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Sci ripido : Il lungo vallone del Fournel...la relazione...
Autore: e.scagliotti (Notizie dello stesso autore)
Notizia inviata il: 20/03/07 09:30
Notizia riferita al: 20/03/07
Letture: 1561
Sci ripido

Nuova avventura di sci ripido nel vallone del Fournel in zona Briancon-Argentiere.

Oggi le difficoltà principali non sono state causate dalla parte ripida ma sopratutto dall'avvicinamento!
Infatti già per arrivare al punto di partenza (Basse-Salce) nel vallone del Fournel abbiamo dovuto fare un Camel-Trophy su ghiaccio/neve/fango e solo grazie al piccolo Banzai, un 4x4 (quasi) inarrestabile, e due viaggi siamo giunti tutti a destinazione.
Dal parcheggio di Basse-Salce inizia la parte di riscaldamento: 10Km di sci da fondo lungo il fondo del vallone.
Segue un "divertente" canale denominato "ravan-extreme" che, se si vince la battaglia con la boschina, l'erba secca e la neve marcia, conduce ai plateau superiori.
Da qui inizia la vera gita...ma uno (umano) arriva già distrutto!

Dimenticavo, oggi il gruppo è costituito da Jerome, Andrea "BumBum", Enzo, il "guru", Federico e il sottoscritto.
Ovviamente anche questa volta Federico ha dimenticato qualcosa (...da tempo, e a sua insaputa, esiste il toto Federico per scommettere sul particolare che dimenticherà nella prossima gita...).
Oggi il "mito" ha dimenticato lo zaino! Così si è fatto la gita con un mitico zaino scuola e altri vari particolari raccattati da un pò tutti.

Ma torniamo alla gita.

Al plateau di quota 2100 le strade si dividono...
Jerome e Andrea senza pensarci troppo si dirigono alla Tete de Bertrand - Pente de la Jaline, un paretone dall'aspetto minaccioso (5.1).
Il "guru" convince Federico a seguirlo anche senza ramponi (dimenticati nello zaino) lungo la stessa parete e si incamminano.
Io ed Enzo optiamo per una cosa più tranquilla, sempre la Tete de Bertrand ma per Couloir Oblique.
La salita, vista da sotto, sembra breve...in realtà sono circa 800 metri di dislivello tra conoide (eterno) e canale.
La pendenza e l'esposizione non è mai eccessiva (300m a 40° e 500m a 30°/35°) ma l'ambiente è grandioso.
Giunti alla sella del Pan de Rideau discretamenti cotti decidiamo di fermarci. Alla vetta mancano ancora 300 ripidi metri e sono ovviamente tutti da battere...
In breve iniziamo la discesa che si rivela strepitosa su neve da urlo.
Per una volta, la pendenza non estrema ha permesso una sciata rilassata e di stile, un mix di curve saltate e pennellate da freeride.
Una vera libidine che per qualche istante ci ha fatto dimenticare il gran "culo" che ci siamo fatti nella salita.
Ritornati a quota 2100m abbiamo atteso i soci che stavano scendendo dalla loro parete....parete che illuminata dal sole si è presentata molto meno minacciosa.
Scopriamo che il "mito" senza ramponi è riuscito a salire fino a 200m dalla vetta, poi ha atteso che i soci scendessero e gli prestassero i ramponi per raggiungere anche lui la cima.
Ricompattato il gruppo iniziamo il lungo calvario del ritorno.
Questa volta optiamo per il sentiero alto sulla sponda orografica sinistra.
Risultato: salita iniziale di 150m circa, una decina di "gava e buta" e lunghi tratti con gli sci in spalle...il solito "culo"!
Giunti alla macchina l'avventura non è ancora terminata, anzi...
Restano i 5/6km di strada resa ancora più insidiosa dalla neve ormai molle e sfondosa.
Il primo trasbordo con Jerome e Andrea è appassionante...sembra di essere nel bel mezzo di una prova speciale di rally ...divertentissimo!!!
Un pò meno quando sul tratto ghiacciato (senza catene) ci siamo messi di traverso a pochi centimetri dal baratro!
Secondo trasbordo molto più tranquillo ma altrettanto divertente nel sentire e vedere Federico terrorizzato (...che bello mettere in crisi il mito ...), ma lo so che me la farà pagare la prima volta che ci troveremo a 50°...
E così finisce anche questa avventura....con il dovuto cazziatone delle rispettive (sante) mogli un pò in apprensione per non aver avuto notizie fino alle 18:30...



