Ed ecco un altro tentativo fallito,la montagna mi ha “sfiduciato” ancora una volta, la mia mente è vuota ,abulica,sono senza pensieri e senza volontà. Per buttare giù le mie quattro cavolate ho bisogno di una ispirazione,metto sul giradischi,”l’Incompiuta”non mi ricordo più se è di Ciaikoski o di Schubert,oppure di entrambi...e poi per consolarmi concludo con la “Patetica”. Perché pateticamente continuo a dare l’assalto ad una montagna che non ho la capacità e i numeri necessari per conquistarla. Com’è potente questa montagna!pare eterna e onnipotente...mi respinge prima con una valanga, poi con il vento,ora con il ghiaccio,pare che riesca ad assoldare le forze della natura pur di non farsi sconfiggere, ma le stesse forze della natura che ha usato contro chi cerca conquistarla la corroderanno,la sgretoleranno, e sempre strato cosi,e anche lei sarà scavata da fiumi impetuosi che trasporteranno i suoi detriti fino al mare che come una grande pattumiera tutto raccoglie...
Dovevo già capirlo questa mattina presto,mentre che ero in macchina ed era ancora notte,ho visto molte stelle cadenti,fenomeno inconsueto per questo periodo,infatti ho avuto la sensazioni che mi fossero cadute le speranze. Poi l’alba mette fuga tutti i fantasmi della notte e molto fiduciosi io e Ende ci avviamo verso il Sebolet, E’ meno undici,mamma mia!chissà quanto sarà 1500 metri più in alto! Salendo il freddo entra proprio da per tutto,per fortuna non c’è vento. La neve all’inizio è bella croccante poi salendo,via,via diviene sempre più marmorea i rampat,riescono malapena scalfiggerla. Comincio ad avere qualche dubbio di raggiungere la nostra meta,dubbio che svanisce prima del lungo traverso finale, il pendio diventa sempre più ripido e ghiacciato con un pelo di brina in superficie,capisco subito che non ho i numeri per continuare, allora optiamo per un bel pendio canale che porta su un dosso molto panoramico a sinistra della vetta. Metto gli sci sullo zaino e ramponi ai piedi,e voilà!eccoci su questa bella spalla della Costa Sebolet. A sensazione saremo sui 2700 metri e a quasi meno venti. Ho sentito le previsione questa mattina,dicevano che oggi per l’Italia era una giornata di gelo,non si sono sbagliate...il gelo blocca tutto, anche la volontà di rinnovare...
In discesa sono estremamente prudente,il primo tratto tengo ancora i ramponi a piedi,poi provo con gli sci ma non riesco nemmeno fare una curva, le lamine non tengono,faccio uno scivolone allora mi rimetto di nuovo gli sci in spalla,non devo rischiare nulla... giovedì ho una gita con Corny,venerdì forse con il Gianfri,il sabato lo dedico a Carla e domenica ancora con Vanni e compagnia bella. Bhe! nonostante tutto la vita è ancora bella per noi “pensionati” che abbiamo avuto la fortuna di andare in pensione,con le leggi del passato,ma ahimè questa fortuna non la avranno più i lavoratori di oggi quando andranno a loro volta andranno in pensione con le nuove leggi, ma quello che mi angoscia,è che non vedo una volontà di lottare per migliorare il mondo.... ma i giorni almeno alla sera cominciano ad allungarsi.
Ma il mondo è decisamente migliore per un amico che ho incrociato in auto a Stroppo,e il prete Brasilero,arriva dal Nebin, è quasi un’ anno che non lo incontro,ci sorpassa inchioda la sua auto davanti alla nostra,festante mi salta addosso,mi abbraccia, mi bacia! Lui è abituato così,è stato dieci anni tra i Carioca, laggiù si abbracciano tutti quando si salutano, fanno sempre festa. Mi parla allegramente,con un misto di portoghese e piemontese,poi salta sull’auto,mi dice che ha fretta,deve arrivare in tempo per celebrare messa,...e se ne va a seminare speranze.
data:14-dicembre-2010
località di partenza Lausetto
quota partenza:1450 mt.
quota Costa Sebolet:2700 c.
dislivello:1200 mt. c.
difficoltà:sarebbe MS,ma oggi era OS
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