Un “mercu scurot” non fu mai cosi solare,non ci sono più le stagione di una volta che al mercoledì delle ceneri faceva sempre brutto tempo,come non ci sono più i nonni di una volta che se ne stavano seduti rassegati sul gradino di casa, in attesa del loro inevitabile destino. No!!! oggi gli anziani sono arzilli attivi,appena arriva le pensione la investono in gite e viaggi, e oggi a investire bene una giornata dalle parti del vallone di Soutra c’è stato un nutrito gruppo di pensionati di Mondovì,al seguito di Renata una simpatica nonnina,mai doma,sempre all’arembaggio.

Ma incominciamo dall’inizio,Renata mi contatta per fare una gita che abbia i seguenti requisiti: che ci sia una bella farina,che sia abbastanza diretta con pendii sicuri etcc. perchè ha con sé un gruppo di amici. Mumble! mumble! sono in difficoltà,la farina so dove trovarla ma che la gita sia proprio facile e sicura quello non posso garantirlo,tuttavia con la farina anche i pendii ripidi sono più facili. Ma si! la Costa Chiabert dal vallone di Soustra, il lato B! fa proprio al caso nostro! l’ho puntata l’altro giorno passando li sotto. La propongo a tutta la combriccola,dicendo proviamo. Inutile dire che con una bella giornata così hanno accettato al volo.

Questa volta della compagnia non sono il più vecchio,quindi finalmente riesco a battere un pò di traccia. Che pendio ragazzi! mai troppo ripido ma sempre sostenuto,una salita senza tregua. Praticamente in poco più di tre ore siamo tutti in cima,con una vista mai vista(almeno per loro) Ma il panorama più bello c’è lo mostra Max,il più giovane del gruppo,tira fuori dal suo cilindro un bottiglia di Barolo di 15 anni, fantastico!e proprio vero che ci sono mondi paralleli che ogni tanto s’incontrano. Intanto sulla vetta più a monte arriva un signore tutto solo,l’avevamo visto che si trascinava nell’ultimo tratto,scatta spontaneo un’ applauso, lui ci saluta il bastoncino. Non una nube,temperatura mite,mi godo anche con l’occhio la salita ai tre Chiosis,fatta domenica scorsa,le tracce sono aumentate, si, perché lunedì è salito l’inossidabile don Cornelio, con una bella compagnia. In effetti mi aveva chiesto delle dritte,lui accetta sempre volentieri i miei consigli... quando è arrivato a casa e mi ha telefonato, era tutto gongolante di gioa per la gita e la neve che ha trovato.

Inutile dire che la discesa è stata fantastica,migliore delle migliori aspettative,ma il momento migliore in assoluto è stato quando eravamo giù nel vallone,un ponte di neve si rompe e Max va giù nel ruscello con il lato B a mollo “river beach” lo chiameremo. Ci hanno voluto otto vigorose braccia per tirarlo su, tutti ridevamo e io immortalavo con le foto l’azione si salvataggio. Salvataggio che li costerà caro,nel senso che poi giù al bar ha offerto da bere a tutti... un’altra giornata ben spesa,ma tra una birra e l’altra si parlava già di come investire il nostro capitale per la prossima gita... Non ci sono più pensionati di una volta e le nonne di una volta!ma ora c'è la meglio gioventù degli "happy days" dei favolosi anni settanta che vogliono continuare a giocare nella neve...


data:9-marzo-2011
località partenza:barra della dogana a Chianale
quota partenza:1840 mt
quota vetta 2821 mt
dislivello:1000 mt. c.
difficoltà BS

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