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Racchette da neve : Testa Paian (1856) da Grange di Almesio - 15/01/2011
Autore: jdomenico (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 18/01/11 17:15
Notizia riferita al: 15/01/11
Letture: 2491
Racchette da neve

Bella gita che, con alcune indicazioni su accesso in auto e su dove tagliare E DOVE NO, diventa anche più veloce. E mo' ve le do'
Poco dopo Ceres, indicazione Almesio sulla sx, si attraversa la Stura su stretto ponte e sempre su asfalto si arriva a Almesio. Se non si vuole rischiare ed è inverno, conviene lasciare l'auto qua. Altrimenti, come noi (io e mio fratello), si prosegue sulla strada (asfalto) che scende leggermente ad attraversare un torrente, fa un lungo tornante e poi una serie di tornanti più ravvicinati, finchè sulla sx si diparte quasi pianeggiante una deviazione ancora asfaltata che porta subito alla chiesetta di S.Grato dove uno stagionato cartello stradale riporta 'Grange di Almesio'. In effetti dopo la chiesetta ci sono varie case, prima invece c'è un posticino per 2-3 auto: consiglio di lasciare l'auto lì, i vostri metri di dislivello e soprattutto di strada asfaltata a piedi ve li siete già risparmiati, e non rischiate di dover tornare in retromarcia sul ghiaccio come noi (termiche inutili, sono saliti solo 2 cazzuti fuoristrada).
Dalla chiesetta recuperare per breve sentiero poco più avanti la strada principale, che poco dopo diventa sterrata e sale a pendenza costante nel bosco di faggi. Se non si è mai stati in loco, come noi, non conviene tagliare, sia per le ripide rive della strada, sia soprattutto perchè si rischia di approdare su una delle tante diramazioni. Ma noi questo errore non lo abbiamo fatto, di ca**ata ne avevamo già fatta una con l'auto, diciamo che la seconda ce la siamo tenuta in serbo per il ritorno...
Si arriva così ad un tornate dove compaiono delle conifere, dopo il quale la strada aggira lungamente la Testa del Crot sul suo versante ovest: lì può convenire tagliare, perchè dopo una breve fascia di dette conifere, si attaversa una bella radura (baite) e la diramazione per Pianfè. Sulla destra si può riprendere la strada, oppure azzardare un ulteriore taglio tenendosi sulla dorsale che viene delineandosi. Dopo una ripida salita spostarsi appena possibile sulla destra (passaggio stretto tra roccia e albero) e recuperare il primo della nuova serie di tornanti della strada principale (se si continua a salire, si va in zona di massi, pestilenziale soprattutto se non ben coperta di neve, testato per voi!). Se si è azzeccato il tornante giusto (più facile in discesa) poco dopo si trova una sbarra. Da qui in poi seguire sempre la strada, che dopo altri 2 tornati attraversa la base del triangolare pendio superiore della nostra meta, scende leggermente fino al bivio per Deserto, poi riprende a salire (2°sbarra con cartello portasfiga) tagliando lungamente detto pendio con una serie di tornati, uno dei quali si affaccia panoramicamente su Ala e sulla testata della Valle Stura. Finalmente la strada arriva su un panoramico spalto e traversa il versante est della nostra meta in direzione dell'Alpe del Conte (a sx diramazione in leggera discesa con sbarra). A circa 3/4 del traverso abbiamo risalito il pendio arrivando tra le due cimette, quella a dx (nord) è quella ufficiale, con triste madonnina decapitata.
Panorama ampio e particolare, interessante soprattutto verso la complicata zona a nord della costiera Marmottere - Ciriunda, mal descritta sulle cartine.
Clima mite e gran bleu, unico neo il rumore degli impianti di punta Karfen (non pensavo giungesse fino a qua!).
Mentre il fratellino scendeva il primo tratto, sono andato ad esplorare l'altra vicina punta, con gran sfondoni nella neve, riuscendo così a disturbare un camoscio, che è corso via fischiando.
Vista l'ora e la neve sempre più pesante, non siamo andati ad esplorare l'alpe del conte e dintorni, sarà per la prox. In compenso, arrivati allo 'spalto', abbiamo pensato bene di tagliare per l'invitante cresta. NON SEGUITE LE NOSTRE TRACCE! Probabilmente con più neve e meno caldo, il versante nord est è fattibile, ma oggi ci ha lasciato scendere per almeno 150 m per poi diventare impraticabile, per non parlare invece del versante est della cresta... una trappola continua. Risaliti a fatica allo spalto, abbiamo ripreso la strada, che poi non era neanche male, qualche sfondone ma abbastanza scorrevole.
Ad oggi 15/01 racchette a partire da Testa del Crot (poi copertura ben continua), prima... terra e ghiaccio! Se diminuiscono le temperature come previsto, e ne butta 10-20 cm, diventa perfetta (auto però... ad Almesio!).
Ciaooo

Data: 15/01/2011
Quota max: 1856
Partenza da: Grange di Almesio (circa 900 m)
Quota partenza: 900
Dislivello: 956
Zona: Valle Stura di Lanzo
Difficoltà: MR, BR pendio finale e tagli

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