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SciAlpinismo : Un "dito" delle Due Dita...4-aprile-2011
Autore: Jacolus (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 05/04/11 07:17
Notizia riferita al: 04/04/11
Letture: 1457

E’ da tempo che con don Cornelio e Noemi avevamo programmato questa gita ma non abbiamo programmato queste temperature! Sigh! Neve c’è ne ancora tanta ma quanto durerà? Al pian della Regina appena usciamo dall’auto,siamo schiaffeggiati da un vento caldo da far schifo,che triste vedere la neve sciogliere ,sentire le grondaie gorgheggiare al mattino presto quando,dovrebbe essere tutto gelato,sob! Non è certo il momento giusto per affrontare un canale,tuttavia non partiamo perdenti,siamo sempre speranzosi di trovare condizioni migliori in quota.

Facciamo i primi passi mentre sorge un’alba livida ,triste come la neve marcia che si arrende al suo destino inesorabile,anche la cima del Monviso è battuta da veloci nubi che si disciolgono verso oriente,classico tempo da fhon. Ma noi no, i nostri occhi sono puntati tra il Visolotto e la Gastaldi,la nostra meta è quel bel canale ora abbondantemente innevato,siamo fiduciosi che lassù le condizioni saranno migliori. In effetti dal Chiaretto in su c’era una parvenza di primaverile,ma appena messo gli sci sulla conoide,bisogna salire su una lunghissima ed enorme valanga,sono i pendii sud della Gastaldi che hanno scaricato tutto ho quasi... Riusciamo comunque fare qualche forchetta su un stretto pendio libero contro il Visolotto,però ho qualche timore salire su terreno libero,perché non temo le valanghe già cadute, ma quelle che devono ancora cadere,poi con queste temperature... Io e Cornelio scrutiamo i pendii in ombra, sono ancora stracarichi di neve,mah!...ci poniamo il primo obbiettivo alla prima strozzatura,dove il terreno pare più libero. Saliamo con le antenne diritte,al primo rumore, al primo avvertimento ripieghiamo in ritirata,avvertimento che non tarda ad arrivare,una insignificante slavina sta scivolando giù dolcemente passando vicino a Noemi,da dove arriverà? si proprio da dove si supponeva, il canale oggi non gradisce la nostra presenza,ci invita a non proseguire, invito che accettiamo tutti e tre,quindi tacitamente mossi dallo spirito di conservazione,più veloci della F1 quando cambiano le ruote, ci leviamo le pelli allacciamo gli scarponi e giù veloci come il vento,non tanto per fuggire...ma per metterci in salvo! Prima che cada qualcosa di più consistete perche queste slavinette sono così, partono in sordina poi man mano che scendono accumulano neve e diventano enormi,Un po come la bella “aria”della “Calunnia” del Barbiere di Siviglia...

Poco dopo ci troviamo presso il lago Chiaretto un roccia coperta di neve per oggi sarà la nostra vetta,ai suoi piedi con d’uopo mangiamo e beviamo ,ma soprattutto ridiamo delle nostre cretinate, proprio di fronte a noi inizia il canale della nord di Viso,che sale alle Cadreghe,Cornelio che ha appena letto le cavolate che ho scritto sull’ultima gita, guardando la base del conoide mi dice:guarda quel puntino lassù nella neve,è il “senatur” che è precipitato dalle Cadreghe! e citando Dante continua,"ha la testa ghiacciata in una buca,spingando ambo le piote!" presi da visioni colettive anch’io vedo qualcosa vagare tra le nevi della nord,è un suo seguace,barcolla senza meta,sembra un laido animale squartato, mi viene in mente la figura di Maometto che Dante descrisse all’inferno dove aveva messo tutti coloro che dividevano ciò che andava unito,perchè i popoli per che vivano in pace vanno uniti...e recito al mio amico questi versi:

Già veggia per mezzul perdere o lulla,
com’io vidi un così non si pertugia,
rotto dal mento infin dove si trulla.

Tra le gambe pendevan le minugia;
la corata pareva ‘l tristo sacco
che merda fa quel che si trangugia....

Ovviamente non devo sbagliare un virgola,altrimenti Cornelio mi bacchetta, quando si cita Dante il docente che è in lui emerge prepotentemente. Vediamo qualcuno che scende da Viso Mozzo,fanno lunghe diagonali e ampie curve,come mai!? c’è ne renderemo presto conto, una neve da girone infernale ci accompagna fino sulla stradina degli impianti,cerchiamo solo di salvare le gambe. Cornelio appena arriva sulla pista alza le braccia al cielo come ringraziamento. Pista stranamente battuta,visto che gli impianti sono chiusi,Cornelio beatamente ringrazia... è ben lungi pensare che è stata battuta per far pagare il passaggio agli sci-alpinisti,lui è un puro, e pensare male è peccato...nessuno fa più niente per niente... per fortuna oggi lunedì non c’era alcun esattore altrimenti...


data:4-aprile-2011
località partenza:pian della Regina
quota di partenza:1714 mt
quota dove siamo arrivati:2750 mt c.
dislivello:1000 mt. c.
difficoltà,OS in condizioni normali, da sci nautico con le condizioni trovate

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