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Escursionismo : Un anello sui monti di Condove. Piloni votivi e cappelle: dal Truc Bella Guardia al Truc del Serro
Autore: Beppe46 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 23/03/11 19:11
Notizia riferita al: 23/03/11
Letture: 2465

Un anello sui monti di Condove. Piloni votivi e cappelle: dal Truc Bella Guardia al Truc del Serro.

Località di partenza: Slargo prima del ponte sul torrente Gravio sulla strada che da Condove sale a
Magnoletto mt. 462
Dislivello: mt. 600, pur affrontando l’itinerario alcuni saliscendi.
Tempo complessivo: 4 ore c.ca.
Difficoltà: T/E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 4 Bassa Valle Susa - Musinè -
Val Sangone – Collina di Rivoli Fraternali Editor

Questo itinerario tocca, nel procedere, alcune borgate montane di Condove, in bassa val di Susa, dove la pietà e la fede della gente ha edificato cappelle e piloni votivi, che numerosi si incontrano lungo la via, posti a salvaguardia e a protezione dei centri abitati e in ringraziamento per grazie ricevute.
Partendo da fondovalle questo itinerario raggiunge, nella prima parte, il Truc Bella Guardia, modesto rilievo posto all’interno di una proprietà privata; poi, con un lungo traverso fatto di saliscendi, passando per Mocchie, si sale a Bonaudi, poi a Camporossetto, punto più elevato dell’anello, da dove ci si abbassa verso il Truc del Serro, altro rilievo assai panoramico sui monti e sulla valle di Susa. Si torna infine a Condove percorrendo per un tratto la bella traccia che unisce il colle del Colombardo con questa località.

