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Racchette da neve : Punta Rasciassa: siamo sicuri sia domenica? - 12 dicembre 2010
Autore: Andrea81 (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 14/12/10 13:21
Notizia riferita al: 12/12/10
Letture: 971
Racchette da neve

Incredibile ma vero, una domenica di bel tempo e, pare di temperature gradevoli...e allora si parte! Dopo quasi un mese si ricompone il trio Wonder Ale, Clot ed il sottoscritto, alla volta della Val Varaita (ormai mi è familiare...).
Abbiamo scelto una gita a sud, sia per poter stare al sole, sia perchè la neve sarà sicuramente migliore che in altre esposizioni ma sopratutto perchè al riparo dal vento.
Arriviamo a Foresto con i primi raggi del sole, niente freddo e una leggera brezza tiepida, ma di neve non se ne vede. Così racchette sullo zaino imbocchiamo il sentiero che inizia nei vicoli, e ben presto diventa una mulattiera che sale con pendenza sostenuta nel bosco. L'unica insidia sono le foglie che coprono pietre blu molto scivolose!
In meno di un'ora sbuchiamo a Colletto, dove il bosco lascia spazio ad aperti pendii, ancora un po' a piedi ma finalmente l'innevamento inizia ad essere sufficiente da permetterci di calzare le racchette.
Lasciata a destra la cima di Crosa, ci infiliamo nel vallone quasi pianeggiante a fianco del torrente, ben lontano dall'essere ghiacciato, infatti la temperatura è davvero gradevole, anzi nei tratti senza aria è quasi afosa!
Superata un'ultima baita, il vallone piega verso sinistra ed inizia a prendere quota, nei pendii esposti al sole la neve è già abbastanza trasformata e portante, permettendoci una salita abbastanza rapida nonostante l'assenza di tracce, in ombra invece si trovano croste morbide e cedevoli.
Passiamo sotto la cima delle Barre e sotto la Rasciassa (non avendo capito fosse quella) e raggiungiamo con un ultimo strappo il colle di Luca (o almeno noi pensiamo che lo sia non avendo trovato cartelli), dove veniamo accolti da raffiche di vento che alzano neve, per fortuna non è troppo freddo; vedendo però le montagne circostanti che sembrano vulcani eruttanti neve, abbiamo scelto bene!
Percorso un breve tratto pianeggiante ci portiamo alla base del pendio finale per la cima, di cui vediamo ora la croce luccicante. Le pendenze si impennano, ma per fortuna è una neve ventata e dura (non pericolosa) che consente di salire per la massima pendenza. Come al solito affrontiamo questi tratti in ordine sparso, io più contro le rocce, Clot in mezzo e Ale dritto per dritto.
Sbuchiamo in un bel pianoro sospeso proprio sotto la cima, attorno un panorama incredibile; non resta che salire l'ultimo brevissimo pendio poco a sinistra della cima, poi meglio togliere le racchette perchè sulle roccette finale la neve è del tutto sparita.
Punta molto bella e panoramica, la fortuna ci assiste e mentre siamo su il vento si placa, o soffia da altre parti, meglio di così! Foto di rito,e poi troviamo un posticino poco sotto riparato e soleggiato dove poter pranzare, la nostra filosofia è goderci la gita e la montagna il più possibile, senza la fretta e l'angoscia di dover tornare a valle.
Dopo la lunga pausa anche il vento sembra dirci che è ora di scendere, infatti cambia direzione e ci spruzza addosso palate di polvere di neve; decidiamo di provare a scendere dal versante opposto, percorrendo il crestone est, che dall'alto non sembra essere continuo, invece aggirando i grossi massi si trova un percorso piuttosto logico e privo di difficoltà.
Raggiunto il colletto sottostante, ci buttiamo giù per aperti pendii di neve trasformata, certo l'innevamento non è eccezionale, ma per noi ciaspolari va più che bene!
Con questa variante risparmiamo parecchio tempo e sviluppo, tanto che ci concediamo ancora una breve sosta al sole dato che il vento sbuffa ma solo in alto, poi quando il vallone inizia ad essere inghiottito dalle ombre della sera, riprendiamo la discesa, ritornando a Colletto e infine a Foresto, con un po' di numeri da equilibristi per stare in piedi sulla mulattiera.
Ci voleva proprio una gita così, davvero consigliabile e in un ambiente selvaggio e panoramico. Grande come al solito la compagnia dei soci Clot e Ale, a cui oggi va il merito di aver tenuto duro nonostante le condizioni fisiche non al meglio (io ad essere sempre così metterei la firma!) ...BCM!! vero?

Data: 12 dicembre 2010
Quota max: 2664
Partenza da: Foresto
Quota partenza: 1268
Dislivello: 1396
Zona: Val Varaita
Difficoltà: BR

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