Data: 18 Marzo 2007
Quota max: 2871 m
Partenza da: La Basse-Salce
Quota partenza: 1562 m
Dislivello: 1600 m circa
Zona: Hautes Alpes (F)
Difficoltà: 4.1/E1

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Commenti
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L'alchimista
Inviato: 20/3/2007 22:27  Aggiornato: 20/3/2007 22:27
Guru
Iscritto: 5/10/2006
Da: NO TAV
Inviati: 323
 Re: Il lungo vallone del Fournel...la relazione...
Caro Mountain,devi sapere che Federico già fà come il tuo amico,solo che lui lascia tutto in macchina ad asciugare!!!
Capisci perchè non prendiamo mai la sua macchina!
In quanto ad Enrico,sarà lui che tra un poco ci lascerà ,per nostra manifesta inferiorità.Ormai lui,Jerome e bumbum sono su un altro pianeta,e poi Enrico ha un sacco di qualità nascoste,che man mano vengono fuori.Ultima la guida da rally che tanto è piaciuta a Fede .Ti aspettiamo a Coazze,così salta fuori qualche altro aneddoto storico del "mito"

Autore Commento
mantopelo
Inviato: 20/3/2007 16:56  Aggiornato: 20/3/2007 16:56
Maestro
Iscritto: 20/3/2007
Da: volvera
Inviati: 96
 Re: Il lungo vallone del Fournel...la relazione...
nel girone degli impuniti mi ci ficco anche io a buon diritto; anche se ormai batto i 40 e sono perfino diventato padre (pov'ra fija... )...beh mi è abbastanza connaturato perdere dimenticare spaccare qualcosa di essenziale.
una per tutte; le pelli da incollare (ovvero pulite con la trielina e "dimenticato di ridare la colla!!"), scoperta effettuata dopo 2 ore di avvicinamento sci in spalla...
mai sentito un campionario di maledizioni simili!! ma basta c'a ji na sia!!

Autore Commento
fedeneg
Inviato: 20/3/2007 13:50  Aggiornato: 20/3/2007 13:50
Guru
Iscritto: 3/1/2007
Da:
Inviati: 200
 Re: Il lungo vallone del Fournel...la relazione...
Lo so, sono un caso clinico e sto disperatamente chiedendo aiuto.
Se non arriva nulla dalla comunità virtuale sarò costretto a rivolgermi ai servizi sociali.
Come ho già detto altrove, ammetto di avere numerosi precedenti.
La prima volta che ho dimenticato a casa gli scarponi avevo 18 anni, passai tutta la giornata in una 127 gelida ad aspettare gli amici che tornassero.
Negli anni a venire mi è capitato di dimenticare un po' di tutto: pelli di foca, giaccavento, occhiali - un classico - crema, burrocacao, la borsa della roba da mangiare, la borraccia, la macchina foto -non ha grosse ripercussioni-, un bastoncino, le piccozze, i ramponi...
Insomma, lasciata a casa ognuna delle cose che ho elencato, ma una alla volta, spesso si riesce in qualche modo a ricucire la situazione.
Qualche gita fa, mi sono trovato con Andrea Bumbum nel pieno della notte al posteggio dello svincolo autostradale di Almese per una gita e nel trasbordo dell'attrezzatura da un'auto all'altra mi sono trovato in mano gli scafi degli scarponi. Le scarpette? In garage. A casa.
Folle corsa in autostrada, e tragitto Almese-Torino S. Rita-Almese in 30 minuti. Vero record, anche se alle 4 di mattina non c'è proprio tanto traffico.
Ma l'altro ieri sono entrato in una nuova dimensione.
Ho dimenticato a casa lo zaino.
E me ne sono accorto all'inizio della gita, dove ormai i giochi erano fatti. Neanche a Cesana, dove avrei potuto rimediare con una corsa folle fino a Bardonecchia. No.
MA COME CAZZO SI FA a dimenticare tutte ste cose?
Senza pensare ai frizzi e lazzi degli amici che ormai si giocano di me, scommettendo ogni volta su ciò che dimenticherò a casa.
A qualcuno di voi succede????
Ditemi di sì, vi prego... Pierriccardoooo!!! Intervieni tu, per favore!!!!!!!!!
Alchimistaaaa!!! Una parola buona.....
Se avete un qualche accorgimento per non lasciare a casa anche la testa, ogni suggerimento sarà ben accolto...

Autore Commento
wlafioca
Inviato: 20/3/2007 16:32  Aggiornato: 20/3/2007 16:32
Guru
Iscritto: 27/9/2006
Da: Pianezza
Inviati: 642
 Re: Il lungo vallone del Fournel...la relazione...
Coraggio,sono cose che capitano, io sono molto peggio, io ho dimenticato come si fa ad andare in montagna...

Autore Commento
mountain
Inviato: 20/3/2007 17:17  Aggiornato: 20/3/2007 17:17
Guru
Iscritto: 2/5/2006
Da:
Inviati: 377
 Re: Il lungo vallone del Fournel...la relazione...
Ciao Federico
complimenti per le vostre performances!
C'è gente che prima di ogni gita non dorme per tutta la notte preoccupata per il giorno dopo e scende in piena notte a controllare se ha preso tutto, carta igienica compresa; se mai dovesse avere in programma le vostre imprese avrebbe anche la febbre.
Probabilmente tu sei così tranquillo che te ne fai un baffo delle preoccupazioni.
Avevo un amico che spesso dimenticava qualcosa facendo comunque il "tacun" con scarpe qualsiasi inserite nello scafo, calze di ricambio per i guanti, cordini arrotolati sullo sci al posto delle pelli oltre ad altre esperienze anche in maniere particolari (una volta scendendo da un bel pendio ripido si lamentava incazzato che uno sci non scorreva, non aveva tolto una pelle!). Risolse tutto in modo molto semplice.
A ritorno da una gita, lasciava tutto nell'ingresso, proibendo ai congiunti di toccare; questi mal sopportavano il cattivo odore (spesso rimanevano i calzettoni negli scarponi, per di più bagnati fino all'uscita successiva) e lo sporco. Non ebbe però più problemi eccetto le lamentele di moglie e figli.
Ciao ... e mi raccomando lasciateci un pò ancora Enrico per le nostre uscite "da parinot".

