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SciAlpinismo : Toccata e Fuga: P.ta Lusignetto 01-02-2011
Autore: ribel60 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 01/02/11 22:57
Notizia riferita al: 01/02/11
Letture: 977

In questo week-end, la provvidenza ci ha regalato un po' di fioca e il meteo per oggi prevede sole, perfetto allora non posso stare in casa aspettando le 13:30 per andare al lavoro. Sveglia alle sette e vado a punta Lusignetto. Parto da casa in mezzo alla nebbia, buon segno, vuol dire che su c'è il sole, arrivo ad Ala di Stura che sono le otto passate e quando attraverso il ponte sulla stura, il campanile batte le otto e mezzo, la temperatura è fresca ma non fredda, imbocco la stradina che porta a pian Belfè e c'è già la traccia fatta, sicuramente sarà stato Bruno, mio grande coscritto che saluto, così riesco a salire agevolmente e quando giungo a pian Belfè, decido di salire lungo le piste, passare da vallone non mi fido perchè non vedo traccia e doverla battere vuol dire non stare nei tempi. Mentre salgo in tutta solitudine nella pace più assoluta, mi godo l'ambiente e tutte le sensazioni che regala: il cielo è azzurrissimo, l'aria che si respira sa di pulito e così trastullato da questa sensazione paradisiaca, arrivo alla fine della pista battuta, inizio a battere la traccia per arrivare alla Madonnina che c'è in vetta, sprofondo fino alla coscia, ma la neve è asciutta e non faccio fatica, ma a un certo punto ecco un bel boato sotto i miei sci, cavolo! Che botta! Faccio altri dieci metri e… Boom altro assestamento, bene, è ora di fare dietro front, tanto la madonna resta lì, non va via, io invece se continuo non so se resto lì… Così torno sui miei passi, fino a giungere all'arrivo dello skilift, dove faccio una breve sosta, il sole splende più che mai e si sta veramente bene, con molta fatica inizio i preparativi per la discesa, la pista è un biliardo ma riesco a trovare qualche variante della pista, dove il gatto non è passato a battere, è polvere allo stato puro, peccato che la goduria è veramente breve. Così in un attimo sono nuovamente a pian Belfè, a imboccare la stradina su neve pesante e poco sciabile, fino al tratto ripido finale che porta al ponte, dove tolgo gli sci e lo faccio a piedi (circa dieci minuti), perché e pieno di pietre appena nascoste da un velo di neve. Così aimè sono le dodici quando sento il campanile suonare, ma purtroppo è quello di Venaria Reale e non quello che ho sentito al mattino ad Ala di Stura.

quota di partenza: 1006 Mt
quota max: 1950 Mt
dislivello complessivo: 944 Mt
difficoltà: MS

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