Percorrendo la strada statale n° 24 del Monginevro in valle Susa, superata la prima rotonda che dà accesso direttamente all’abitato di Condove, occorre proseguire sino alla successiva. Qui si abbandona la statale seguendo l’indicazione per Mocchie. Si sale il lungo rettilineo trovando, poco dopo lo stop, l’indicazione ed il bivio per Magnoletto dove si prende a sinistra lasciando l’auto allo slargo che precede il ponte sul torrente Gravio nei pressi della centralina idroelettrica.
Attraversato il corso d’acqua la strada prosegue; salendo al pilone votivo delle Sette Strade la incroceremo più volte. Per intanto si affronta un primo tratto, uno stradello parallelo al torrente, che s’inoltra oltre una sbarra d’interdizione; più avanti la traccia si fa sentiero quando s’alza ripida nella vegetazione raggiungendo più su la strada presso una casa isolata. Poco oltre riprende il sentiero ed in breve si perviene alla borgata di Magnoletto. Attraversando, si oltrepassano le case, la chiesetta, sino ad un bivio dove si continua diritti costeggiando i soliti muretti che delimitano coltivi in abbandono tornati ad essere bosco. Un tratto quasi in piano precede le successive svolte nel castagneto che portano nel punto in cui si trova l’indicazione per Bellagarda, località posta nei pressi del Truc Bella Guardia, modesto rilievo posto all’interno di un’estesa proprietà privata. Costeggiando l’originale recinzione, la traccia prosegue raggiungendo ancora la strada e poi gli estesi prati a margine della borgata Trune, dove riprende il sentiero che rasenta, più avanti, una casa isolata; poi, piegando a sinistra, un lungo traverso nel bosco permette di uscire in località Sette Strade nei pressi di un restaurato pilone votivo. Qui si ritrova lo stradello che da valle sale a Frassinere, passando per Magnoletto, sul quale ci s’immette piegando sulla destra; costeggiando da una parte un esteso prato, dall’altra il bosco si giunge ad un bivio presso delle indicazioni. A sinistra la strada prosegue per Frassinere, passando per Sinati e Alotti, mentre la strada a destra s’abbassa, con alcune svolte, verso Le Sinette, piccola borgata che può essere anche raggiunta prendendo il sentiero che parte dall’altra parte della strada. Oltre le poche case di Sinette il sentiero costeggia orti e campi incrociando al fondo l’ampia traccia che da Frassinere porta a Mocchie, sulla quale ci s’immette, scendendo alla bella cappella della Madonna delle Grazie, con il suo caratteristico campanile ed il vicino pilone votivo, da dove si scende con alcune svolte ai ruderi di Martinetto e poi al ponte in legno sul torrente Gravio, che si supera, come si supera, più avanti, il successivo rio Puta su un bel ponte in muratura prendendo, dopo il primo corso d’acqua, la traccia che va verso monte. Salendo l’opposto versante si raggiungono i prati e poi l’abitato di Mocchie.
1 ora e 45 minuti c.ca dal parcheggio.
Lasciata alla bella piazzetta, la chiesa con la meridiana, la fontana ed il monumento dedicato al duro lavoro del montanaro, subito si raggiunge la strada per Condove nei pressi del campanile romanico pendente. Tra quella per Bonaudi e il cimitero parte anche il sentiero per questa borgata. Si esce dalle case di Mocchie quasi in piano; poi la traccia percorre una ripida valletta a cui segue un panoramico traverso che permette di raggiungere le case di Bonaudi dove si sale allo slargo nel punto in cui termina la strada che raggiunge questa località. Qui troviamo l’indicazione per Camporossetto. La traccia, un bella mulattiera lastricata, lascia la borgata costeggiando i muretti dei terrazzamenti per poi inoltrarsi nel bosco salendo a tratti ripida. Superata una zona attraversata a suo tempo dal fuoco, con molti alberi rinsecchiti, finalmente si giunge in vista della borgata di Camporossetto mt. 1049, con il caratteristico onnipresente pilone e la bella chiesetta di S. Martino che domina la valle.
Ci si inoltra nel borgo sino alla fontana dove si scende all’ultima casa in basso. Sulla sinistra parte il sentiero segnato per Siliodo. La traccia attraversa da prima una faggeta lungo una dorsale; poi piega decisa verso destra affrontando un assolato versante percorso a suo tempo dal fuoco, come s’è detto. Scendono le ripetute svolte si raggiunge al fondo la strada asfaltata nel punto in cui si biforca: il ramo alto sale verso Lajetto e Pratobotrile, mentre quello basso scende alle borgate di Siliodo per poi proseguire da una parte verso Campambiardo e Camparnaldo, borgate in vista sull’opposto versante, dall’altra verso Caprie. Attraversata la strada la traccia subito riprende; costeggiando i soliti muretti si scende ad una casa isolata che precede il pilone Combaiere dedicato alla Madonna Regina degli Angeli. In pochi minuti si sale sul Truc del Serro, rilievo assai panoramico sui monti della valle del Sessi.
1 ora e 15 minuti c.ca da Mocchie.
Ridiscesi al pilone si percorre ora verso valle un tratto del sentiero 569 che unisce Condove alle numerose borgate della montagna sino al lontano Colombardo. Rispetto al passato oggi è ovviamente poco frequentato, ma le pietre del selciato, lucide e levigate, rivelano che un tempo doveva essere assai percorso. Da prima si scendono le svolte nella boscosa valletta, che permettono di perdere rapidamente quota; poi, un lungo traverso, porta ad una caratteristica, bianca cappella dedicata alla Vergine, recentemente restaurata, con bella vista sulla valle. Si prosegue sino al sottostante bivio, che precede le case Breri, dove si prende a destra. Si scende, ancora ripidi, chiusa la traccia da alte recinzioni murarie, raggiungendo Buia e poi le case Bodrola dove si ritrova la strada. Oltre questa, il sentiero prosegue scendendo verso Condove. Invece, rimanendo sulla strada, si procede in piano verso la successiva borgata Vigne raggiungendo, più avanti, la strada che da Mocchie scende a Condove presso il tornante. Presa, la si percorre in discesa sino al bivio per Magnoletto, risalendo in breve allo slargo, presso il ponte sul Gravio, dove l’anello si chiude.
1 ora c.ca dal Truc del Serro.




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