Autore Commento
pierriccardo
Inviato: 20/3/2007 22:45  Aggiornato: 20/3/2007 22:45
Guru
Iscritto: 3/1/2006
Da: Cuneo
Inviati: 2986
 Re: Il lungo vallone del Fournel...la relazione...
Minchia, chiamato in causa dal mito in persona(che peraltro non so neppur bene se esista davvero o no, perché non l'ho mai visto) mi fiondo a rispondere.
Mi sto però domandando perché allora proprio io: ho la risposta: sono quei bastardi di quei miei ex-amici che ora, dopo aver conosciuto te, e non mancandogli più chi divida con loro i pedaggi dei tunnels, non mi considerano nemmeno più!!!!!!
Ed in più avranno raccontato in giro che dimentico ogni cosa a causa dell'età, ma é un luogo comune, con loro non ho mai dimenticato nulla, anzi.
Devo dire che ho dimenticato, specie quand'ero più giovane, ogni cosa, compresi gli scarponi da sci, ramponi, panini,.. se dovessi raccontarle tutte ne farei 10 pagine.
Ti racconto solo le più spassose:
--Arrivato da Cuneo a Palanfre con l'auto di un altro ex-amico mi accorgo che mi mancano gli scarponi: mi ha guardato in faccia e mi ha portato a prenderli con una guida stile "se ci ammazziamo pazienza" senza dire una parola
--Arrivato in Mtb da Limone al Collardente (via del sale) ci fermiamo per pranzo: ho dimenticato tutto: il mio socio (il quale solitamente mangiava mezzi i miei panini) ha dovuto darmi mezzi i suoicon una faccia tristissima.
--Ma la migliore é quando da Briga, sempre in mtb, siamo arrivati al Balcon de Marte: anche lì i miei panini erano a casa... eravamo una diecina... Antonello e Lucia tirano fuori un KG di bresaola; io ho avuto solo il tempo di dire: ohhhhhhhhhhhhhhhhhh la bresaolaaaaaaaaa!!!!!!!!; loro sapevano che sarei morto di fame, ma la grande Lucia urlò con la sua voce bellissima: ne abbiamo solo per noi, vero, Antooooooooooooooooo????????????????????
Anto disse solo: sì.
Per fortuna tutti gli altri mi sotterrarono sotto i loro panini, ma da quel momento i due diventarono miei "ex" e quando li incontro sui monti non li vedo neppure.

In seguito ho iniziato a fare delle liste scritte per ogni tipo di gita e non dimenticai più nulla.
Ora hop smesso anche di fare le liste perché poi dimentico dove le metto!!

L'ultima: La mia auto a Castelmagno, passeggiatina in mtb con altri 3 fino al laghetto della Meja, dove si mangia, si prende il sole, si dorme ec.; tornati all'auto cerco le chiavi: non le ho: tutti mi toccano nelle tasche, niente. Si torna giù a Cuneo in mtb, arrivando a notte inoltrata..... Sicuro che le mie chiavi sono in riva al laghetto l'indomani salgo in mtb lassù facendo un sentiero nuovo (10 ore tot circa).... arrivo al lago all'imbrunire. Le chiavi non ci sono; torno al colle, scendo verso Valcavera passando accanto a dei tedeschi con un cane lupo che bivaccano lì, accarezzo il cane che mi morde la mano(per fortuna ho i guanti); caccio una mano in tasca al giubbottino e trovo le chiavi dell'auto, là dove tutti il giorno prima avevamo ficcato le mani.

Coraggio, invecchiando a volte si migliora.

Autore Commento
e.scagliotti
Inviato: 21/3/2007 9:16  Aggiornato: 21/3/2007 9:16
Webmaster
Iscritto: 10/12/2004
Da: Avigliana
Inviati: 965
 Re: Il lungo vallone del Fournel...la relazione...
Citazione:
Ed in più avranno raccontato in giro che dimentico ogni cosa a causa dell'età, ma é un luogo comune, con loro non ho mai dimenticato nulla, anzi.


Dunque:
- 2 Gennaio 2007: dimenticato ciapole sotto al canale Pebrun
- 8 Giugno 2006: dimenticato cellulare in zona Limone
- 31 Dicembre 2005: dimenticato coltelli ciaspole al Passo Cairiliera

...queste le prime che mi vengono in mente degli ultimi anni!

Cmq, tranquillo Pier la prima volta che facciamo un tunnel ti chiamiamo...ovviamente solo per dividere le spese!

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