Certo,bisogna proprio essere dei “lilu” per andare a fare sci-alpinismo con questo tempaccio,ma noi siamo lo zoccolo duro,non ci arrendiamo nemmeno all’evidenza. Le velleità erano tante,pur sapendo che avrebbe nevicato pensavamo di salire al Garelli,e stare al calduccio della stufa,ma arrivati alla Certosa,dobbiamo ridimensionare le nostre aspettative, tanta,troppa neve e percorso molto lungo,poi attraversare dove scende la valanga “di frà”... Bhè la Gardiola è più a portata di mano,non ci sono riuscito la settimana scorsa,che c’èra troppa neve,ma oggi che stà ancora nevicando,senz’altro la raggiungeremo. ma dopo la prima ora di salita abbiamo solo fatto cento metri di dislivello, quindi un’altra profonda riflessione sulla meta da raggiungere,perchè di questo passo a cento metri all’ora arriveremo verso mezzogiorno al gias dell’Lula! precisamente come la settimana scorsa. Non è che non ci “spendiamo” a battere la neve anzi,ma tutto ha un limite,si sprofonda fino al ginocchio la neve è farinosa ma pesante,occorrerebbe prima di passare con gli sci, avere una pala e sgrossare la traccia. Praticamente e tecnicamente quasi impossibile procedere nonostante l’aiuto di altri due ski-alp che ci hanno raggiunto.

Arriviamo verso mezzogiorno al Gias d’Lula,ultimo tratto procediamo praticamente metro per metro dandoci il cambio per scavare la trincea, la casetta del gias è a un centinaio di metri ma sembra irragguiglibile.Ma quando finalmente ci siamo, io e Vanni saliamo trionfanti sul tetto come dei conquistatori. Mai fu così difficoltosò arrivare a quota 1289!

Jolie che è già pratica entra subito all’interno,siamo bagnati fradici,ma vediamo in un’angolo un luogo che il pastore aveva adibito a caminetto,legna c’è né in abbondanza e io per “pura combinazione”ho nello zaino un’”apiot” e della carta da giornale, quindi non ci facciamo mancare nulla,un bel focolare oltre a riscaldare le nostre stanche ossa ci farà perdere la nozione del tempo perchè resteremo in quell’alcova per quasi tre ore! Si,ma avevamo anche un paio di bottiglie ,un salame fatto in casa,e tante altre cose ottime per il colesterolo e il diabete.

Quando usciamo troviamo un altro palmo di neve fresa,che spettacolo! Scendiamo per la traccia di salita e ..proibito cadere. In questa gita ho catturato delle bellissime immagini, immagini che solo la valle Pesio ti può regalare, perché in questa valle la Natura ha più contrasti cioè:nevica di più,nei suoi valloni l’acqua è più limpida e le sue vette sono più aride,causa il sistema carsico con le sue grotte e doline,e le sue foreste sono più rigogliose! E’ una meraviglia della natura.

La Cima Gardiola per me “non sa da fare” ma ormai per me è una questione di principio,la tenterò e la ritenterò ancora con gli sci,dovessi salirla quest’estate a piedi con gli scarponi da sci e sci in spalla e fare due curve su una zolla di neve sotto cima!


data:13 marzo 2011
località partenza: Certosa di Pesio
quota partenza:859 mt.
quota gias dlà Lula:1289 mt.
dislivello:430 mt.
difficoltà MS

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