...sono solo di 8.30 per mangiare è troppo presto, ma vedendo tutti i ripiani colmi di bottiglie di plastica vuote e immondizie varie,ne facciamo un bel sacco da portare giù,così almeno la “gira”non è stata inutile. Quindi dopo il dovere il piacere,cioè un bella gorgonzola e prosciutto san Daniele,ed altre prelibatezze il tutto innaffiato da un’un’ottmo Negroamaro di 15 gradi,un vero portento. Alle 10.30 abbiamo già desinato,allora?! non abbiamo dubbi,fuori piove,ci mettiamo al calduccio sotto una bella coperta per una bella e rigenerante pennichella e zzz. zzz. ron! ron! fino alle due! Rinfrancati riprendiamo la discesa,non ha smesso di piovere nemmeno, un’ attimo. Alla madonnina dove c’è il punto telefonico,sento Carla che è in ansia,mi dice che dal cielo è sceso l’universo,io le dico che invece noi abbiamo attraversato l’universo,e non ci siamo nemmeno bagnati! bhè proprio asciutti no,ma... mai dire tutto alle mogli...



data:5-giugno-2011
località partenza:Castelponte
quota partenza:1600 mt.
quota rifugio:2450 mt.
dislivello:850 mt.
difficoltà:E

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